Un’occasione per tutti e tutte di raccontare il proprio bosco preferito, scelto per motivi di studio, lavoro o di interesse personale.
Puntata di chiusura della prima stagione di Ecotoni, il viaggio di Ferdinando Cotugno e Luigi Torreggiani alla scoperta dei servizi ecosistemici del bosco e della gestione forestale sostenibile
L’analisi di 10.170 articoli scientifici contenenti nel titolo la parola “biodiversità” è stata l’occasione per riflettere su uso idoneo del termine, rigore scientie e chiarezza comiunicativa.
Il database delle buone pratiche realizzato dal Life GoProFor rappresenta uno strumento fondamentale per raccogliere le esperienze maturate in più di 20 anni di finanziamento europeo.
LIFE SPAN propone 5 video su come realizzare i “Siti Habitat per Saproxilici”, per far coesistere esigenze di conservazione della biodiversità con quelle produttive all’interno di foreste gestite.
Il TESAF organizza un corso per raccogliere e valorizzare le esperienze provenienti da diverse regioni italiane ed europee sullo stato di avanzamento dell’individuazione delle foreste vetuste.
Arriva a Firenze il XII European Symposium on Saproxylic Ecology per confrontarsi sulle più recenti ricerche riguardanti gli organismi saproxilici e la conservazione degli ecosistemi forestali
Un toolkit dedicato alle insegnanti delle scuole primarie e ai loro studenti, sull’importanza della biodiversità e su come la gestione delle foreste possa aiutare a conservarla al meglio.
Si riassumono i concetti chiave emersi durante il Corso in Ecologia sulle foreste vetuste al fine di diffondere e rafforzare le prospettive per la Rete Nazionale.
Si riportano i principali risultati di A.Bi.E.S, progetto che studia la fattibilità di una filiera per l'uso dell'abete bianco del Casentino nel restauro, approccio replicabile in altre aree italiane.
Un'altra buona pratica dal database del LIFE GoProFor, stavolta si parla di conservazione degli anfibi grazie alla gestione e ripristino di abbeveratoi e pozze.
Il coleottero responsabile della morte di decine di milioni di frassini americani sta preoccupando gli esperti europei che temono per i frassini nostrani, anch’essi ospiti di questo insetto
La Giornata Europea per la Rete Natura 2000, che si è celebrata lo scorso Venerdì 21 Maggio, è stata l’occasione per presentare il progetto LIFE SPAN.
Un contributo per fare un po' di chiarezza su boschi vetusti e boschi monumentali: attuali definizioni normative, proposte di modifica, gruppi di lavoro e linee guida.
Il testo integrale in lingua inglese dell'articolo di Leila Rossa Mouawad su "Arz el rabb", il bosco di cedri del Libano millenari e sull'importanza di questa specie per il popolo libanese.
Dopo 7 anni dalla sua realizzazione, gli studenti UNISS del polo universitario nuorese, si sono finalmente recati sul Monte Arci dove sorge il martelloscopio, un’area di studio permanente, nella quale hanno potuto applicare sul campo quanto appreso nelle lezioni di selvicoltura, dendrometria, inventari e assestamento forestale.
Una riflessione sull’importanza dell’equilibrio tra i concetti di protezione e produzione nella gestione forestale da concretizzare in foreste dimostrative all’interno di aree protette.
Malattia di cui si conoscono solo i sintomi e che colpisce il genere Fagus. Non ancora presente in Europa ma da monitorare visto i rischi che una sua eventuale introduzione potrebbe comportare.
Attraverso i risultati di due studi su comunità saproxiliche in diverse tipologie di boschi di castagno e faggio, si valuta l’influenza della gestione forestale sulla presenza di questi insetti.
Il cancro carbonioso del faggio sta diventando una minaccia in Europa in quanto condizioni di stress per le piante trasformano Biscogniauxia nummularia da innocuo endofita a patogeno aggressivo
Una riflessione di Cesare Lasen, botanico ed ecologo, sulla biodiversità nei boschi cedui. Articolo rifiutato altrove perché non schierato, è qui valorizzato proprio per l’invito alla complessità.
La complessità del ceduo richiede approcci integrati, non semplificazioni e dicotomie. Il Gruppo SISEF “Boschi Cedui” nasce per promuovere un dialogo costruttivo tra ricerca e pratica.
