- “Il bosco che vive”: ecologia forestale in visual thinking “Visual thinking” significa letteralmente disegnare o rappresentare idee. È una cosa che facciamo tutti, ad esempio quando, prendendo appunti durante una lezione o una riunione, schematizziamo concetti, cerchiamo parole e tracciamo collegamenti tra di esse.
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700.000 (tonnellate di biomassa)
Scetticismo sul progetto di monitoraggio ambientale "Rigeneraboschi" finanziato da Sorgenia gestore, tra le altre cose, di 3 grandi centrali che ogni anno necessitano di 700.000 t di biomasse.
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A scuola di biodiversità
Un toolkit dedicato alle insegnanti delle scuole primarie e ai loro studenti, sull’importanza della biodiversità e su come la gestione delle foreste possa aiutare a conservarla al meglio.
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A.Bi.E.S: un progetto per l’abete bianco in Casentino
Si riportano i principali risultati di A.Bi.E.S, progetto che studia la fattibilità di una filiera per l'uso dell'abete bianco del Casentino nel restauro, approccio replicabile in altre aree italiane.
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Abbeveratoi nei pascoli e conservazione degli anfibi
Un'altra buona pratica dal database del LIFE GoProFor, stavolta si parla di conservazione degli anfibi grazie alla gestione e ripristino di abbeveratoi e pozze.
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Alberi monumentali, boschi vetusti, boschi monumentali
Un contributo per fare un po' di chiarezza su boschi vetusti e boschi monumentali: attuali definizioni normative, proposte di modifica, gruppi di lavoro e linee guida.
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Animazione territoriale: una nuova competenza necessaria per la professione forestale?
Oltreterra 2024 propone una nuova figura professionale: l'animatore forestale territoriale. Serve formazione, anche universitaria, in: progettazione, facilitazione e leadership collaborativa.
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AUSF Nuoro al martelloscopio di Monte Arci
Dopo 7 anni dalla sua realizzazione, gli studenti UNISS del polo universitario nuorese, si sono finalmente recati sul Monte Arci dove sorge il martelloscopio, un’area di studio permanente, nella quale hanno potuto applicare sul campo quanto appreso nelle lezioni di selvicoltura, dendrometria, inventari e assestamento forestale.
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Avvicinare protezione e produzione è utile a tutti
Una riflessione sull’importanza dell’equilibrio tra i concetti di protezione e produzione nella gestione forestale da concretizzare in foreste dimostrative all’interno di aree protette.
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Bilanciamento tra gestione e conservazione
La gestione forestale deve bilanciare protezione e uso sostenibile a livello di singoli siti e paesaggi, integrando tutela della biodiversità e pianificazione strategica, magari con incentivi pubblici.
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Boschi Toscani: una scomoda verità. Ambientalismo o populismo?
Boschi Toscani: una scomoda verità. Il documentario del Gruppo Foreste del WWF Toscana che da ambientalismo rischia di sfociare nel populismo.
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Boschi vetusti in rete: serve una strategia condivisa
Il percorso previsto dal TUFF e dalla SFN per l’istituzione di una rete nazionale di boschi vetusti è iniziato, ma gli elementi di incertezza su come procedere sono numerosi.
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Boschi vetusti: più ombre che luci!
Il 22 gennaio sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le linee guida per l'identificazione delle aree definibili come boschi vetusti. Il decreto attuativo, che deriva da un impegno definito nell’articolo 7 del Testo Unico in materia di Foreste e Filiere forestali (D.lgs. 34/2018, conosciuto come TUFF).
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Boschi vetusti: una rete da consolidare
La rete italiana dei boschi vetusti si sta concretizzando, è essenziale lo sviluppo di una strategia condivisa tra le Regioni per la gestione e valorizzazione a lungo termine.
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Bosco e salute: la terapia forestale
Grazie ai principali esperti italiani sulla terapia forestale, si evidenzia il grande potenziale che essa oggi riveste per la salute umana ma anche per gestori forestali e comunità rurali.
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Bottoms-up, un manuale “dal basso” per lo studio della biodiversità forestale
Nell’ambito delle attività previste nella COST Action Bottoms-up, che lavora per armonizzare gli approcci al monitoraggio e alla studio della biodiversità in Europa, è stato da poco pubblicato un manuale operativo per lo studio della biodiversità multi-taxon nelle foreste europee.
