Un evento organizzato da Vaia S.r.l. con talk, incontri, scambi di idee con giovani innovatori del campo del benessere, cultura, scienza, alimentazione, connessione tra uomo e natura.
La recensione a cura di Luigi Torreggiani del webdoc di Marco Merola sulla tempesta Vaia e i suoi effetti sulle comunità locali.
Allestire in modo sicuro alberi schiantati: giornata dimostrativa al Parco Groane
Alluvioni e frane in Romagna: alcune riflessioni su gestione forestale e idrologia attraverso un'intervista al Prof. Filippo Giadrossich
Eventi estremi e mercato impongono: gestione forestale adeguata e uso efficiente del legno (impiego a cascata). In Trentino, investire sui piccoli diametri è cruciale per sostenibilità e bioeconomia.
Attraverso i risultati di due studi su comunità saproxiliche in diverse tipologie di boschi di castagno e faggio, si valuta l’influenza della gestione forestale sulla presenza di questi insetti.
Una riflessione di Cesare Lasen, botanico ed ecologo, sulla biodiversità nei boschi cedui. Articolo rifiutato altrove perché non schierato, è qui valorizzato proprio per l’invito alla complessità.
La complessità del ceduo richiede approcci integrati, non semplificazioni e dicotomie. Il Gruppo SISEF “Boschi Cedui” nasce per promuovere un dialogo costruttivo tra ricerca e pratica.
Nuove misure fitosanitarie per il contenimento del bostrico
Si riportano alcune considerazioni basate sulle attività dell’Agenzia Provinciale delle Foreste demaniali (APROFOD) della Provincia Autonoma di Trento nella gestione di cantieri di utilizzazione forestale del post Vaia e del bostrico, principalmente nelle foreste di Paneveggio, Cadino, San Martino di Castrozza e Caoria.
L’abbandono dei cedui di castagno nel Sud delle Alpi svizzere, unito alle siccità estive, evidenzia limiti ecologici che richiedono nuove strategie gestionali per mantenere questo bosco.
Un Focus che affronta alcuni limiti e opportunità della gestione a ceduo, per evidenziare l’importanza di approcci specifici ai contesti e dialogo interdisciplinare tra ricerca e pratica.
Si presentano le tecniche basate su criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica finalizzate a gestire le principali criticità degli alberi in ambiente urbano.
Abbiamo chiesto ai delegati Difor nel programma FoRISK, Pompei e Ferlazzo, come l’Italia, attraverso il Masaf intende interagire con la nuova Facility.
Nel giugno 2025, Compagnia delle Foreste ha partecipato a due eventi chiave sugli incendi: la plenaria del Fire Hub (FAO, Roma) e il convegno all’Accademia dei Georgofili (Firenze).
Una prima occasione di dibattito che però, al tempo stesso, vuole anche essere una provocazione: siamo pronti a discutere dei boschi del futuro?
Si presentano gli indici vegetazionali più utili per il Monitoraggio della Salute Forestale (FHM) e alcuni droni e fotocamere multispettrali testati nel progetto GO-SURF.
Il deperimento della sughera in atto in Sardegna ha complesse conseguenze ecologiche ed economiche. Tra le cause Phytophthora cinnamomi, patogeno di diverse specie forestali.
Alcuni studenti di AUSF Bologna hanno approfondito il tema del consumo di suolo e il rischio idraulico, particolarmente sotto i riflettori a seguito dei recenti accadimenti.
La caratterizzazione delle piste d’esbosco è una conoscenza importante per poter valutare l’impatto della meccanizzazione soprattutto quando si utilizzano macchine forestali specializzate e per monitorarne l’effetto nel medio e lungo periodo. In questo contributo si riportano le principali considerazioni emerse dall’analisi di oltre 600 km di piste in cantieri forestali ad elevata meccanizzazione per il recupero di legname danneggiato a seguito della tempesta Vaia.
Il ripristino efficace delle foreste alpine colpite da disturbi naturali, sia con rinnovazione naturale che artificiale, necessita di una stretta cooperazione tra gestione forestale e faunistica.
Webdoc: podcast, video e immagini dedicate alla piattaforma ForestSharing FVG
Un contributo per capire cosa è la Pan-European Forest Risk Facility (FoRISK), come è strutturata e, soprattutto, quali sono gli obiettivi e le potenzialità operative nel suo ambito d’azione.
Si presenta la struttura e il potenziale di FoRISK, la nuova piattaforma per supportare i Paesi paneuropei nella gestione dei rischi forestali e rafforzare la resilienza delle foreste.
Un gel idroretentore per contenere lo stress idrico
Un Dossier sulla gestione del verde urbano, a supporto dei professionisti del settore, che presenta metodologie e strumenti pratici e riporta alcune testimonianze di gestione partecipata.
Recensione del libro di Valerie Trouet, alla scoperta della dendrocrologia, la scienza che studia gli anelli degli alberi per ottenere informazioni sul passato, presente e futuro del clima.
Il podcast “Gocce”, di Festivaletteratura e condotto da Giorgio Vacchiano, analizza il ciclo dell’acqua nell’attuale contesto climatico, fornendo spunti per una gestione sostenibile del territorio.
L’abetina di Collemeluccio è minacciata da Pityokteines curvidens. Sono necessari interventi mirati: rimozione del materiale infestato e monitoraggio della diffusione dello scolitide.
L'aumento della pressione antropica evidenzia il ruolo cruciale del verde urbano. Regione Piemonte con Urban forestry promuove iniziative di gestione e valorizzazione dei Servizi Ecosistemici.
I nuovi dati sul bostrico: un danno complessivo simile a Vaia, ma il 2024 mostra un netto calo dell'infestazione.
Gli incendi boschivi di grande estensione sono in aumento, la prevenzione è fondamentale per la difesa dell’ambientale e la sicurezza dei cittadini.
Martedì 9 settembre 2025 si terrà a Torino il convegno “Pianificazione territoriale per la prevenzione degli incendi boschivi – Esperienze italiane”.
Si presenta il nuovo report dell’EASAC che propone cambiamenti relativi ad 8 punti delineando le strategie politiche europee per governare consapevolmente i nuovi regimi di incendio.
Gli incendi boschivi sono una minaccia sempre più grave per gli USA dove nell’ultimo ventennio hanno interessato superfici 4 volte più grandi con intensità 3 volte superiori rispetto al precedente.
Perché nelle foreste di protezione crollate spesso si è scelto di esboscare gli schianti e realizzare opere artificiali costose ed impattanti? Riflettiamo su alcuni casi concreti
Nel contributo gli Autori propongono delle riflessioni sulla scelta di una base comune nazionale per la classificazione delle cenosi forestali, su base tipologica.
Il 2022 in Italia è stato l’anno più secco e più caldo mai registrato. Un anno che ha messo a dura prova anche gli ecosistemi forestali, rendendo evidente la necessità di ripensare la loro gestione.
Legname accumulato in alveo: un’altra faccia dell’abbandono dei cedui di castagno
Intervista a Marco Merola, giornalista e curatore del webdoc Adaptation, che racconta storie sull'adattamento dei territori al cambiamento climatico.
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