Addio al “doppio vincolo” paesaggistico sugli interventi selvicolturali
Approvato l'emendamento che toglie il doppio vincolo ai boschi che ricadono in aree di interesse...
Nel pomeriggio mercoledì 27 settembre 2023, con l'approvazione dell'emendamento al “Decreto Asset” presentato dal Senatore e Presidente della IX Commissione - Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare Luca De Carlo, è stato superato il problema del “doppio vincolo” paesaggistico, che negli ultimi anni ha creato numerosi aggravi burocratici alla gestione forestale.
Nel merito, l’emendamento di De Carlo ha proposto una piccola modifica normativa al Codice dei beni culturali e del paesaggio tanto semplice quanto risolutiva di una situazione che si trascina ormai da anni: all'articolo 149, comma 1, lettera c) del Codice - laddove la norma descrive le deroghe alla preventiva autorizzazione paesaggistica - si esplicita chiaramente che tali deroghe, che fino ad oggi valevano soltanto per i boschi vincolati dall’articolo 142 (Aree tutelate per legge), verranno estese anche ai boschi vincolati dall’articolo 136, ovvero quelli ubicati nelle aree considerate di “notevole interesse pubblico” e definite da decreti ministeriali specifici, le famose foreste sottoposte a "doppio vincolo" paesaggistico.
Sostanzialmente, le pratiche selvicolturali saranno considerate “tagli colturali” ai sensi di entrambi i vincoli paesaggistici (articolo 142 e articolo 136) e pertanto non necessiteranno più di alcuna autorizzazione paesaggistica; questo, ovviamente, purché gli interventi selvicolturali siano coerenti con tutte le normative vigenti e fatte salve eventuali previsioni dei piani paesaggistici vigenti.
Ci preme sottolineare che nessuna legge forestale viene “semplificata”, non c’è alcun tentativo di “deregulation”: si tratta semplicemente di superare una stortura normativa che ha rappresentato, nella pratica, solo un aggravio burocratico e non una reale azione di tutela paesaggistica. Il paesaggio è infatti esso stesso anche frutto delle attività agricole e selvicolturali che lo hanno plasmato e modellato nel tempo, portandolo a quella condizione che il Codice vuole tutelare.
Nessuna legge forestale viene “semplificata”, non c’è alcun tentativo di “deregulation”: si tratta semplicemente di superare una stortura normativa
Si tratta di un passaggio normativo davvero molto importante, per il quale negli scorsi mesi e anni si sono impegnate tante Istituzioni e anche rappresentanze del mondo forestale, come il CONAF e UNCEM. Togliere l’obbligo di autorizzazione paesaggistica dai boschi ricadenti in aree a doppio vincolo e considerare come “tagli colturali”, quindi esenti da autorizzazione, tutti gli interventi selvicolturali previsti ed autorizzati in base alla normativa in materia appare una scelta di buon senso, non solo per velocizzare le pratiche autorizzative, ma anche per sgravare le Sovrintendenze da migliaia di pratiche che intasavano inutilmente uffici non dotati di personale competente in materia.
“Con questo provvedimento”, spiega il Senatore De Carlo, “andiamo a superare un vecchio scoglio della normativa che, imponendo il vincolo paesaggistico ai boschi e superfici forestali che rientrano tra le bellezze naturali, comportano la necessità di un'autorizzazione paesaggistica che spesso richiede diversi mesi per essere rilasciata. Ora, grazie a questa estensione della deroga già esistente, si potrà operare senza autorizzazione paesaggistica in tutti i boschi per tutti gli interventi di ordinaria amministrazione, pur sempre nel rispetto delle normative vigenti e delle prescrizioni dei piani paesaggistici. Nessuno scempio ambientale, quindi, ma un grande aiuto alle imprese boschive che si vedono alleggerire di un importante carico burocratico e ai boschi stessi, che sono ecosistemi viventi e come tali devono essere costantemente curati e mantenuti. Con questa norma poi arricchiamo e potenziamo la filiera del legno Made in Italy, puntando in maniera decisa sulle produzioni nazionali senza dover più dipendere dalle importazioni da Europa e Cina”. Si attende ora solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Si potrà operare senza autorizzazione paesaggistica in tutti i boschi e per tutti gli interventi di ordinaria amministrazione, pur sempre nel rispetto delle normative vigenti
Ci auguriamo che nel circo della politica questa notizia non sia preda di una facile strumentalizzazione e che le associazioni ambientaliste non ne facciano una bandiera per iniziare, su questo tema, una battaglia antigovernativa. Lo ripetiamo: non c’è alcun tentativo di togliere tutele alle foreste e al nostro paesaggio. È stata solo superata un’evidente contraddizione normativa.
