Elezioni 2022: poche foreste e legno nei programmi dei partiti

a cura della Redazione di Sherwood
Quelle fatte durante le elezioni politiche sono spesso “promesse da marinai”: non ci crede quasi nessuno, né tra chi le fa, né tra chi le ascolta. Per noi è tuttavia importante capire se, anche solo nel “cassetto dei desideri” dei vari contendenti, ci sia o meno attenzione alle foreste, al settore forestale e alla filiera-legno quali strumenti da sostenere con politiche attive per ottenere benefici ambientali e sociali diffusi. Cercare e analizzare i temi legati alle foreste e al legno all’interno dei programmi elettorali restituisce in pratica una sorta di “indicatore” utile a capire quanto il nostro settore, spesso lontano dal dibattito pubblico, sia riuscito negli ultimi anni ad entrarvi, seppur in punta di piedi, anche a seguito del Testo Unico forestale, dei suoi Decreti attuativi e della nuova Strategia Forestale Nazionale.
Per questo ci siamo messi alla ricerca di alcune parole chiave (foreste, boschi, legno, incendi, alberi, montagna) nei programmi elettorali presentati in vista delle elezioni del 25 settembre 2022, con l’intento di verificare se e come i vari partiti hanno affrontato i temi legati alla gestione delle foreste, alla filiera del legno e all’adeguamento delle politiche nazionali a favore delle aree montane.
In generale, possiamo dire che, forse anche a causa della condizione di estrema fretta per la stesura dei programmi in cui i partiti si sono trovati ad operare, i “nostri temi” sono trattati marginalmente, con poco dettaglio e scarsa enfasi. La maggior parte dei partiti si è limitata a citare alcuni problemi legati a questi argomenti, dedicandogli poco più di un paragrafo o due, piuttosto che proporre soluzioni, se non molto ampie e generiche. Se questa situazione fosse dettata dalla fretta ci sarebbe da chiedersi: c’era bisogno di aspettare le elezioni per analizzare i problemi e individuare le scelte prioritarie per quel 37,8% di territorio italiano coperto di foreste? Non sarebbe stato il caso di farsi trovare pronti, investendo tempo su questi temi ben prima dell’appuntamento elettorale?
Passiamo all’analisi dei programmi elettorali, iniziando dai partiti che a foreste, montagna e legno non hanno proprio pensato, neppure all’ultimo momento. Tristemente significativi sono i programmi del Movimento 5 Stelle, Forza Italia e +Europa, nei quali non si rileva alcun riferimento a foreste, alberi, boschi o montagna.
Fratelli d’Italia non dedica particolare spazio a foreste e legno ma è da segnalare un accenno al tema del verde urbano, proponendo la realizzazione di "cinture verdi" nell'intorno delle città, e la proposta di inasprimento delle pene per i piromani.
Unione Popolare propone invece di rendere il territorio nazionale per un terzo “Area Protetta” entro il 2030 e punta alla piantagione di almeno 1 miliardo di alberi all’anno, senza ovviamente affrontare le reali problematiche tecniche collegate a questa proposta ormai decisamente inflazionata.
Non tutti i partiti, però, hanno concesso così poco spazio alle foreste e alla montagna italiana.
Il Terzo Polo (Azione - Italia Viva - Calenda) parla sia di migliorare la gestione del verde urbano integrandola con la pianificazione territoriale, che di rilancio della fliera-legno. Tra le proposte quella di "investire 6,6 milioni di euro nelle regioni più ricche di patrimonio forestale per creare dei percorsi dedicati alla formazione in mestieri del legno".
Il Partito Democratico ha scelto di non inserire le tematiche forestali nel programma, in cui però si parla spesso di “aree interne”, ma di affrontarle nell’allegato “Agricoltura, allevamento e pesca”, nel quale viene accennato di valorizzare la filiera-legno attraverso lo strumento della certificazione forestale e di incrementare il contrasto al commercio illegale del legno. Interessanti altre tre proposte, anche se liquidate in poche parole: “favorire la partecipazione delle comunità ai progetti di valorizzazione dei boschi e delle foreste, l’accorpamento delle piccole proprietà fondiarie e promuovere gli accordi di foresta”.
Molta più attenzione è stata data a questi temi da Verdi e Sinistra Italiana e soprattutto della Lega, la quale dedica un’intera sezione del suo programma elettorale a “Politiche per le Aree Montane”.
