CCNET: Progetto pilota di monitoraggio continuo in boschi vetusti
Ascolta l'articolo
di Francesco Chianucci
Si presenta il progetto pilota CCNET per la messa a punto di un sistema innovativo di monitoraggio continuo di boschi vetusti condotto da CREA-FL e alcuni Reparti Carabinieri Biodiversità.
È stato recentemente pubblicato il Decreto attuativo per l’identificazione delle aree definibili come boschi vetusti, che recepisce l’impegno definito nell’articolo 7 del D.lgs. 34/2018 (Testo Unico in materia di Foreste e Filiere forestali).
Un elemento chiave previsto dal Decreto è che l’istituzione di un bosco vetusto debba essere accompagnata da un Piano di gestione e monitoraggio, anche ai fini della istituzione di una Rete Nazionale dei Boschi vetusti. Questo principio sottolinea l’importanza di coniugare forme appropriate di gestione e tutela di tali formazioni, con la necessità di sviluppare strategie per acquisire informazioni necessarie alla comprensione dei processi di funzionamento di tali ecosistemi. Da qui discende l’esigenza di avere una prospettiva di lungo periodo, necessaria per la comprensione dei dinamismi in atto in tali formazioni, e al contempo la necessità di istituire una rete di monitoraggio a scala nazionale dei boschi vetusti.
In tale prospettiva, Il Reparto Carabinieri Biodiversità di Pratovecchio, e il Centro Nazionale per la Conservazione della Biodiversità di Bosco Fontana, in Collaborazione col CREA - Centro di Ricerca Foreste e Legno (CREA-FL), ha avviato a partire da Dicembre 2021 il progetto Pilota CCNET, per realizzare e testare un sistema innovativo di monitoraggio continuo di boschi vetusti all’interno delle Riserve Statali Dell’Appennino Centrale, comprensive delle faggete patrimonio UNESCO di Sasso Fratino e la Riserva Biogenetica di Bosco Fontana, già inserita nella rete di monitoraggio europeo di lungo periodo LTER.
Il progetto rappresenta un innovativo sistema di monitoraggio sviluppato dal CREA-FL (Chianucci et al. (2021)), e si basa sull’utilizzo di fototrappole digitali in modalità time-lapse, per l’acquisizione giornaliera di immagini della copertura arborea (Foto 1).
Foto 1 - Rapida emergenza fogliare in popolamento di cerro (Quercus cerris) da fototrappola
Le immagini, processate con metodologie consolidate, permettono di stimare il grado di copertura e l’area fogliare dei popolamenti analizzati, dal cui profilo annuale è così possibile stimare le principali fasi fenologiche (Figura 2 e Grafico 1).
Foto 2 - Esempio di installazione “a terra” della fototrappola.
Grafico 1 - Profilo annuale della copertura forestale in un popolamento di cerro (Quercus cerris). Da: Chianucci et al. (2021), modificato.
Tali informazioni sono basilari per comprendere lo stato di salute dei popolamenti forestali, e la loro risposta ai fattori ambientali e al cambiamento climatico, dal momento che la copertura rappresenta la componente arborea che risponde più rapidamente ai vari disturbi biotici ed abiotici.
Elementi chiave di tale sistema di monitoraggio sono la semplicità e il costo. Infatti, è possibile utilizzare una qualsiasi fototrappola standard. Tali tipologie di fotocamere, tradizionalmente utilizzate nel monitoraggio faunistico, hanno avuto negli ultimi anni un’ampia diffusione, che si è tradotta in un’ampia disponibilità di modelli a costo sempre più contenuto. Inoltre, il basso consumo di batterie e l’utilizzo in condizioni ambientali estreme permette un semplice uso in continuo, una semplice installazione (Foto 3) e limitata manutenzione. In sostanza, si tratta di una tecnologia a basso costo, ad ampia disponibilità, e di semplice utilizzo, che ha pertanto un grande potenziale per essere utilizzata e diffusa ad ampia scala.
Sistema di monitoraggio economico e di semplice utilizzo, con grande potenziale per essere utilizzato e diffuso ad ampia scala.
Foto 3 - Esempio di installazione di fototrappola in bosco misto (Riserva di Camaldoli)
Il progetto pilota CCNET prevede l’acquisizione continua di immagini per tutto il 2022 all’interno delle principali formazioni vetuste delle Riserve monitorate. I dati raccolti dalle fototrappole verranno calibrati e validati con misure di precisione a terra.
Pertanto, l’iniziativa condotta dai Reparti Carabinieri Biodiversità e dal CREA-FL rappresenta il primo progetto per valutare l’efficacia del metodo, e la possibilità di estendere tale sistema per il monitoraggio a scala nazionale dei boschi vetusti.
