fbpx

Pillole forestali

Pillole forestali dal mondo #06 - Dalla piattaforma europea sui rischi forestali al più grande incendio boschivo del Giappone

×

Articolo aggiunto ai Preferiti!

Pillole forestali dal mondo #06 - Dalla piattaforma europea sui rischi forestali al più grande incendio boschivo del Giappone

Benvenuti alla Sesta edizione di Pillole Forestali dal Mondo, l’appuntamento mensile per esplorare insieme a noi il mondo forestale fuori dai confini dell’Italia. Conosceremo attori, progetti, buone pratiche e risultati che potranno ispirarci e fornirci elementi utili anche per la gestione di alberi e foreste nel nostro Paese.

Io sono Paolo Mori e qui in Redazione con me a selezionare e a commentare le notizie ci sono Luigi Torreggiani, Andrea Barzagli, Silvia Bruschini, Giammarco Dadà e Luca Musio.

Questa rubrica è realizzata grazie agli abbonati a Sherwood e ai nostri inserzionisti, a cui siamo riconoscenti per consentire la diffusione gratuita dell'informazione forestale.

Image

Un manuale gratuito sulla gestione degli Ecotoni

Torniamo, per la seconda edizione consecutiva di Pillole Forestali dal Mondo, a parlare di Foret Nature, Associazione belga senza fini di lucro e lo facciamo poiché dopo aver prodotto il manuale sulla martellata a febbraio 2025 (vedi pillole forestali dal Mondo 5), il 15 aprile ha presentato una nuova pubblicazione sugli ecotoni forestali.

Si tratta di un documento di 116 pagine, riccamente illustrato, che descrive come riconoscere vari tipi di ecotone, come funzionano e quali benefici apportano agli ecosistemi e alle attività umane quando dispongono di una superficie sufficiente per esprimersi.

La seconda parte entra nel merito delle scelte e dei metodi di gestione e manutenzione che è possibile adottare per migliorare la qualità dei margini.

La terza presenta 4 casi concreti di gestione di altrettanti tipi di ecotone, mettendo in evidenza le scelte creativamente immaginate e messe in pratica dai gestori nel corso delle loro sperimentazioni.

Un libro del genere in Italia non c’è, ma l’associazione Foret Nature in questo caso lo ha reso disponibile gratuitamente in Francese. In attesa che qualcuno ne scriva uno simile, magari prendendo spunto da quello di Foret Nature, per adesso si può scaricare il PDF in Francese e arricchirsi su un tema che ci riguarda e che può aiutarci a gestire meglio alcune delle aree più ricche di biodiversità connesse alla gestione forestale.

 Foret_Nature_ecotoni

FoRISK: un sito web europeo sui i rischi forestali

Nel 2025 è stato attivato il sito web del Forest Risk Facility (FoRISK) ad opera della stazione di Bonn (in Germania) dell’European Forest Institute (EFI). Scopo dell’iniziativa è promuove attivamente la collaborazione a scala pan-europea per conoscere, prevenire e gestire i rischi forestali in un futuro che con la crisi climatica potrebbe vederli aumentare progressivamente.
Il FoRISK, istituito nell'ambito di FOREST EUROPE nel 2024, è una rete collaborativa e un centro di conoscenza per i paesi paneuropei

Il FoRISK analizzerà buone pratiche e da queste svilupperà indicazioni per i politici e soluzioni pratiche per chi gestisce operativamente le foreste

Le tre macro-categorie di disturbi prese in considerazione da FoRISK sono: incendi boschivi, estremi meteorologici e impatti biologici, come ad esempio pullulazioni di insetti.

 FoRISK

Un progetto per ogni foresta: guida pratica del forestale

In Francia esiste un Centro Nazionale della Proprietà Forestale (CNPF) che si occupa di fare sperimentazione e divulgazione per i proprietari privati di boschi. Come in Italia, anche in Francia esistono alcune grandi proprietà, ma sono molti anche i proprietari medi e moltissimi quelli piccoli. Nel settembre 2024 il CNPF ha pubblicato una guida pratica che formalmente è rivolta ai tecnici forestali, ma nella sostanza ha un taglio molto divulgativo e può essere un valido strumento utile anche ai proprietari medi e piccoli che devono scegliere se e come gestire il proprio bosco.

