Bretziella fagacearum. Tracheomicosi delle querce
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di Luisa Ghelardini, Filippo Fortuna, Niccolò Gavazzi, Pietro Ghirelli, Walter Bigazzi
Bretziella fagacearum (anche noto con il vecchio nome di Ceratocystis fagacearum) è il fungo ascomicete responsabile della cosiddetta tracheomicosi delle querce, una grave malattia dell’apparato vascolare alla quale sono suscettibili molte specie del genere Quercus, sia nordamericane che europee. Un ciclo di sviluppo rapido e la capacità di diffondersi attraverso le radici lo rendono un patogeno difficile da controllare.
Come si riconosce
Sintomi della malattia sono generici disseccamenti della chioma, che partono tipicamente dalla cima dell'albero e dagli apici delle ramificazioni, diffondendosi rapidamente a un settore o a tutta la chioma. La formazione di fessurazioni longitudinali del fusto è tipica ed indica la presenza di cuscini o tappeti di tessuti, che il fungo forma sotto la corteccia della pianta e che premono verso l'esterno.
Sintomi di tracheomicosi della quercia: disseccamento di un settore della chioma (a sinistra - Joseph OBrien, USDA Forest Service, Bugwood.org) e fessurazioni longitudinali del fusto (a destra - Joseph OBrien, USDA Forest Service, Bugwood.org).
Si tratta di masse di micelio che ospitano i corpi fruttiferi deputati alla dispersione delle spore, i quali a maturità si presentano in spessi strati nerastri ed emanano un odore fruttato.
Corpi fruttiferi sotto corteccia di Bretziella fagacearum sul fusto principale.
Questi particolari organi riproduttivi sono tipici del genere Bretziella e possono considerarsi un segno inequivocabile della presenza di questa tracheomicosi. Sfortunatamente quando il fungo arriva a sporulare, le piante interessate risultano in gran parte dei casi essere già morte o quantomeno compromesse. La stagione vegetativa, e in particolare l'estate, è periodo più adatto per rilevare la presenza di B. fagacearum in bosco perchè tutti i sintomi sono visibili.
Il patogeno
Negli Stati Uniti, dove vere e proprie epidemie di tracheomicosi hanno luogo ciclicamente da decine di anni, il fungo ascomicete che ne è responsabile Bretziella fagacearum è da tempo riconosciuto come uno dei più pericolosi patogeni forestali. Il suo areale di distribuzione si limita al giorno d'oggi agli Stati Uniti orientali, ma la situazione potrebbe mutare, anche in risposta ai cambiamenti climatici ed ai loro effetti sulla distribuzione e sullo stato di salute delle foreste.
Attuale areale di distribuzione di Bretziella fagacearum (Fonte: EPPO Global Database).
Gli studi predicono che in Nord America, ad esempio, l'habitat climatico del fungo e dei suoi principali insetti vettori è destinato ad espandersi verso Nord. La trasmissione di Bretziella fagacearum avviene principalmente tra piante contigue, attraverso le fusioni tra radici, con condivisione dei tessuti vascolari, che vengono formate normalmente nel sottosuolo (anastomosi). Il fungo si diffonde rapidamente nello xilema, inducendo nella pianta una cospicua produzione di sostanze difensive, tra cui composti gommosi, una reazione che ha però l’effetto di interrompere il flusso della linfa dalle radici alla chioma.
Sintomi di tracheomicosi della quercia: imbrunimenti longitudinali e macchie sull'ultimo anello dell'alburno su quercia rossa americana.
Le piante colpite possono morire così nel giro di poche settimane, con le foglie secche appese ai rami. Il fungo continua ad espandersi, fino a raggiungere gli strati sottocorticali, dove inizia a formare le sue tipiche strutture di riproduzione. Le spaccature formate nella corteccia espongono i tessuti fungini ad una serie di insetti corticicoli attratti dall'odore fruttato del micelio, i quali si contaminano con le spore del fungo e fungono occasionalmente da vettori per la trasmissione della malattia alle piante sane. Diverse specie di vettori sono presenti negli USA e specie con caratteristiche simili, che potrebbero svolgere lo stesso ruolo, sono state identificate anche in Europa. Le spore possono anche penetrare nell’ospite tramite ferite aperte, che attraggono gli insetti, in particolare quelle provocate dalle potature primaverili ed estive.