ULTIMI ARTICOLI e NOTIZIE
Grandi Foreste Regionali: 10 principi per guidare la gestione dei boschi italiani
Il 12 Aprile, presso il MASAF, si è tenuto un evento per parlare del futuro della gestione dei boschi italiani e del ruolo dei demani regionali
Il castagneto didattico innovativo e sperimentale di AUSF Firenze
All’Orsigna il castagneto didattico innovativo e sperimentale di Ausf Firenze
Crisi climatica: perché NON pianteremo 100 miliardi di alberi in breve tempo
Perché NON pianteremo 100 miliardi di alberi in breve tempo valuta criticamente la possibilità di mitigare la crisi climatica con la piantagione di alberi nelle aree periurbane di tutto il Pianet
È online SINFor: il primo Sistema Informativo Nazionale Forestale
SINFor: il primo Sistema Informativo Nazionale Forestale
Bretziella fagacearum. Tracheomicosi delle querce
La tracheomicosi è una importante malattia che colpisce l’apparato vascolare di molte specie del genere Quercus ed è causata da Bretziella fagacearum, un ascomicete molto difficile da controlla
LIFE ProForPES: un progetto per sviluppare i pagamenti per i servizi ecosistemici
LIFE ProForPES analizza e sviluppa le conoscenze presenti a livello UE su schemi di Pagamento per i Servizi Ecosistemici in ambito forestale.
ForGEDI, un corso online su uguaglianza di genere, diversità e inclusione nel settore forestale
Un corso sviluppato nell'ambito della Task Force IUFRO per fornire ai partecipanti strumenti per promuovere l'uguaglianza di genere, la tutela della diversità e l'inclusione nel settore forestale.
Progetto FEASIBLE, Prospettive di circolarità per una filiera agro-forestale sostenibile
Bando per assunzione di due operai forestali presso l’Unione Montana Alta Val di Cecina
L’Unione Montana Alta Val di Cecina assume 2 operai forestali con la qualifica di “Operaio specializzato IV livello” – addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agr
DIGIMEDFOR - Proprietari forestali cercasi per attività sperimentali
Nell’ambito di DIGIMEDFOR, l’Associazione Foresta Modello delle Montagne Fiorentine ed il CNR-IBE sono alla ricerca di proprietari boschivi e aziende di utilizzazione per attività sperimentali
Sfalci e potature del verde urbano come sottoprodotti: serve chiarezza
Tavolo aperto a Roma sulla classificazione del verde urbano nella disciplina dei sottoprodotti
Save the date: La Dimostrazione Internazionale di Macchine e Attrezzature Forestali arriva in Calabria
Dopo dieci anni dall’ultima edizione, torna la Dimostrazione Internazionale di Macchine e Attrezzature Forestali, organizzata in Calabria dall’Unione Nazionale per l’Innovazione scientifica F
Crisi climatica e alberi: meglio fare arboricoltura da legno che "boschetti”!
Per prolungare la fissazione di CO2 oltre la vita delle piante queste devono avere un fusto idoneo ad essere trasformato in manufatti di lunga durata.
Tra ciliegi e social network
Nell'editoriale del numero 253 di Sherwood (2021) Luigi Torreggiani si interroga sul fatto che nell'acceso dibattito tra conservazione e utilizzazione c'è sempre un grande assente: la selvicoltura
Crisi climatica: perché NON pianteremo 100 miliardi di alberi in breve tempo
Perché NON pianteremo 100 miliardi di alberi in breve tempo valuta criticamente la possibilità di mitigare la crisi climatica con la piantagione di alberi nelle aree periurbane di tutto il Pianet
Verso un Manifesto condiviso per una Selvicoltura più vicina alla Natura
Raccolta commenti e sottoscrizioni al "Manifesto per una Selvicoltura più vicina alla Natura"
Perché la goccia ha infine scavato la roccia? Nuove riflessioni a seguito del dibattito sul “doppio vincolo” paesaggistico
Alcune considerazioni a seguito di un interessante commento apparso su Georgofili.info, a cura della Professoressa Nicoletta Ferrucci
Etica e gestione attiva delle foreste
L'editoriale del numero 224 di Sherwood (2017) si interrogava su quale dovesse essere l'etica di coloro che lavorano in bosco: guardare al proprio orticello, o all'umanità (al mondo) nel suo insie
Un “viaggio sentimentale” nei boschi italiani
Dicono che troverete più nei boschi che nei libri. E che gli alberi vi insegneranno cose che nessun maestro vi dirà. È vero! Ed è proprio questa la meraviglia del bosco.
La foglia di fico | Storie di alberi, donne e uomini
Pascale ci consegna un diario, un itinerario all’interno del suo “giardino botanico”, dove vengono raccontati i traguardi, ma anche i fallimenti e le debolezze di una vita intrecciata alle pi
Antennae - Se gli alberi potessero registrarci
Un podcast di RAI Play Sound che, in cinque puntate, prova a raccontare altrettante storie scritte a partire dall’immaginario Archivio Dendrosonico: per parlare del presente e del passato.
