Bostrico: una nuova ordinanza stabilisce misure fitosanitarie comuni per il contenimento dell'infestazione

L'emergenza legata alla diffusione di Ips typographus (bostrico tipografo) sull’arco alpino, ma anche in diversi rimboschimenti appenninici, rappresenta un serio e diffuso problema gestionale, che non può certo essere risolto all'interno dei confini delle singole Region o Province Autonome.
Per questo, nell'ambito della sua attività di coordinamento centrale, lo scorso 12 giugno il Masaf ha emesso un'ordinanza per definire le misure fitosanitarie d’emergenza per tentare di contenere il più possibile le popolazioni del coleottero scolitide. L'ordinanza, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il giorno 27 luglio, prevede in particolare una collaborazione tra i Servizi fitosanitari regionali e le strutture regionali/provinciali di competenza per le attività di monitoraggio sulla presenza dello scolitide. Tali indagini, è scritto nell'ordinanza, devono in particolare essere mirate a ottenere dati sui livelli di presenza dell'organismo da utilizzare per la realizzazione di mappe di distribuzione georeferenziate. I Servizi fitosanitari regionali e le strutture regionali/provinciali competenti in materia di foreste sono tenuti ad acquisire i risultati delle indagini e a darne comunicazione al Servizio fitosanitario centrale entro il 30 aprile dell'anno successivo, in applicazione del "Piano nazionale di indagini" di cui all'art. 27 del decreto legislativo n. 19/2021.
I proprietari e gestori di foreste che rilevino la presenza di focolai di bostrico, è scritto inoltre nell'ordinanza, sono invitati a informare il Servizio fitosanitario o la struttura regionale/provinciale competente secondo le modalità da queste definite, dando indicazioni pertinenti relative alla sua distribuzione.
CONTENUTO PROMOZIONALE
I Servizi e le strutture regionali e/o provinciali, secondo l'ordinanza, sono tenuti a coordinarsi per attuare alcune misure fitosanitarie d'emergenza:
- catture con trappole a feromone: messa in atto di una rete di monitoraggio della popolazione dell'organismo specificato, al fine di rilevarne l'abbondanza e la fenologia;
- realizzazione attività di formazione e aggiornamento del personale direttamente coinvolto nelle attività di campo (monitoraggio, rilievo, taglio e lotta attiva), per il riconoscimento dei sintomi e la gestione dell'operatività;
- organizzazione di campagne informative al fine di sensibilizzare e informare gli operatori professionali, i cittadini e l'opinione pubblica circa la presenza dell'organismo e le azioni poste in essere per il suo contenimento.
Nell'ordinanza sono elencate inoltre altre misure da mettere in campo, in relazione ai diversi contesti territoriali e amministrativi nonché alle differenti situazioni locali:
- rimuovere, ove possibile, eventuali schianti di abete rosso da neve o da vento, al fine di evitare l'instaurarsi di nuovi focolai di infestazione. In alternativa, procedere alla scortecciatura e distruzione del materiale dove può potenzialmente pullulare il bostrico tipografo;
- sospensione delle utilizzazioni forestali ordinarie su piante sane nei patrimoni boschivi colpiti da bostrico, rinviando il prelievo ad avvenuta stabilizzazione della situazione fitosanitaria, dichiarata dal Servizio fitosanitario regionale/provinciale competente per territorio;
- evitare lo stoccaggio di legname fresco di abete rosso con corteccia in aree prossimali al bosco, al fine di non fornire all’organismo specificato idoneo substrato di proliferazione;
- rilascio programmato di piante secche morte in piedi per favorire lo sviluppo degli antagonisti naturali del bostrico;
- nel caso non fosse possibile scortecciare il legname fresco non infestato, provvedere ad una continua bagnatura delle cataste tramite aspersione o loro immersione in idonei bacini per evitare la colonizzazione da parte del bostrico tipografo.
- evitare tagli in aree di margine, che espongono le piante sane a possibili scottature o a condizioni di stress, fattori predisponenti per il perpetuarsi o il riavviarsi delle pullulazioni di bostrico.
L'ordinanza pone inoltre l'attenzione anche sulla ricerca scientifica, indicando alcuni ambiti in cui occorrerebbe approfondire l'attività di Istituti e Università e indica come le misure fitosanitarie d’emergenza eseguite in applicazione della stessa possono ricevere un contributo finanziario.
Importante sottolineare infine, come viene citato nell'ordinanza, l'esistenza delle "Linee guida bostrico tipografo (Ips typographus L.)", approvate nel 2022 dal Comitato fitosanitario nazionale ed adottate dal Servizio fitosanitario nazionale, che rappresentano ancora oggi un documento fondamentale per il coordinamento e la gestione dell'emergenza.
Questa ordinanza spinge Regioni e Province Autonome ad uno sforzo comune e coordinato, che è difficile nella realtà, viste le competenze in materia forestale delle singole amministrazioni, ma sempre più necessario di fronte alla conseguenze della crisi climatica, che non si ferma certo di fronte ai confini provinciali, regionali e neppure nazionali.
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