Verdi e Sinistra Italiana hanno scelto di riprendere in gran parte il documento SISEF “Dieci priorità per le foreste italiane” redatto proprio in occasione delle Elezioni Politiche 2022. Nel programma si affrontano ad esempio i temi della pianificazione forestale e della certificazione, da implementare attraverso maggiori finanziamenti. Altro importante accenno è al ruolo della gestione forestale per prevenire o mitigare i danni causati da stress climatici e calamità naturali. È dato poi spazio al tema della riattivazione della filiera foresta-legno, al fine di diminuire la dipendenza dalle importazioni, e a quello della tracciabilità delle filiere a livello europeo per promuovere l’acquisto di soli prodotti a “deforestazione 0”. Nel programma si parla anche di ridiscutere la soppressione del Corpo Forestale dello Stato attraverso la creazione di un nuovo corpo tecnico, definito Servizio Ambientale e Forestale (SAP) “preposto alla tutela dell’ambiente, alla conservazione delle foreste, alla lotta agli incendi boschivi, alla protezione della fauna, alla difesa del suolo, al controllo, presidio e monitoraggio del territorio rurale (agro-forestale, montano, collinare e costiero) e alla prevenzione dei rischi naturali, con funzioni di polizia per il contrasto dei reati ambientali, pubblico soccorso e protezione civile”.
La Lega invece, pur riconoscendo l’utilità ambientale, paesaggistica e climatica delle foreste, sottolinea più di ogni altro partito la funzione economica e produttiva. Nel programma si parla infatti anche di biomasse a fini energetici e dei territori rurali come presidi da proteggere e conservare, anche tramite la filiera bosco-legno-energia, attraverso progetti che ne valorizzino la crescita economica. Particolare enfasi viene data al tema montano, per il quale sono in programma una notevole quantità di proposte, dall’aggiornamento della definizione di Comune Montano, per evitare confusioni burocratiche, alla valorizzazione dei prodotti non legnosi, passando per politiche fiscali vantaggiose per rilanciare il lavoro in queste aree svantaggiate. Talvolta l’enfasi sul rilancio economico del territorio montano va a scontrarsi con le politiche nazionali e soprattutto comunitarie per la tutela del paesaggio e dell’ambiente, in particolare nell’intenzione di rivedere la mappatura delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e dei Siti di Interesse Comunitario (SIC) per “evitare che la tutela dell’ambiente diventi il primo motore della desertificazione imprenditoriale montana”.
La situazione, dunque, non è totalmente disperata. Che vinca una coalizione o l’altra, qualche accenno a foreste, gestione forestale, filiera legno e montagna c’è; con finalità molto diverse, certo, ma c’è e in modo molto più marcato rispetto al passato.
Qualche passo in avanti è stato sicuramente mosso, ma è ancora molta la strada da fare. Sfugge ad esempio la ricerca del necessario equilibrio che vede le foreste sia come patrimonio ambientale, paesaggistico, comunitario, emotivo e sociale da tutelare, ma al tempo stesso come opportunità per ottenere risultati quantificabili nella transizione ecologica e nel rilancio economico del paese, in particolare delle aree interne.
Leggendo i programmi elettorali, insomma, si nota come i temi forestali non costituiscano una priorità nelle proposte dei partiti, che spesso li ignorano totalmente e, quando ne parlano, lo fanno in modo vago. Evidentemente, al momento, la maggior parte della nostra classe politica non vede nel territorio coperto da boschi, che occupa più di un terzo del Paese, una concreta opportunità o un luogo fertile di idee. Facciamocene una ragione, ma al tempo stesso impegniamoci in prima persona per cambiare questa tendenza: non basta lamentarsi, portare questi temi al centro del dibattito politico dipende anche da noi.
La Redazione ringrazia Nicola Mion per il contributo nell'analisi dei programmi elettorali e nella prima stesura dell'articolo.
Sul tema della presenza di legno e foreste nei programmi elettorali vi segnaliamo anche l'articolo pubblicato da Giornal di Bosco in cui, oltre ad indagare in dettaglio le proposte riguardanti il dissesto idrogeologico e l'eventuale copertura economica degli interventi, si cerca di attribuire un vero e proprio "voto" ai singoli programmi.
ULTIMI ARTICOLI e NOTIZIE
Il futuro dell’agroforestazione in Italia - Intervista podcast ad Alberto Mantino
Un sistema satellitare di “allerta precoce” per i boschi infestati da bostrico all'interno della Piattaforma del progetto NETFo.
Le foreste nel Regolamento UE Carbon Removal Certification: più problemi che soluzioni?
Principi, soluzioni e criticità del Regolamento Carbon Removal Certification, la proposta UE per la costituzione di uno schema europeo basato su standard omogenei e criteri di alta qualità.