I boschi rimangono tutelati tanto quanto prima, semplicemente non occorrerà aspettare mesi e compilare inutili carte per vedersi approvato un intervento selvicolturale già sottoposto a leggi, regolamenti e spesso anche a vincoli ambientali specifici.
Su questo tema vi consigliamo un articolo di approfondimento, pubblicato congiuntamente alcuni mesi fa da Compagnia delle Foreste e SISEF:
Il deperimento della sughera in atto in Sardegna ha complesse conseguenze ecologiche ed economiche. Tra le cause Phytophthora cinnamomi, patogeno di diverse specie forestali.
Attivato presso l’Istituto Agrario di Feltre un corso ISTF per tecnici specializzati nelle utilizzazioni forestali in montagna. Scopriamo di più!
Il “silenzio del bosco”, condizione soggettiva di ascolto e attenzione contrapposto ad un ecologismo che spesso non tiene conto dei rapporti consolidati fra territori e residenti.
Il Gruppo di Selvicoltura di UNIPD condivide la propria esperienza sull’utilizzo di 2 app per smartphone gratuite per la raccolta di dati in campo.
Risultati, esperienze e considerazioni da parte di esperti italiani che evidenziano il grande potenziale per la salute umana che la terapia forestale possiede.
Utilizzo di grandi macchine in vari contesti forestali e geografici. I cantieri Vaia e bostrico hanno dimostrato il potenziale in produttività e sicurezza, quali sono gli impatti ambientali?
Un evento organizzato da Vaia S.r.l. con talk, incontri, scambi di idee con giovani innovatori del campo del benessere, cultura, scienza, alimentazione, connessione tra uomo e natura.
Nasce il Piccolo Dizionario di Gestione Forestale Sostenibile, realizzato da Fondazione AlberItalia ETS e Compagnia delle Foreste con il patrocinio di Accademia Italiana di Scienze Forestali e SISE
Sta arrivando la quarta edizione del Touch Trees Contest, l'evento per climbers, agronomi, forestali, giardinieri e appassionati del "mondo albero" organizzato ogni anno da Sinergia Verde.
È uscito Sherwood #272, numero di settembre-ottobre 2024, con un Dossier dedicato alle sfide e opportunità della meccanizzazione avanzata e un Focus su boschi e salute, con la terapia forestale.<
A pochi mesi dall’attuazione del regolamento EUDR si rendono disponibili le principali informazioni sui prossimi step utili a tutti gli operatori e le ditte coinvolte.
Un editoriale apparso sul sito di Mountain Wilderness Italia intitolato "Non ci sono più boscaioli ed è un problema per tutti" spinge a ulteriori riflessioni.
Il nuovo Manifesto di EUSTAFOR invita a riflettere sul ruolo di esempio dei demani forestali pubblici
L'umanizzazione edulcorante della natura fa davvero bene al rapporto tra esseri umani ed ecosistemi? Una riflessione a partire da un articolo del Guardian.
Per prolungare la fissazione di CO2 oltre la vita delle piante queste devono avere un fusto idoneo ad essere trasformato in manufatti di lunga durata.
Nell'editoriale del numero 253 di Sherwood (2021) Luigi Torreggiani si interroga sul fatto che nell'acceso dibattito tra conservazione e utilizzazione c'è sempre un grande assente: la selvicoltura
Perché NON pianteremo 100 miliardi di alberi in breve tempo valuta criticamente la possibilità di mitigare la crisi climatica con la piantagione di alberi nelle aree periurbane di tutto il Pianet
Recensione della serie televisiva "L'uomo dei boschi", una produzione francese con protagonista Simon Allix, un artista viaggiatore che applica il suo talento all’editoria e al cinema.
Recensione del podcast “Vicini e lontani” del Post, con Matteo Bordone si parla di specie alloctone che proliferano fuori dal loro territorio di origine.
Dicono che troverete più nei boschi che nei libri. E che gli alberi vi insegneranno cose che nessun maestro vi dirà. È vero! Ed è proprio questa la meraviglia del bosco.
Pascale ci consegna un diario, un itinerario all’interno del suo “giardino botanico”, dove vengono raccontati i traguardi, ma anche i fallimenti e le debolezze di una vita intrecciata alle pi
Un podcast di RAI Play Sound che, in cinque puntate, prova a raccontare altrettante storie scritte a partire dall’immaginario Archivio Dendrosonico: per parlare del presente e del passato.
Un video che ripercorre a ritroso il viaggio che ha per protagonista il legno di risonanza di un abete rosso trasformato in un clavicembalo artigianale di elevatissima qualità acustica.
Per installare questa Web App sul tuo iPhone/iPad premi l'icona. E poi Aggiungi alla schermata principale.