Questo articolo appartiene a una serie di contributi che Compagnia delle Foreste dedica ai progetti LIFE più significativi, con l’obiettivo di conservarne i risultati e renderli accessibili anche a distanza di molti anni. Dopo l’approfondimento sul pino nero (LIFE SelPiBio), è ora il turno del LIFE InBioWood.
Il sito web del progetto è rimasto online per 12 anni, ma oggi non è più sostenibile mantenerlo attivo senza un costoso aggiornamento. Scaduti da due anni gli impegni formali con l’Unione Europea, abbiamo scelto di non rinnovarlo e di proporre invece una rassegna dei materiali prodotti: manuali, rapporti specialistici, video e articoli, sia realizzati durante il progetto sia pubblicati successivamente (come nel caso di MORI 2025).
Prima di presentare questa ampia raccolta di risorse, è utile ripercorrere brevemente obiettivi e attività di campo del progetto: un inquadramento che aiuterà chi legge a orientarsi meglio tra i contenuti e a scegliere cosa consultare.
L’obiettivo principale del progetto è stato quello di mostrare come fosse possibile coniugare la produzione di legno con l’incremento della biodiversità. Per mostrarlo in maniera efficace, replicabile e in un contesto diffuso anche in altre parti d’Italia e d’Europa, si è scelta un’area povera di alberi e sottoposta da molti decenni ad agricoltura intensiva: le Valli Grandi Veronesi. Lo strumento adottato sono state le Piantagioni Policicliche, prevalentemente nella versione Potenzialmente Permanenti (Piantagioni 3P), sia a pieno campo che in filari. L’obiettivo generale è stato poi suddiviso in 4 sotto-obiettivi complementari:
Il progetto InBioWood, ha avuto una durata di 5 anni, e si è sviluppato tra giugno 2013 e giugno 2018. Ha prodotto un catalogo a cielo aperto con oltre 60 diverse soluzioni progettuali di piantagioni policicliche che è stato mostrato a tecnici e imprenditori agricoli.
A tal fine sono stati realizzati 25 ettari di piantagioni in pieno campo e 45 km di piantagioni in filare, collocati lungo i corsi d’acqua del Tartaro e del Tione, in prossimità della loro confluenza (guarda la mappa). In totale sono state messe a dimora 35.041 piante, di cui 15.405 in pieno campo e 19.636 in filari, appartenenti a 25 specie arboree e arbustive differenti (vedi la tabella completa). Gli impianti in filari, oltreché lungo le strade bianche che delimitano gli argini dei corsi d’acqua sono stati pensati per essere impiegati anche in sistemi di agroselvicoltura, integrando la produzione legnosa con le colture agricole.
Gli impianti del LIFE+ InBioWood, come tutti i policiclici, si caratterizzano per la presenza simultanea, e spazialmente mista, di due o più cicli produttivi di diversa durata (brevissimo, breve e/o medio-lungo), affiancati, se ritenuto necessario, da piante accessorie arboree e arbustive.
Questa impostazione rende gli impianti più simili a un bosco rispetto a quelli composti da una sola specie e un solo ciclo produttivo. Inoltre incrementano la biodiversità, migliorano la continuità ambientale e paesaggistica, così come la capacità di erogare servizi ecosistemici, senza rinunciare ad una produzione legnosa finanziariamente conveniente.
Il percorso di comunicazione del progetto InBioWood si apre e si chiude con due strumenti emblematici. All’inizio troviamo la brochure introduttiva, pensata per presentare in modo sintetico gli obiettivi del progetto e stimolare l’interesse dei principali portatori d’interesse.
Alla fine, il Layman’s Report, rivolto a un pubblico più ampio e non specialistico, racconta in chiave divulgativa i risultati raggiunti, dando così una chiusura chiara e accessibile all’intera esperienza.
Tra questi due estremi sono stati sviluppati numerosi altri strumenti di comunicazione, raccolti qui di seguito. Esplorarli tutti offre una visione completa del lavoro svolto e dei risultati ottenuti. Non di rado, i contenuti si intrecciano e si arricchiscono a vicenda, creando qualche inevitabile sovrapposizione: un segno della vitalità e della continua evoluzione del progetto.
Il nostro consiglio è di Scaricarli, leggerli e utilizzarli secondo i propri interessi e modalità di apprendimento. Per facilitarne la consultazione, li abbiamo raggruppati in alcune macrocategorie, così da rendere più immediata la scelta degli strumenti più utili e adatti alle proprie esigenze.
Descrive le regole fondamentali per progettare impianti policiclici potenzialmente permanenti (Piantagioni 3P).
Uno degli strumenti più innovativi sviluppati dal progetto è stata la webapp InBioWood, ancora oggi accessibile online.