Dalla “questione forestale” alla legge Serpieri
Recensione del libro "Alle origini del diritto forestale italiano - Il dibattito dottrinale dal 1877 al 1923" di Federico Roggero.
La sostenibile leggerezza del legno
“La sostenibile leggerezza del legno”, una serie podcast promossa da Assolegno di FederlegnoArredo insieme a quattro aziende leader del settore: Friulsider, Marlegno, Rothoblaas e Xlam Dolomiti
Il suono del legno
Un video che ripercorre a ritroso il viaggio che ha per protagonista il legno di risonanza di un abete rosso trasformato in un clavicembalo artigianale di elevatissima qualità acustica.
Altre news
Nel 1982 in Giappone, l’allora direttore dell’Agenzia Forestale Giapponese, Tomohide Akiyama, conio il termine shinrin-yoku nel contesto di un progetto creato per incoraggiare la popolazione ad uscire nella natura e frequentare le foreste di proprietà pubblica per migliorare la propria salute. Shinrin, in giapponese, significa “foresta” e yoku, in questo specifico contesto, significa “fare un bagno”, termini che vennero successivamente tradotti dagli anglosassoni in forest bathing. Si tratta di un’esperienza codificata che prevede di trarre giovamento dallo stare immersi nell’atmosfera forestale tramite pratiche di sollecitazione dei cinque sensi per educare all’ascolto dei suoni del bosco, alla capacità di respirarne i profumi, alla sensibilità nello stabilire un contatto con le piante e con la terra. Numerosi esperimenti scientifici condotti in Giappone hanno dimostrato gli effetti benefici del forest bathing, che apporta benessere sia a livello mentale sia fisico e previene e attenua sintomi di malattie croniche e non trasmissibili, abbassando la concentrazione del cortisolo, la pressione sanguigna e il battito cardiaco, controllando l’attività del sistema nervoso simpatico e parasimpatico, stimolando la presenza delle proteine antitumorali e attivando il sistema immunitario (Van den Berg et al. 2010; Li 2010; Kobayashi e Miyazaki 2015; Song et al. 2016; Cho et al. 2017; Lee et al. 2018).
In Italia il forest bathing e approdato solo recentemente il primo sentiero, il Bosco del Sorriso, all’interno dell’Oasi Zegna in Piemonte e stato inaugurato nel 2015. Nel 2019 e sorto il Parco del Respiro, che si trova all’interno del bosco di Fai della Paganella in Trentino Alto-Adige. In entrambe le aree sono stati istituiti itinerari da percorrere liberamente e gratuitamente, all’interno del bosco, seguendo la cartellonistica e la segnaletica presenti. Sempre negli ultimi anni e sotto la spinta del crescente interesse verso attività di wellness e di contatto con la natura, si sono sviluppate altre attività riconducibili al benessere in foresta, come ad esempio i bagni kneipp (trattamenti di idroterapia in corsi d’acqua naturali), lo yoga in foresta (con meditazione e pratiche di respirazione) e la forest therapy (pratica simile al forest bathing che in più, rispetto a quest’ultima, può sostenere la riabilitazione da malattie mentali o fisiche).
Ciò, se ha contribuito al diffondersi delle pratiche, ha reso più complesso il quadro delle iniziative presenti sul territorio nazionale e ha messo in luce la necessita di conoscerne meglio le caratteristiche e i legami che esse hanno con le aree forestali che le ospitano. Nel presente lavoro, che deriva da una tesi di laurea in Scienze Forestali e Ambientali (Luchesa 2020) si e cercato di colmare questa carenza informativa, individuando le iniziative presenti, indagandone gli aspetti organizzativi/gestionali ed infine analizzando l’ambiente forestale in cui si collocano.
ULTIMI ARTICOLI e NOTIZIE
Grandi Foreste Regionali: 10 principi per guidare la gestione dei boschi italiani
Il 12 Aprile, presso il MASAF, si è tenuto un evento per parlare del futuro della gestione dei boschi italiani e del ruolo dei demani regionali
Il castagneto didattico innovativo e sperimentale di AUSF Firenze
All’Orsigna il castagneto didattico innovativo e sperimentale di Ausf Firenze
Crisi climatica: perché NON pianteremo 100 miliardi di alberi in breve tempo
Perché NON pianteremo 100 miliardi di alberi in breve tempo valuta criticamente la possibilità di mitigare la crisi climatica con la piantagione di alberi nelle aree periurbane di tutto il Pianet
È online SINFor: il primo Sistema Informativo Nazionale Forestale
SINFor: il primo Sistema Informativo Nazionale Forestale
Bretziella fagacearum. Tracheomicosi delle querce
La tracheomicosi è una importante malattia che colpisce l’apparato vascolare di molte specie del genere Quercus ed è causata da Bretziella fagacearum, un ascomicete molto difficile da controlla
LIFE ProForPES: un progetto per sviluppare i pagamenti per i servizi ecosistemici
LIFE ProForPES analizza e sviluppa le conoscenze presenti a livello UE su schemi di Pagamento per i Servizi Ecosistemici in ambito forestale.