Bilancio positivo dei controlli nei cantieri forestali
Un commento sui risultati dei controlli dei Carabinieri Forestali in provincia di Siena
European Tree Worker - Cosa è e come si sostiene l’esame
Certificazione per Tree Climber ETW, cosa è e come si sostiene l’esame per il suo ottenimento
Un sistema satellitare di “allerta precoce” per i boschi infestati da bostrico
Un sistema satellitare di “allerta precoce” per i boschi infestati da bostrico all'interno della Piattaforma del progetto NETFo.
Innovazione nei trattamenti selvicolturali: siamo pronti ad applicarla?
8 pratiche selvicolturali “innovative”; corredate da un articolo che con il supporto di esperti evidenzia i limiti per i quali queste innovazioni incontrano più spesso difficoltà che applicaz
EFI Biocities 2023 Winter School
90 anni di selvicoltura con il prof. Piussi
Due seminari di approfondimento con un ospite d’eccezione: il professor Piussi. Si parlerà di evoluzione della selvicoltura negli ultimi 90 anni e di rinnovazione della pecceta subalpina.
Riapertura iscrizioni per le ditte boschive della Sardegna all’Albo Regionale
È stata disposta la riapertura dei termini per la presentazione delle richieste di iscrizione all’albo delle imprese forestali della Regione Sardegna.
La prima scuola italiana di «Operatore alle prime lavorazioni del legno e imballaggi»
Al Cfp Enaip di Tesero è partita la prima scuola italiana di «Operatore alle prime lavorazioni del legno e imballaggi»
Nuovo prototipo di teleferica trifune Uniforest, la COBRA Z600-30
Uniforest sta ultimando il nuovo modello di teleferica con sistema trifune, la Cobra Z600-30
BOSTER, Oulx (TO) dal 28 al 30 giugno 2024
Annunciate le date della prossima edizione della fiera forestale BOSTER, la biennale dedicata alla selvicoltura e alle filiere del legno.
Al tecnico non far sapere... come funziona il cantiere!
Perché Stihl promuove la Gestione Forestale Sostenibile?
La motosega è solo uno strumento. Le conseguenze del suo impiego non dipendono da chi la produce, ma da come la usano le persone.
AIEL, la politica e la selvicoltura
Ci credereste che un maggior uso del legno e fini energetici, in futuro, potrebbe farci avere più legname di pregio? Non saranno molti a immaginarlo, poiché pare un controsenso, eppure il “Deca
Ambientalismo a due velocità
Tornano le proteste contro le utilizzazioni forestali, in particolare al governo a ceduo. Tutti i cedui sono fatti a “regola d’arte” e queste proteste sono fuori luogo? No, non è questo il p
ChatGPT alle prese con la Gestione Forestale Sostenibile
Qual'è l'opinione di ChatGPT sui temi forestali? Un botta e risposta decisamente serrato, per discutere l'intelligenza artificiale di taglio del bosco, di selvicoltura, di scienze forestali e legn
Cluster Foresta-legno italiano: primi passi verso una sfida da vincere
Il 16 dicembre 2022 è stata pubblicato nel sito web del MASAF la road map per dotare l’Italia di un Cluster Nazionale del legno. Un commento di Paolo Mori in vista dei prossimi passaggi istituzi
Un “viaggio sentimentale” nei boschi italiani
Dicono che troverete più nei boschi che nei libri. E che gli alberi vi insegneranno cose che nessun maestro vi dirà. È vero! Ed è proprio questa la meraviglia del bosco.
La foglia di fico | Storie di alberi, donne e uomini
Pascale ci consegna un diario, un itinerario all’interno del suo “giardino botanico”, dove vengono raccontati i traguardi, ma anche i fallimenti e le debolezze di una vita intrecciata alle pi
Antennae - Se gli alberi potessero registrarci
Un podcast di RAI Play Sound che, in cinque puntate, prova a raccontare altrettante storie scritte a partire dall’immaginario Archivio Dendrosonico: per parlare del presente e del passato.
Dalla “questione forestale” alla legge Serpieri
Recensione del libro "Alle origini del diritto forestale italiano - Il dibattito dottrinale dal 1877 al 1923" di Federico Roggero.
La sostenibile leggerezza del legno
“La sostenibile leggerezza del legno”, una serie podcast promossa da Assolegno di FederlegnoArredo insieme a quattro aziende leader del settore: Friulsider, Marlegno, Rothoblaas e Xlam Dolomiti
Il suono del legno
Un video che ripercorre a ritroso il viaggio che ha per protagonista il legno di risonanza di un abete rosso trasformato in un clavicembalo artigianale di elevatissima qualità acustica.