fbpx

Pillole forestali

Pillole forestali dall’Italia #53 - Compensazioni, regolamenti e battaglie politiche (e altre notizie di febbraio)

Pillole forestali dall'Italia puntata 53

Ciao a tutte e a tutti e benvenuti all'edizione numero 53 di “Pillole forestali dall’Italia”, l’appuntamento quindicinale che vi descrive e commenta 5 tra le principali notizie su foreste e legno in Italia selezionate dalla redazione di Sherwood, sia in forma scritta che come podcast.

Questa rubrica è sponsorizzata da PEFC Italia e FSC®Italiache ringraziamo per consentire la diffusione gratuita dell'informazione forestale.

Preferisci ascoltare o leggere?

Ecco la versione PODCAST (la trovi anche su tutte le piattaforme come Spreaker e Spotify):

Qui invece le notizie da LEGGERE:

ETTARI DI SOSTENIBILITÀ

pillole 53 1

Iniziamo da una notizia che arriva da un nostro lettore/ascoltatore: Marco Allocco, libero professionista forestale, che ha sfruttato un’opportunità aperta a tutte e tutti voi, ovvero quella di contribuire a costruire assieme questa rubrica quindicinale inviandoci notizie su foreste e legno (potete farlo scrivendo a ).

Ci spiega Marco che con il 2025 si è aperta la nuova stagione della normativa CSRD (Corporate Social Responsibility Directive). Con la direttiva UE 2022/2464 (recepita con D.Lgs 125/2024) alcune aziende saranno obbligate alla redazione di un bilancio di sostenibilità secondo i principi ESRS (European Sustainability Reporting Standards). Si tratta di imprese che ricadono in almeno due dei seguenti requisiti: avere più di 250 dipendenti, un fatturato maggiore di 20 milioni di euro di fatturato e/o più di 40 milioni di euro di ricavi netti. L’entrata in vigore di questa normativa farà sì che l’attuale domanda di compensazione degli impatti continuerà ad aumentare. Secondo Allocco occorre quindi trovare un sistema che consenta il dialogo tra chi detiene capitale naturale in grado di generare crediti ambientali e chi ha necessità di risarcire il proprio debito con l’ambiente. Debito che, come sostiene correttamente il professionista, non sempre e non solo è declinabile in tonnellate di carbonio equivalenti.

Ecco che allora ci viene presentata un’idea interessante: l’ettaro di sostenibilità (haS). Si tratta di un credito ambientale che permette di valutare e rafforzare l’erogazione di servizi ecosistemici, riconoscendo a chi lavora nella buona gestione del territorio un ruolo centrale per la collettività.

In pratica, l’ettaro di sostenibilità è una nuova unità di misura del “credito ambientale” generato dalla buona gestione del territorio, il cui punteggio si basa su indicatori gestionali, oltre che biofisici, legati all’ erogazione dei servizi ecosistemici. I servizi ecosistemici valutati sono abbinati a uno dei 17 SDG (Sustainable Development Goal, UN), utili alle aziende per comunicare efficacemente il proprio impegno ambientale. Il disciplinare è stato sviluppato da un gruppo di esperti di SEAcoop STP e del CNR-IRET per la Cooperativa di Comunità “L’Ecosistema di Castell’Azzara”, in provincia di Grosseto, coinvolta anche in un Accordo di Foresta.

In pratica, ogni ambito gestionale omogeneo di un’area d’intervento può raggiungere un punteggio massimo 100 punti. A ciascun ettaro fisico ricadente nell’ambito omogeneo, viene abbinato un ettaro virtuale - l’ettaro di sostenibilità - con il suo punteggio e un codice blockchain uniriferito, per garantire il monitoraggio dei progressi da parte dei soggetti finanziatori e l’unicità del loro investimento. Le rilevazioni necessarie per poter elaborare il punteggio sono le stesse dei protocolli PEFC e FSC, quindi compatibili con entrambi gli schemi di certificazione. Per finanziare un haS occorrono 1.500 €, frazionabili, da reinvestire ogni 5 anni (la stessa cadenza delle certificazioni). Al soggetto gestore sarà sempre riconosciuto lo stesso prezzo, il punteggio del singolo ettaro determinerà invece la remunerazione per il proprietario del terreno. Maggiore sarà il punteggio, minori saranno gli interventi di miglioramento che il gestore dovrà fare, maggiore sarà la resa per il proprietario del terreno. Nel tempo, migliorando le condizioni delle aree gestite, migliorerà il punteggio e di conseguenza il riconoscimento economico.