Danni
In molti stati del Midwest degli Stati Uniti, la tracheomicosi della quercia ha causato nel corso della seconda metà del 1900 ingenti danni, sia economici che paesaggistici, in contesti forestali, urbani e periurbani. Secondo alcune stime, basate su dati di circa 20 anni fa, questi danni sarebbero dell'ordine di miliardi di dollari.
Considerati il ciclo molto breve del patogeno, la rapida progressione della malattia nella pianta, le difficoltà nel riconoscimento e la velocità di diffusione nel sottosuolo, nonché la presenza in Europa e Italia di zone climaticamente affini a quelle dove Bretziella fagacearum è già presente e di specie suscettibili, l’introduzione del patogeno potrebbe avere un impatto significativo sia dal punto di vista ambientale e paesaggistico, che a livello sociale ed economico, vista l’importanza delle querce in diversi comparti legati alla produzione legnosa.
Specie colpite
Sin dai primi decenni del 1900, Bretziella fagacearum è noto come agente patogeno per moltissime specie di querce nordamericane, in particolare Quercus rubra ed altre specie del gruppo delle querce rosse. Quercus alba ed altre querce bianche americane sembrerebbero invece essere tolleranti.
Sintomi di tracheomicosi della quercia: ingiallimenti e imbrunimenti su foglie di quercia rossa americana.
Attraverso studi effettuati negli USA, sono risultate essere suscettibili anche diverse specie di quercia europee, tra cui Quercus robur, Q. petraea e Q. pubescens ed altre fagacee del genere Castanea.
Come si contrasta
Per questa malattia infettiva non sono note cure efficaci. È quindi prima di tutto fondamentale prevenire il suo ingresso in Europa. Il patogeno è infatti regolamentato dall'Unione Europea come un organismo da quarantena (Regolamento di Esecuzione (UE) 2019/2072 della Commissione), che proibisce o disciplina l'introduzione di piante e prodotti legnosi di specie dei generi Quercus e Castanea dai Paesi dove è presente la malattia. Per prevenire l’ingresso del patogeno sono stati predisposti specifici protocolli per il controllo dei flussi di legname proveniente dagli USA. Anche le piante da vivaio ed altri prodotti legnosi potenzialmente infetti sono interessati da controlli volti a prevenire l’introduzione di B. fagacearum ed altri patogeni di origine extra-europea. La storia ci insegna tuttavia come queste misure siano certamente necessarie, ma non sempre sufficienti.
La soluzione più sostenibile per contrastare la diffusione della malattia consiste nella diagnosi precoce delle infezioni che si dovessero presentare e nella completa eradicazione delle piante sintomatiche e di quelle potenzialmente infette. In caso di ritrovamento c'è l'obbligo normativo di comunicazione al Servizio fitosanitario, che dovrà incaricarsi di intervenire. Le piante colpite, siano esse vive o già morte, dovranno essere eliminate prontamente e il materiale infetto distrutto. Estremamente importante è quindi il monitoraggio costante e attento dello stato fitosanitario delle nostre foreste e di tutti gli ambienti dove siano presenti specie che potrebbero contrarre la malattia, in particolare parchi e giardini.
Per controllare la malattia negli USA si ricorre in casi estremi ad iniezioni di fungicidi, una soluzione adatta solo al trattamento di piante di particolare pregio e comunque non praticabile secondo la normativa che regola l’uso dei pesticidi nell'Unione Europea. Sempre negli USA si ricorre in alcuni casi all’escavazione di vere e proprie trincee, con lo scopo di isolare gli apparati radicali delle piante infette e circoscrivere i focolai.
Gionni A, Santini A, Pecori F, Camilleri M and Graziosi I, 2022 - Pest survey card on Bretziella fagacearum. EFSA supporting publication 2022:EN-7560.
Ultimo aggiornamento 04 November 2022.
Pedlar, J.H., McKenney, D.W., Hope, E. et al. 2020 - Assessing the climate suitability and potential economic impacts of Oak wilt in Canada. Scientific Reports 10, 19391 (2020).
Fitofagi&Fitopatogeni è una rubrica pubblicata sulla rivista Sherwood - Foreste ed Alberi oggi da settembre 2020 a dicembre 2021 con l’obiettivo di fornire a tecnici e operatori informazioni su agenti patogeni e insetti dannosi di piante forestali, per permetterne il riconoscimento e la pronta segnalazione più diffusamente possibile. La rubrica descrive in particolare le malattie meno conosciute emergenti a causa dei cambiamenti del clima o causate da parassiti di recente introduzione e a rischio diffusione nel nostro Paese.
Leggi l’articolo Una rubrica a supporto della sorveglianza attiva >>>
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