La guida è scritta da Christian Weber, un forestale del CNPF, ora in pensione, che ha dedicato la propria vita lavorativa alla divulgazione della gestione forestale presso i proprietari di boschi e foreste. Il testo è molto facile da comprendere, pratico, ricco di esempi reali e di suggerimenti per evitare gli errori più comuni. La prima parte è più utile ai francesi, poiché tratta degli interlocutori istituzionali, della fiscalità e delle regole che normano la proprietà privata. Le altre 4 parti però, molto operative, potrebbero essere per la maggior parte utili anche ai tecnici e ai proprietari italiani e sono intitolate: conoscere; scegliere, accompagnare (che si può intendere come “gestire”) e vendere.

In sostanza si tratta di una specie di lista di controllo ragionata che può fare da pro memoria ai tecnici forestali i quali possono utilizzarla per spiegare meglio le scelte da fare ai propri clienti, ma può essere un riferimento anche per i proprietari interessati a gestire il proprio bosco, piccolo o grande che sia. Peccato non avere una guida simile calata sulla realtà del nostro Paese, tuttavia leggere questo in francese può aiutare non poco anche tecnici e proprietari italiani.

 CNPF_Guida_forestale

Image

Canada: le emissioni nette di CO2 delle foreste superano la fissazione

In un articolo del 15 gennaio 2025 il Governo del Canada mette in evidenza l’importanza che negli ultimi anni può essere attribuita ai disturbi “naturali” nel bilancio tra rimozione ed emissioni di MtCO2e (dove la “e” sta per “equivalente”).

Il 2021 è stato un anno particolarmente critico, anche a causa di un enorme incendio che ha riguardato 2,3 milioni di ettari, la più vasta area colpita dal 1990 ad oggi. Nel 2021 infatti le rimozioni dovute alle attività forestali sono state stimate in 8 MtCO2e mentre le emissioni lorde sono state pari a 310,1 MtCO2e. La differenza porta ad un bilancio negativo di emissioni nette pari a 302,1 MtCO2e. Nel 2022 e nel 2023 il bilancio è stato nettamente meno catastrofico, tuttavia si mette in evidenza come le condizioni che impone la crisi climatica stiano creando anno dopo anno situazioni più favorevoli, non solo all’innesco e alla diffusione di incendi su grandi superfici, ma anche alla crescente pullulazione di insetti che danneggiano le specie arboree riducendone la capacità di fissazione e a tempeste che determinano schianti su superfici estese.

Il grafico a corredo di questo articolo, presente nel Rapporto annuale sullo stato delle foreste canadesi del 2023 , mostra come già dal 2001 in Canada il bilancio tra rimozioni ed emissioni sia a favore di quest’ultime e come i disturbi “naturali” ne siano la causa. L’indicazione “naturali” è tra virgolette poiché sappiamo bene che si tratta in molti casi di disturbi indotti dalla crisi climatica a sua volta determinata dalle emissioni di carbonio di origine fossile che la nostra specie produce da oltre un secolo e in maniera crescente. Dai dati canadesi pare evidente che se vogliamo contrastare la crisi climatica e i problemi che ne derivano, in ambito forestale più che sull’intensità dei prelievi legnosi, sia importante lavorare sulla riduzione degli incendi, sul rischio di pullulazioni di insetti e, come cittadini del Mondo, sulla riduzione delle emissioni di carbonio di origine fossile.

Canada_emissioni_gas_serra

Image

Brasile: sentenza storica contro incendi e deforestazione

Giorgio Vacchiano, ricercatore e docente presso l’Università Statale di Milano, ci segnala un’importante sentenza emessa dal giudice della Corte Suprema brasiliana Flávio Dino, che ordina ai governi federali e a quello statale di adottare una serie di misure per contenere la deforestazione.

La notizia è stata pubblicata il 29 aprile dalla Associated Press e subito ripresa dalla Yale School of the Environment. La sentenza del giudice della Corte Suprema sostiene che i proprietari privati debbano essere ritenuti responsabili della deforestazione illegale e degli incendi boschivi. Per questo motivo il Governo Federale dovrebbe sequestrare le proprietà ai privati che hanno deforestato o che hanno avuto incendi nel loro terreno.

L’importanza della sentenza è legata anche al fatto che non è nata per un’iniziativa estemporanea del giudice della Corte Suprema, ma a seguito di una petizione per proteggere la foresta pluviale amazzonica e le paludi del Pantanal, presentata dal partito Rede Sustentabilidade (Rete Sostenibilità), di cui è fondatrice Marina Silva, Ministro dell'Ambiente brasiliano.

