di Luigi Torreggiani
Un concetto composto da ben quattro parole indica di per sé una complessità intrinseca. “Comunità Energetiche Rinnovabili termiche”: quattro parole, quelle che formano il soggetto di questo Dossier, dotate ciascuna di un peso notevole.
Le comunità sono il centro del nostro vivere civile; l’energia è la base di ogni nostra attività; quella rinnovabile è l’imperativo della transizione ecologica necessaria per affrontare la crisi climatica; quella termica, utilizzata per riscaldarci, è infine un tipo di energia che, nonostante se ne parli meno, genera oggi numerose emissioni climalteranti da fonte fossile: per questo la sua sostituzione con fonti rinnovabili entra a pieno titolo negli obiettivi di decarbonizzazione.
Se il tema delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) elettriche è noto e già molto dibattuto da diversi anni nel nostro Paese (anche a seguito di normative specifiche a scala sia europea che nazionale), le CER termiche rappresentano un’idea relativamente nuova nel panorama nazionale. Si tratta di un’opportunità decisamente interessante per le aree interne del Paese, in particolare per quelle montane, dove alla maggior richiesta di calore corrisponde un’altrettanto ampia disponibilità di aree forestali, in aumento e spesso abbandonate.
Le opportunità socioeconomiche della filiera legno-energia, sia per gli attori che per i beneficiari finali del calore, sono note da tempo, così come sono ormai tante le buone pratiche riscontrabili nei territori. A non essere ancora stato approfondito a dovere è proprio il concetto di CER termica applicato a questo ambito produttivo. A farlo è stato un progetto Life chiamato “ConnectHeat” (Community engagement for clean heat), che ha lavorato negli scorsi anni proprio con l’obiettivo di migliorare e rafforzare le capacità dei governi locali di attivare iniziative di comunità innovative nel campo dell’energia, in particolare di quella termica. Sono stati coinvolti sette diversi Paesi europei: Belgio, Bulgaria, Croazia, Germania, Portogallo, Spagna e Italia.
Nel nostro Paese, l’Agenzia per l’Energia del Friuli Venezia Giulia (APE FVG), partner del progetto, si è focalizzata sullo studio delle CER termiche legate alle filiere locali del legno in territori a forte vocazione forestale.
Dalle riflessioni scaturite, anche a seguito di due webinar che Compagnia delle Foreste e Sherwood hanno co-organizzato insieme ad APE FVG (disponibili su Youtube nel canale dell’Agenzia), si è evinto che la presenza di una CER termica potrebbe ad esempio favorire, a monte, l’associazionismo tra proprietari forestali, anche nella prospettiva di un’auspicabile collaborazione tra pubblico e privato; per quanto riguarda l’installazione e la gestione dell’impianto, potrebbe anche spingere alcune imprese boschive particolarmente propense all’innovazione a crescere, proponendo non solo la fornitura del cippato, ma anche la vendita di calore all’interno della Comunità stessa; dal lato del consumo, invece, renderebbe i cittadini consapevoli del valore di una risorsa rinnovabile e locale, generando inoltre risparmio economico, ricadute sociali e benefici dati dalla manutenzione del territorio. Il tutto, se sviluppato basandosi sulla pianificazione e sulle certificazioni (coinvolgendo quindi i tecnici forestali), potrebbe essere svolto con efficienza e nella piena sostenibilità.
Per tutti questi motivi abbiamo colto l’occasione data dalla partecipazione italiana a ConnectHeat - non solo da parte di APE FVG, ma anche della Società di consulenza Ambiente Italia, beneficiario coordinatore del progetto - per portare sulle pagine di Sherwood questo tema e le principali considerazioni nate attorno ad esso. Si tratta di un tema ampio, denso e assai complesso, che meriterebbe molto più spazio di quello a disposizione. Ci auguriamo tuttavia che questo Dossier possa rappresentare un primo passo, l’inizio di una riflessione su un nuovo strumento, ancora tutto da definire anche a livello normativo (oggi in Italia sono normate solo le CER elettriche), che dalla carta possa essere presto trasferito ai territori, lungo il cammino della transizione energetica.
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