Si tratta di un applicativo interattivo che permette di esplorare in maniera semplice e intuitiva le soluzioni progettuali delle piantagioni policicliche, con esempi pratici e schede di riferimento. A questo link c’è una sintetica spiegazione di come funziona la webapp (attenzione che le APP Andoir e I-tunes non sono o più attive!) che, dopo aver risposto a 6 domande propone automaticamente uno dei 116 progetti pre impostati di Piantagioni 3P, di cui 58 in pieno campo e 58 lineari.
Una parte importante della sezione “Media” è costituita dai 10 video per il riconoscimento delle specie arboree e arbustive, che adesso sono solo su YouTube, pensati come strumento didattico e divulgativo. Nel momento in cui scrivo questo articolo l’insieme di questi 10 video ha superato le 300.000 visualizzazioni.
Di seguito sono resi scaricabili articoli direttamente prodotti nell’ambito del LIFE+ InBioWood o collegati per tema o area geografica.
Boscaro M., 2021 - La struttura arborea del platano nelle piantagioni policicliche. Un utile elemento per ottimizzarne la progettazione. Sherwood - Foreste ed Alberi oggi n. 251
Boscaro M., 2021 - La produttività del platano in piantagioni policicliche. Tavole di cubatura e di pesata fresca. Sherwood - Foreste ed Alberi oggi n. 253
Buresti Lattes E., Mori P., 2009 - Impianti policiclici permanenti. L’Arboricoltura da Legno si avvicina al bosco. Sherwood - Foreste ed Alberi oggi n.150
Buresti Lattes E., Castro G:, Mori P., Zanuttini R., 2015 - Sfogliatura del pioppo. Confronto fra piante di "I-214" di dimensioni tradizionalie di grandi dimensioni. Sherwood - Foreste ed Alberi oggi n. 212
Castro G., Mori P., Zanuttini R., 2013 - Produttività di sfogliato e diametro dei fusti. Indagini preliminari sui cloni di pioppo "I-214" e "Neva". Sherwood - Foreste ed Alberi oggi n. 192
Londi G., Campedelli T., Cutini S., Mattioli F., Tellini Florenzano G., 2016 - Arboricoltura da legno e biodiversità - L’avifauna come indicatore del ruolo positivo delle piantagioni policicliche. Sherwood - Foreste ed Alberi oggi n.219
Mori P., 2014 - Arboricoltura e selvicoltura più vicine. Proceedings of the second international congress of silviculture - Firenze
Mori P., 2018 - Il platano nelle piantagioni da legno policicliche. Il caso di Villa Bartolomea (VR). Sherwood - Foreste ed Alberi oggi n.236
Mori P., 2018 - Progettare una Piantagione 3P - Calcolo speditivo delle piantine da acquistare. Tecniko & Pratiko n. 133 (supplemento di Sherwood - Foreste ed Alberi Oggi n. 234)
Mori P., 2025 - Indizi di arboricoltura da legno: si può guadagnare di più con l’‘I-214’? Sherwood - Foreste ed Alberi oggi n. 277
Mori P., Buresti Lattes E., 2017 - ‘I-214’ e Piantagioni Policicliche - Rapporti tra diametro del fusto, superficie assegnata e durata del ciclo produttivo. Sherwood - Foreste ed Alberi oggi n.229
Pasini A., Pividori M., 2014 - Richiesta del legname di pregio proveniente da impianti di arboricoltura da legno. Tecniko & Pratiko n. 108 (supplemento di Sherwood - Foreste ed Alberi Oggi n. 209)
Pasini A., Pividori M., 2015 - Le biomasse legnose a fini energetici provenienti da impianti di arboricoltura da legno. Tecniko & Pratiko n. 111 (supplemento di Sherwood - Foreste ed Alberi Oggi n. 212)
Il progetto InBioWood ha dimostrato come le piantagioni policicliche possano essere un modello produttivo ed ecologico innovativo: capaci di accelerare la crescita di specie a turno breve come il pioppo, diversificare le produzioni legnose, arricchire la biodiversità e generare preziosi servizi ecosistemici anche in contesti agricoli a coltivazione intensiva.
A distanza di oltre sette anni dalla sua conclusione, il patrimonio costruito da InBioWood - fatto di manuali, rapporti tecnici, materiali divulgativi, strumenti multimediali e applicazioni digitali - rimane un riferimento ancora attuale e di grande utilità per le comunità forestali e agricole.
Il successo di InBioWood è stato possibile grazie alla collaborazione di un partenariato articolato:
Crediamo fermamente che creare un dialogo costruttivo con i nostri lettori possa costruire una comunità di appassionati, permettere di approfondire i temi trattati e arricchire tutti. Per questo motivo abbiamo attivato la sezione “commenti”.
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