ForGEDI, un corso online su uguaglianza di genere, diversità e inclusione nel settore forestale
Un corso sviluppato nell'ambito della Task Force IUFRO per fornire ai partecipanti strumenti per promuovere l'uguaglianza di genere, la tutela della diversità e l'inclusione nel settore forestale.
Progetto FEASIBLE, Prospettive di circolarità per una filiera agro-forestale sostenibile
Bando per assunzione di due operai forestali presso l’Unione Montana Alta Val di Cecina
L’Unione Montana Alta Val di Cecina assume 2 operai forestali con la qualifica di “Operaio specializzato IV livello” – addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agr
DIGIMEDFOR - Proprietari forestali cercasi per attività sperimentali
Nell’ambito di DIGIMEDFOR, l’Associazione Foresta Modello delle Montagne Fiorentine ed il CNR-IBE sono alla ricerca di proprietari boschivi e aziende di utilizzazione per attività sperimentali
Sfalci e potature del verde urbano come sottoprodotti: serve chiarezza
Tavolo aperto a Roma sulla classificazione del verde urbano nella disciplina dei sottoprodotti
Save the date: La Dimostrazione Internazionale di Macchine e Attrezzature Forestali arriva in Calabria
Dopo dieci anni dall’ultima edizione, torna la Dimostrazione Internazionale di Macchine e Attrezzature Forestali, organizzata in Calabria dall’Unione Nazionale per l’Innovazione scientifica F
Crisi climatica e alberi: meglio fare arboricoltura da legno che "boschetti”!
Per prolungare la fissazione di CO2 oltre la vita delle piante queste devono avere un fusto idoneo ad essere trasformato in manufatti di lunga durata.
Tra ciliegi e social network
Nell'editoriale del numero 253 di Sherwood (2021) Luigi Torreggiani si interroga sul fatto che nell'acceso dibattito tra conservazione e utilizzazione c'è sempre un grande assente: la selvicoltura
Crisi climatica: perché NON pianteremo 100 miliardi di alberi in breve tempo
Perché NON pianteremo 100 miliardi di alberi in breve tempo valuta criticamente la possibilità di mitigare la crisi climatica con la piantagione di alberi nelle aree periurbane di tutto il Pianet
Verso un Manifesto condiviso per una Selvicoltura più vicina alla Natura
Raccolta commenti e sottoscrizioni al "Manifesto per una Selvicoltura più vicina alla Natura"
Perché la goccia ha infine scavato la roccia? Nuove riflessioni a seguito del dibattito sul “doppio vincolo” paesaggistico
Alcune considerazioni a seguito di un interessante commento apparso su Georgofili.info, a cura della Professoressa Nicoletta Ferrucci
Etica e gestione attiva delle foreste
L'editoriale del numero 224 di Sherwood (2017) si interrogava su quale dovesse essere l'etica di coloro che lavorano in bosco: guardare al proprio orticello, o all'umanità (al mondo) nel suo insie
Un “viaggio sentimentale” nei boschi italiani
Dicono che troverete più nei boschi che nei libri. E che gli alberi vi insegneranno cose che nessun maestro vi dirà. È vero! Ed è proprio questa la meraviglia del bosco.
La foglia di fico | Storie di alberi, donne e uomini
Pascale ci consegna un diario, un itinerario all’interno del suo “giardino botanico”, dove vengono raccontati i traguardi, ma anche i fallimenti e le debolezze di una vita intrecciata alle pi
Antennae - Se gli alberi potessero registrarci
Un podcast di RAI Play Sound che, in cinque puntate, prova a raccontare altrettante storie scritte a partire dall’immaginario Archivio Dendrosonico: per parlare del presente e del passato.
Dalla “questione forestale” alla legge Serpieri
Recensione del libro "Alle origini del diritto forestale italiano - Il dibattito dottrinale dal 1877 al 1923" di Federico Roggero.
La sostenibile leggerezza del legno
“La sostenibile leggerezza del legno”, una serie podcast promossa da Assolegno di FederlegnoArredo insieme a quattro aziende leader del settore: Friulsider, Marlegno, Rothoblaas e Xlam Dolomiti
Il suono del legno
Un video che ripercorre a ritroso il viaggio che ha per protagonista il legno di risonanza di un abete rosso trasformato in un clavicembalo artigianale di elevatissima qualità acustica.