Foreste, Donne e Società: presentato a Ecomondo il Manifesto della Rete Donne Foreste
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di Silvia Bruschini
In occasione della presentazione del libro “Foreste e Società” ad Ecomondo, è stata ufficialmente proposta la Rete Donne Foreste e il suo Manifesto per la valorizzazione del ruolo femminile nel settore forestale.
L’evento “Foreste, Donne e Società”, tenutosi giovedì 7 novembre 2024 a Rimini, in occasione della Fiera Ecomondo, è stato organizzato e promosso da noi di Compagnia delle Foreste, da AIEL - Associazione Italiana Energie Agroforestali e da Confagricoltura, che lo ha ospitato nel proprio stand. Obiettivo dell’incontro è stato quello di parlare di gestione forestale sostenibile ma con una particolare attenzione al ruolo, ancora poco riconosciuto, delle donne nel settore forestale. L’obiettivo è stato portato avanti attraverso due momenti distinti: la presentazione del libro “Foreste e Società - Il piccolo dizionario di Gestione Forestale Sostenibile”, edito da Compagnia delle Foreste; e la presentazione del Manifesto della Rete Donne Foreste, durante la quale è stata lanciata anche qualche iniziativa per il futuro.
Il volume “Foresta e Società”, oggetto ad Ecomondo della sua 6° presentazione in meno di 2 mesi dalla pubblicazione, è stato protagonista ed occasione per una tavola rotonda, moderata dalla sottoscritta per conto di Compagnia delle Foreste, a cui hanno partecipato il curatore del libro, Marco Marchetti, e alcune delle autrici dei lemmi inseriti nel volume: Lorena Baglioni, Paola Gatto, Annalisa Paniz, Manuela Romagnoli e Alessandra Stefani.
Si è trattata di una presentazione sui generis, tutta (…o quasi!) al femminile, in un clima disteso e per certi aspetti informale, che ha permesso ai partecipanti non solo di approfondire i contenuti del libro, ma anche di raccontare esperienze personali.
Bella la testimonianza della dottoranda Lorena Baglioni (UNIPV), coautrice con il suo professore Carlo Urbinati del lemma “Limite superiore del bosco”, che ha dichiarato che per adesso il suo obiettivo è di portare avanti e concludere la ricerca di dottorato, sperando poi di poter accedere alla carriera che al momento penserà più opportuna. Un percorso sicuramente più avanzato è quello condiviso dalla professoressa Paola Gatto (UNIPD), autrice del lemma “Pagamento per i servizi ecosistemici (PES)”, che ha tracciato i momenti di contatto dell’evoluzione del concetto di PES con la propria carriera accademica e, in riferimento alla situazione in Italia, ha ricordato che ancora c’è tanto lavoro da svolgere. Ad analoga conclusione è giunta anche la professoressa Emanuela Romagnoli (UNITUS) per il concetto di “uso a cascata del legno” emerso dalla definizione del lemma “Legno, Legna e Legname” di cui è stata autrice. Come ci ha spiegato Manuela l’uso a cascata, benché non sia una prassi né nuova né innovativa, ancora in Italia non è efficacemente applicato in modo diffuso ed è per questo che ancora c’è da lavorare. Quale autrice del lemma “Bioenergie e foreste”, la dottoressa Annalisa Paniz (AIEL) ci ha ricordato l’importanza delle biomasse legnose nell’ambito del riscaldamento residenziale in Italia e la necessità di considerarle come una soluzione imprescindibile per la transizione energetica nazionale. Annalisa ha terminato il suo intervento lanciando una battuta sulla neocostituita Rete Donne Foreste che può sicuramente definirsi una “comunità molto energetica”!
Ha concluso la tavola rotonda la dottoressa Alessandra Stefani (Italia Foresta Legno) che parlando della “Strategia Forestale Nazionale” (uno dei tre lemmi da essa definiti) ha evidenziato tra i risultati più importanti, e di cui va più orgogliosa, la “concretezza” del documento. Ha definito infatti la Strategia uno strumento concreto di programmazione, dotato di obiettivi specifici, indicatori, tempistica e finanziamenti, uno strumento fino a quel momento mancante nel nostro Paese ma fondamentale per lo sviluppo del settore forestale.