Molto probabilmente la sentenza sarà impugnata e ci saranno molti ricorsi, soprattutto nell’individuazione delle responsabilità per l’innesco degli incendi, ma il segnale per i proprietari privati è molto chiaro: la Corte Suprema e il Governo brasiliani vi stanno osservando, le foreste sono anche un patrimonio pubblico e da ora in avanti non potrete deforestare o incendiare impunemente come è avvenuto dal 2020 ad oggi.

Image

Uno strumento interattivo per ridurre la deforestazione in Congo

Il 10 febbraio 2025, attraverso un articolo di Barbara Fraser, pubblicato su Forest news, il CIFOR-ICRAF (Center for International Forestry Research and World Agroforestry), ha annunciato che la Repubblica Democratica del Congo (RDC) si è dotata del SimDRC, una piattaforma digitale interattiva che consente di definire differenti scenari nella gestione del territorio forestale rispetto alla situazione attuale o, come si usa dire, al business as usual.

Lo scopo dello strumento è rendere i politici più consapevoli delle conseguenze delle proprie scelte rispetto agli impegni presi dalla RDC relativamente agli accordi di Parigi sul contrasto alla crisi climatica che consistono nel ridurre, entro il 2030, le emissioni complessive del 21% e quelle derivanti dal cambiamento di uso del suolo e dal settore forestale del 28%. Come abbiamo già visto nella seconda edizione delle Pillole Forestali dal Mondo, tutti i paesi dell’Africa, tra 1990 e 2020 hanno perso superficie forestale. La RDC, in particolare, ha perso circa il 12% delle sue foreste ad un ritmo medio dello 0,4% all’anno. Per il futuro si prevede che la deforestazione possa aumentare dagli 852.000 ettari nel 2021 a oltre 1,1 milioni di ettari annui nel 2030.

La SimDRC è stata sviluppata dall’Università Federale di Minas Gerais, in Brasile, ed è stata fornita con le stesse finalità anche al Perù e allo stesso Brasile. L’articolo di Forest news non consente di accedere alla SimDRC , che probabilmente è fornita direttamente agli stati che ne fanno uso, ma la presenta come uno strumento di supporto alle decisioni che potrebbe consentire ai politici di adottare scelte più consapevoli e informate. L’auspicio è che, al di là delle potenzialità reali o ipotetiche dello strumento, i politici del Congo si impegnino realmente a utilizzare la SimDRC per avviare iniziative che tengano conto del lecito desiderio delle persone di migliorare la propria qualità della vita, ma che consentano allo stesso tempo di ridurre la deforestazione.

Image

In Giappone il più grande incendio boschivo degli ultimi 50 anni

Ad Ōfunato, nel nord est del Giappone, tra il 26 febbraio e il 9 marzo 2025 si è sviluppato il più grande incendio boschivo degli ultimi 50 anni, che in varie zone ha avuto le caratteristiche di un incendio di interfaccia. In 12 giorni il fuoco ha percorso circa 2.900 ettari, ha causato 1 vittima e costretto all’evacuazione oltre 4.500 persone. 210 edifici sono stati danneggiati e di questi 171 sono completamente distrutti.

Nella lotta sono state impegnate 545 squadre provenienti da 15 prefetture con un insieme di 2.030 persone. A queste si sono aggiunte 13 squadre aeree antincendio composte da 80 persone. Il grande impegno nella lotta è stato significativamente agevolato il 5 marzo da una pioggia di 17 mm su tutta l’area. Il 9 marzo l’incendio è stato dichiarato completamente spento.

Interessante notare che l’incendio è stato comunicato con forza anche a livello internazionale e che già il 5 marzo, quando era ancora in corso, aveva una propria pagina in aggiornamento su Wikipedia. Il 6 marzo, per aiutare il territorio e la popolazione di Ōfunato, erano state fatte 3.622 donazioni per un valore di 1,46 milioni di dollari. A questi, pochi giorni dopo, si sono aggiunti circa 3,4 milioni di dollari donati dai Los Angeles Dodgers, la squadra di Baseball statunitense.

