La Fondazione “Montagna e Europa” Arnaldo Colleselli di Belluno ha diffuso un documento di indirizzo riportante alcune proposte per i proprietari (pubblici e privati) dei boschi interessati dall’emergenza bostrico da realizzare entro la primavera 2022. Il lavoro, frutto di un sforzo collegiale a cura dei dottori forestali Orazio Andrich e Paola Berto e dell’avvocato Enrico Gaz, oltre a fare un rapido quadro della situazione bostrico per le foreste venete, analizza gli sforzi fatti fino ad ora dalle amministrazioni sottolineando l’importanza di agire tempestivamente per limitare i futuri danni. Un documento dal basso che ci arriva direttamente dal territorio.
Il contesto ormai lo conosciamo, la pullulazione dell’insetto scolitide Ips typographus denominato correntemente Bostrico, pur prevedibile in seguito al cataclisma Vaia, anche per confronto con esperienze analoghe avvenute in Centro Europa, si è rovesciata sui boschi di conifere con pesanti conseguenze sull’Abete rosso, interessando estese superfici. Il tutto in territori che, a causa della tempesta, sta ancora facendo i conti con un repentino mutamento della realtà che ha messo in crisi le priorità, le consuetudini e le prospettive fino a quel momento perseguite in ambito forestale, e non solo.
Vista l’attualità dell’argomento segnaliamo quindi ben volentieri questo documento che, con la voce di chi lavora sul territorio, ci segnala una criticità che ancora sembra non aver trovato completa risposta nelle azioni messe in atto per contrastare l’avanzata del bostrico.
Cogliamo l’occasione per segnalare che proprio all’emergenza bostrico è dedicata parte del nuovo numero di Sherwood | Foreste ed Alberi oggi (Numero 257 – marzo/aprile 2022). Nel Dossier “Bostrico, tra gestione dell’emergenza e pianificazione del futuro”, una raccolta di articoli tecnici, che aiutano ad inquadrare il problema nel bostrico a scala globale e locale, trattando anche aspetti legati al monitoraggio e alla gestione, ed una doppia tavola rotonda dedicata agli amministratori e ai tecnici. La prima per esplorare le politiche e misure messe in atto dalle Pubbliche Amministrazioni, la seconda per provare ad immaginare gli effetti di questa crisi sull’ordinaria gestione dei popolamenti in questione.
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