- Breve lettera sul ceduo e sul caso del taglio a Castelvecchio (San Gimignano, SI)
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Cantieri di grandi dimensioni. Necessità ed opportunità di una buona progettazione e gestione
Si riportano alcune considerazioni basate sulle attività dell’Agenzia Provinciale delle Foreste demaniali (APROFOD) della Provincia Autonoma di Trento nella gestione di cantieri di utilizzazione forestale del post Vaia e del bostrico, principalmente nelle foreste di Paneveggio, Cadino, San Martino di Castrozza e Caoria.
- Cantieristica “Vaia” e “bostrico”. Problemi, opportunità e prospettive per il futuro
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Caratterizzazione genetica delle abetine casentinesi
La caratterizzazione genetica delle abetine casentinesi distingue l'abete locale da quello introdotto, orientando la gestione e favorendo l'adattamento delle foreste ai cambiamenti climatici.
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CCNET: Progetto pilota di monitoraggio continuo in boschi vetusti
Si presenta il progetto pilota CCNET per la messa a punto di un sistema innovativo di monitoraggio continuo di boschi vetusti condotto dal CREA-FL e alcuni Reparti Carabinieri Biodiversità.
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Comunicare la filiera bosco-legno-energia
Regione Piemonte ha finanziato un progetto per ridurre le emissioni e professionalizzare la filiera bosco-legno-energia, parte di una strategia per un cambio colturale che unisce economia ed ecologia.
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Conciliare produzione legnosa con finalità di conservazione
Andrea Gennai, Direttore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, ci illustra come concepisce l’avvio di una piccola filiera di legname di pregio con le finalità di conservazione del Parco.
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Conclusioni. Immaginiamoci il futuro… e attiviamoci per realizzarlo
La riduzione degli incentivi cambierà il mercato dell'energia da biomassa. È essenziale adottare soluzioni alternative efficienti e intraprendere azioni coordinate tra istituzioni e professionisti.
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Connessioni tra esseri umani e piante
Recensione di “Cortecce” di Daniele Ferrini, un podcast che si pone l’obiettivo di raccontare le connessioni tra esseri umani e piante.
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Conservare le foreste alluvionali
Video realizzato da Compagnia delle Foreste nell’ambito del progetto GoProFor per raccontare una buona pratica di gestione e conservazione delle foreste alluvionali.
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Contributo delle foreste alla carbon neutrality
Le foreste sono cruciali per la neutralità climatica 2050: sequestrando carbonio in biomassa e suoli e fornendo legno per usi durevoli. Servono però scelte mirate per benefici climatici netti.
- Crediti di carbonio: dalle critiche al REDD+ a riflessioni sul nuovo Registro Nazionale Un decreto ha fissato gli standard degli elaborati cartografici per i Piani Forestali di Indirizzo Territoriale e i Piani di Gestione Forestale.
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Crowdfunding: I diamanti delle Cerbaie
Il Consorzio Forestale delle Cerbaie ha lanciato una campagna di raccolta fondi per finanziare la tutela di alcune aree di importanza comunitaria presenti nel contesto delle Colline delle Cerbaie.
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Documentario sulla deforestazione
Il film documentario “Deforestazione Made in Italy” è disponibile gratuitamente online. Si tratta di un reportage ambientato tra Italia, Europa e Brasile; due anni di indagini, viaggi e ricerche sul rapporto diretto che esiste tra le principali eccellenze del Made in Italy e la deforestazione tropicale.
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Doppio vincolo paesaggistico: una circolare del Masaf chiarisce la modifica normativa
Una circolare del Masaf chiarisce la modifica normativa sul "doppio vincolo paesaggistico", confermando che non c'entrano nulla parchi pubblici, giardini e alberi monumentali, come
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Droni e camere multispettrali nel Monitoraggio della Salute Forestale (FHM)
Si presentano gli indici vegetazionali più utili per il Monitoraggio della Salute Forestale (FHM) e alcuni droni e fotocamere multispettrali testati nel progetto GO-SURF.
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Ecobase, leader nei progetti di forestazione per il carbonio
Ecobase, operatore leader nei progetti di forestazione per il carbonio, introduce un nuovo programma in Italia per i proprietari terrieri.