A parte l’importanza dell’evento per l'impatto ambientale che ha determinato, è interessante notare il confronto nella comunicazione di casi simili avvenuti in Italia. Per farlo basta cercare la pagina Wikipedia relativa agli incendi dei circa 3.900 ettari di Mompantero in Piemonte (del 2017) o quella dei 13.000 ettari (di cui circa 4.000 di boschi) del Moniferru in Sardegna del 2021. Nonostante siano passati rispettivamente 8 e 4 anni, non le troverete, così come non troverete traccia di donazioni significative, anche se non è da escludere che ce ne siano state.

Ofunato

Fonte: Wikipedia

Image

Tasmania: educazione forestale sin dalle scuole primarie

Non è raro che nelle discussioni, talvolta sconsolate, tra forestali italiani ci si lamenti del fatto che non esiste una vera “educazione forestale” che avvicini le persone a comprendere come la nostra specie interagisce con gli ecosistemi boschivi.

In questo potrebbe esserci d’ispirazione la Forest Education Foundation (FEF), con sede in Tasmania, la grande isola che fa parte dell’Australia. Tale Fondazione infatti offre a insegnanti e studenti l'opportunità di conoscere gli ecosistemi forestali e il modo in cui individui e comunità interagiscono con questi ambienti. Lo fa da 25 anni e propone programmi per ogni livello di istruzione:

  • per le scuole primarie ha attività che consentono di esplorare le relazioni tra le componenti viventi e non viventi di un ecosistema forestale;
  • per le scuole secondarie (che corrispondono grossomodo alle nostre medie superiori) le attività prevedono esperienze sulla raccolta di dati da diversi tipi di foreste e un’introduzione alla gestione del territorio.
  • Per gli studenti universitari la Fondazione propone attività che aiutano a comprendere le tecniche di campionamento applicabili agli ambienti terrestri e acquatici così da conoscere meglio gli ecosistemi.

Vale la pena esplorare tutta l’offerta della Forest Education Foundation, che è una vera miniera di idee e spunti organizzativi. Per capirlo può essere sufficiente osservare l’immagine a corredo di questa notizia in cui è rappresentata solo una parte del kit per le scuole primarie denominato “Forest in a box”.

forest in a box

Fonte: Forest Education Foundation

Image

Secondo Rapporto sullo stato delle risorse genetiche forestali mondiali

Il 26 marzo 2025 la FAO ha presentato il secondo Rapporto sullo stato delle risorse genetiche forestali mondiali. Basandosi su dati e informazioni provenienti da 77 paesi che rappresentano più di tre quarti delle foreste mondiali, il Rapporto fornisce una valutazione globale delle risorse genetiche ed evidenzia il ruolo cruciale di queste per lo sviluppo sostenibile. Nel testo vengono descritti anche i progressi compiuti nell'attuazione del Piano d'Azione Globale per la Conservazione, l'Uso Sostenibile e lo Sviluppo delle Risorse Genetiche Forestali.

Nelle 176  pagine della pubblicazione si trovano, suddivisi in 6 capitoli tematici, i progressi scientifici degli ultimi anni e si conclude con 6 raccomandazioni, per un'azione continua a livello regionale, nazionale e globale, per garantire che le risorse genetiche forestali siano gestite a beneficio delle generazioni presenti e future. La pubblicazione è ricca di informazioni e di proposte per salvaguardare e valorizzare il patrimonio genetico di tutti gli alberi forestali e da legno del Pianeta. Come ogni rapporto di questo genere è rivolto ad un pubblico di specialisti della materia che possono usarlo non solo per aggiornarsi, ma anche come solida base per promuovere, presso associazioni ambientaliste e politici sensibili al tema, le 6 raccomandazioni strategiche che concludono la pubblicazione.

Forest_genetic_Resources_2025

Un commento

  • Sono più di 40 anni che lavoro nell ambito boschivo e quindi ritengo sia interessante questa rivista. Ho un figlio di 22 anni che sta facendo l università  a Viterbo scienze forestali. Andiamo avanti sarà un esperienza istruttiva.

    Modificato il Martedì, 27 Maggio 2025 09:06 da Paolo Mori.

ULTIMI ARTICOLI e NOTIZIE

Publish modules to the "offcanvas" position.

× Progressive Web App | Add to Homescreen

Per installare questa Web App sul tuo iPhone/iPad premi l'icona. Progressive Web App | Share Button E poi Aggiungi alla schermata principale.

× Installa l'app Web
Mobile Phone
Offline: nessuna connessione Internet
";