Le è stato inoltre chiesto di parlare della propria esperienza professionale e di valutare se nella sua carriera, l’essere donna fosse stato più un limite o un vantaggio. Alessandra ha risposto che “il suo limite è stato contemporaneamente la sua forza” ed ha condiviso che sin dalla scelta di studiare Scienze Forestali, per superare le difficoltà ed essere credibile per chi non la reputava idonea o all’altezza, ha sempre creduto che gli strumenti utili fossero: studio, impegno e competenza. Atteggiamento che ha ritenuto valido e quindi mantenuto anche nel contesto lavorativo: nel Corpo forestale dello Stato prima e nella DIFOR poi.
Alessandra e le altre autrici che hanno arricchito il dizionario con le loro competenze, durante la tavola rotonda condividendo i propri percorsi e le proprie esperienze, hanno testimoniato la ricchezza e la professionalità che le donne possono portare in questo contesto lavorativo, evidenziando le sfide ma anche le opportunità per le donne che operano nel settore forestale.
Questi temi sono stati la naturale introduzione al momento successivo dell’evento in cui Annalisa Paniz, (AIEL) e Silvia Piconcelli (Confagricoltura), hanno presentato il Manifesto della neocostituita Rete Donne Foreste.
Si tratta di un documento che testimonia l’impegno di donne che, in diversi ambiti, afferiscono al settore forestale e che si sono riunite nella Rete con l’obiettivo di liberare l’energia delle donne per superare la diffidenza di genere.
Il documento si articola in tre parti, ispirate alle componenti fondamentali degli alberi: le radici, il tronco e la chioma. Le radici rappresentano la volontà di andare oltre l’immagine storica del settore forestale, tradizionalmente maschile, per arricchirne la crescita, l’innovazione e lo sviluppo, valorizzando qualità e professionalità anche femminili. Il tronco simboleggia la necessità di assicurare oggi il giusto equilibrio della partecipazione femminile nei consessi istituzionali, accademici, professionali, pubblici o privati a tema forestale. La chioma, infine, rappresenta l’impegno a garantire alle giovani donne che si affacciano al mondo del lavoro la stessa facilità di accesso dei colleghi maschi alle professioni forestali a tutti i livelli, da quelli manageriali a quelli tecnici e operativi.
“L’obiettivo del Manifesto che abbiamo presentato quest’oggi è avviare un percorso di sensibilizzazione e promozione affinché il numero di donne nel settore forestale possa crescere, portando un importante contributo in termini di professionalità, competenza, passione - affermano Annalisa e Silvia - . Superare la diffidenza di genere è fondamentale per arricchire il settore con nuove idee e prospettive, contribuendo allo sviluppo sostenibile delle nostre foreste e, di conseguenza, della società intera”.
L’evento ha visto una significativa partecipazione di pubblico, confermando l’interesse crescente verso temi come la sostenibilità ambientale e la parità di genere.
Un primo passo che ora AIEL, Compagnia delle Foreste e Confagricoltura intendono proseguire, con l’obiettivo di promuovere iniziative che favoriscano la parità di genere e la tutela dell’ambiente, consapevoli che solo attraverso la collaborazione e l’inclusione si possano affrontare con successo le sfide del futuro.
Adesso il primo obiettivo della Rete Donne e Foreste sarà quello di diffondere il Manifesto e allargare il più possibile la sottoscrizione personale attraverso il form già attivo al seguente link.
È per questo che chiediamo a tutte e tutti di leggere, sottoscrivere e divulgare quanto scritto nel Manifesto coinvolgendo colleghe e colleghi dell’ambito forestale che credete possano essere sensibili al tema (ma anche e soprattutto quelli che ancora lo sono poco!), dai più giovani ai più “maturi”, dai profili più operativi a quelli più intellettuali.
È stato lanciato anche un hashtag #retedonneforeste da utilizzare nei social ogni qualvolta un post parli del lavoro di donne in ambito forestale, un modo anche per testimoniare il proprio sostegno all’iniziativa. Nel prossimo futuro verrà organizzata una modalità di sottoscrizione del Manifesto anche da parte di istituzioni.
Si tratta di piccoli passi, ma attuabili. Concretezza e fattibilità: questo è lo spirito su cui hanno puntato le “ragazze” che sono venute ad Ecomondo per partecipare alla presentazione del Manifesto, per dare consistenza ad un sentire comune e per condividere esperienze che potranno essere utili anche alle colleghe forestali del futuro.
Concludo ricordando che il Manifesto è aperto alla sottoscrizione di tutti e tutte e per le “donne forestali” che volessero essere tenute informate sulle prossime attività ed iniziative potete scrivermi () per essere inserite in una mailing-list informativa.
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