Il percorso previsto dal TUFF e dalla SFN per l’istituzione di una rete nazionale di boschi vetusti è iniziato, ma gli elementi di incertezza su come procedere sono numerosi.
La rete italiana dei boschi vetusti si sta concretizzando, è essenziale lo sviluppo di una strategia condivisa tra le Regioni per la gestione e valorizzazione a lungo termine.
Nell’ambito delle attività previste nella COST Action Bottoms-up, che lavora per armonizzare gli approcci al monitoraggio e alla studio della biodiversità in Europa, è stato da poco pubblicato un manuale operativo per lo studio della biodiversità multi-taxon nelle foreste europee.
La tracheomicosi è una importante malattia che colpisce l’apparato vascolare di molte specie del genere Quercus ed è causata da Bretziella fagacearum, un ascomicete molto difficile da controllare.
Per far conoscere alcune delle Buone Pratiche selezionate dal progetto LIFE GoProFor, sono stati realizzati dei video e delle schede multimediali che periodicamente vengono pubblicate nel sito del progetto. I video sono disponibili anche sul canale YouTube di Compagnia delle Foreste in una playlist appositamente dedicata a LIFE GoProFor.
La caratterizzazione genetica delle abetine casentinesi distingue l'abete locale da quello introdotto, orientando la gestione e favorendo l'adattamento delle foreste ai cambiamenti climatici.
Si presenta il progetto pilota CCNET per la messa a punto di un sistema innovativo di monitoraggio continuo di boschi vetusti condotto dal CREA-FL e alcuni Reparti Carabinieri Biodiversità.
L’abbandono dei cedui di castagno nel Sud delle Alpi svizzere, unito alle siccità estive, evidenzia limiti ecologici che richiedono nuove strategie gestionali per mantenere questo bosco.
Un Focus che affronta alcuni limiti e opportunità della gestione a ceduo, per evidenziare l’importanza di approcci specifici ai contesti e dialogo interdisciplinare tra ricerca e pratica.
Un appello da parte della comunità scientifica che invita la Commissione Europea e gli Stati membri dell’UE ad aumentare i fondi dedicati alla biodiversità.
Andrea Gennai, Direttore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, ci illustra come concepisce l’avvio di una piccola filiera di legname di pregio con le finalità di conservazione del Parco.
La gestione evolve con le conoscenze e le sensibilità del tempo. In Cansiglio Di Berenger nel 1860 eliminò gli alberi deperienti; oggi, con Life SPAN, si creano isole di senescenza per la biodiversità.
Si presentano le tecniche basate su criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica finalizzate a gestire le principali criticità degli alberi in ambiente urbano.
Video realizzato da Compagnia delle Foreste nell’ambito del progetto GoProFor per raccontare una buona pratica di gestione e conservazione delle foreste alluvionali.
Abbiamo chiesto ai delegati Difor nel programma FoRISK, Pompei e Ferlazzo, come l’Italia, attraverso il Masaf intende interagire con la nuova Facility.
Un seminario per discutere gli obiettivi fissati dall'accordo preso durante la COP15 di Montreal e le sue potenzialità nel dare una svolta alle politiche globali sulla diversità biologica.
Il Consorzio Forestale delle Cerbaie ha lanciato una campagna di raccolta fondi per finanziare la tutela di alcune aree di importanza comunitaria presenti nel contesto delle Colline delle Cerbaie.
Malattia della corteccia fuligginosa dell'acero Malattia che colpisce il genere Acer, in crescita in tutta Europa, pericolosa anche per la salute umana a causa della grande quantità di spore aeree che possono causare gravi infiammazioni polmonari.
Due pubblicazioni dedicate rispettivamente alla tecnica del diradamento selettivo e al monitoraggio degli impatti sulla biodiversità del suolo.
Una delle malattie più dannose i pini di tutto il mondo, segnalata anche in Italia, desta preoccupazione data la diffusione e l’importanza delle specie attaccate.
Risorse, Strategie, Programmazione, queste le tre parole chiave del documento redatto da UNCEM per il contrasto al caro energia tramite 10 proposte operative.
Uno studio sugli effetti del biochar sull’ecosistema forestale dell’Appennino Tosco-Emiliano ed in particolare sulla crescita di faggio e cerro e sulla decomposizione della lettiera
Il progetto IN.S.C.AP.E ha condotto uno studio per valutare gli effetti della cercinatura sull’’incremento di accumulo di carbonio e di necromassa nelle faggete dell’appennino Emiliano.
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