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Effetti del biochar sulle foreste dell’Appennino Tosco-Emiliano
Uno studio sugli effetti del biochar sull’ecosistema forestale dell’Appennino Tosco-Emiliano ed in particolare sulla crescita di faggio e cerro e sulla decomposizione della lettiera
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Effetti della cercinatura sull’incremento della necromassa
Il progetto IN.S.C.AP.E ha condotto uno studio per valutare gli effetti della cercinatura sull’’incremento di accumulo di carbonio e di necromassa nelle faggete dell’appennino Emiliano.
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Emergenza ambientale in Sardegna: il deperimento della quercia da sughero
Il deperimento della sughera in atto in Sardegna ha complesse conseguenze ecologiche ed economiche. Tra le cause Phytophthora cinnamomi, patogeno di diverse specie forestali.
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Emilia-Romagna, consumo di suolo e rischio idraulico: cosa sta cambiando?
Alcuni studenti di AUSF Bologna hanno approfondito il tema del consumo di suolo e il rischio idraulico, particolarmente sotto i riflettori a seguito dei recenti accadimenti.
- Esbosco nei sistemi forestali appenninici. Buone prassi e tecniche di mitigazione degli impatti
- Escursione naturalistica nei boschi dei botri di Castelvecchio di San Gimignano Andrea Bernardini organizza una escursione naturalistica nei botri carsici di Castelvecchio di San Gimignano, per discutere dell'effetto dei contestati tagli cedui che hanno interessato la Riserva.
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Esperienza pilota condotta con il Progetto A.Bi.E.S.
Per testare un’esperienza pratica, 8 tronchi di abete bianco schiantati sono stati venduti ed utilizzati per la realizzazione del tetto del nuovo auditorium a Poppi, in Casentino.
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Estensione delle piste d’esbosco. Studio in cantieri Vaia ad elevata meccanizzazione
La caratterizzazione delle piste d’esbosco è una conoscenza importante per poter valutare l’impatto della meccanizzazione soprattutto quando si utilizzano macchine forestali specializzate e per monitorarne l’effetto nel medio e lungo periodo. In questo contributo si riportano le principali considerazioni emerse dall’analisi di oltre 600 km di piste in cantieri forestali ad elevata meccanizzazione per il recupero di legname danneggiato a seguito della tempesta Vaia.
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Faggete a basse quote: come hanno influito clima e attività antropiche sulla loro attuale distribuzione?
Il faggio - Fagus sylvatica - è conosciuto in Italia come una specie forestale tipica della fascia montana dove attualmente è presente dagli 800 ai 2000 m s.l.m., ma non è sempre stato così. Un recente studio mostra come il faggio occupasse in passato una superficie molto più ampia rispetto a quella attuale.
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Filiere di legname e Aree Protette: un binomio possibile?
Nelle Aree protette si contrappongono: conservazione naturale e gestione forestale con produzione. Serve una legislazione più chiara per bilanciare queste esigenze e coinvolgere le comunità locali.
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Fonti innovative per finanziare la gestione sostenibile delle foreste
La gestione sostenibile delle foreste in Europa richiede risorse innovative: fondi UE, investimenti privati e strumenti come i Pagamenti per i Servizi Ecosistemici, ma servono standard chiari.
- Foreste che curano nella montagna fiorentina: il progetto FOR.SA
- FORMEC 2024. L’innovazione nei lavori forestali
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FuelGeoData: una app per mappare i combustibili delle foreste e mitigare il rischio d’incendio
Una delle variabili più importanti per determinare il rischio di incendio è la quantità e la distribuzione del combustibile forestale. Per determinare questa variabile esistono vari metodi tra cui quello del Photoload Sampling Technique basato sul semplice confronto di immagini “campione” con la situazione reale. Si presenta FuelGeoData un’applicazione implementata nell’ambito del progetto MED-Star che rende ancora più semplice e speditiva l’impiego di questo metodo.
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Gemellaggio AUSF Padova - Firenze: studenti forestali alla scoperta della val di Farma e dell’Altopiano dei Sette Comuni
Tra aprile e maggio una quarantina di giovani da tutta Italia, scarponi ai piedi e zaino in spalla, sono partiti con il desiderio di conoscersi e conoscere il mondo forestale da un diverso punto di vista.
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Gemellaggio AUSF Padova - Firenze: studenti forestali alla scoperta della val di Farma e dell’Altopiano dei Sette Comuni - Parte II
Tra aprile e maggio una quarantina di giovani da tutta Italia, scarponi ai piedi e zaino in spalla, sono partiti con il desiderio di conoscersi e conoscere il mondo forestale da un diverso punto di vista.