“L’ettaro di sostenibilità”, ci scrive Marco Allocco, “si presenta quindi come uno strumento che allinea gli interessi dei gestori del territorio con quelli delle aziende che intendono ridurre il proprio impatto. I primi ricevono le finanze necessarie per completare tutti gli interventi previsti dai piani di gestione sostenibile che adottano; i secondi, supportando tangibilmente un territorio e una comunità specifiche, possono comunicare efficacemente - e nel rispettivo della normativa - il proprio impegno verso gli obiettivi di neutralità climatica”.

Insomma, un approccio decisamente interessante, da scoprire e approfondire, che dal grossetano, chissà, potrà diffondersi in altre aree d’Italia.

Per eventuali informazioni: dott. for. Marco Allocco -

Image

MICROSOFT E FORESTE LOMBARDE

pillole_53_2

Rimaniamo in tema di grandi aziende che finanziano interventi di buona gestione del territorio; un tema che, evidentemente, rappresenterà sempre più una realtà di cui sarà strategico occuparsi.

Ci ha colpiti una notizia proveniente dalla Lombardia, da ERSAF - l’Agenzia regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste - che ha annunciato un accordo pilota unico a livello nazionale, della durata di cinque anni, con una delle più importanti multinazionali del settore informatico, la Microsoft; azienda che ha la necessità di compensare ecologicamente l’impatto ambientale dei nuovi data center che sta costruendo nei comuni di Settala e Settimo Milanese, in provincia di Milano, oltre che a Bornasco in provincia di Pavia.

La finalità della convenzione mira a realizzare interventi di rinaturalizzazione, gestione e manutenzione forestale, che ERSAF si impegna a pianificare, progettare ed eseguire in stretta collaborazione con il colosso tecnologico statunitense.

La nota diffusa da ERSAF è molto scarna, nonostante la notizia sia decisamente curiosa e importante. All’interno della stessa il Direttore generale dell’Ente, Mauro Fasano, sottolinea come l’accordo sia un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, che potrà contribuire a valorizzare il patrimonio naturale lombardo tutelando il benessere delle comunità locali.

Insomma, quello delle compensazioni sembra davvero essere sempre più un tema degno di nota ed è interessante come, dopo anni in cui si è parlato quasi soltanto di piantagioni di alberi, finalmente si stia allargando l’orizzonte anche ad interventi di manutenzione e gestione del territorio in senso ben più ampio.

 

Cambiando argomento ma rimanendo in ambito di ERSAF e Regione Lombardia, vi segnaliamo anche che, negli scorsi giorni, è stato presentato alla Commissione Agricoltura della Regione il “Rapporto sullo stato delle Foreste in Lombardia” arrivato, pensate, alla diciassettesima edizione. La Lombardia è indubbiamente una delle Regioni d’Italia, se non la Regione d’Italia, che più ha investito con continuità in questo strumento di comunicazione e monitoraggio trasparente sulle foreste e il settore forestale: complimenti!

 

Per approfondire: 

Image

EUDR TRA PROBLEMI E OPPORTUNITÀ

Aggiornamento sul Regolamento EUDR, un tema di cui abbiamo spesso parlato all’interno delle Pillole; l’ultima volta nell’edizione numero 45, per annunciare la proroga dell’entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo sui prodotti a “zero deforestazione”.   

Dai profili social del Cluster Nazionale Italia Foresta Legno apprendiamo che la scorsa settimana, a Roma presso il Masaf, si è tenuto un importante evento a porte chiuse tra i rappresentanti della politica, delle imprese e le principali Accademie e società scientifiche del settore sull'applicazione della nuova normativa. 

Importante, come lo descrive il Cluster, è stato il discorso di apertura del Ministro Lollobrigida, che ha assicurato la più ampia disponibilità del Ministero a concordare con gli stakeholders iniziative condivise per garantire l'attuazione del regolamento per la protezione delle foreste nel mondo ma anche la sostenibilità degli adempimenti per le imprese italiane. I relatori che si sono alternati, tra cui il nuovo direttore della Direzione foreste del Masaf Emilio Gatto, hanno dibattuto sui temi più problematici e su alcune soluzioni per superarli, per semplificare gli oneri burocratici definiti ancora da molti, ad oggi, come insostenibili.

Su questo tema segnaliamo un recentissimo e interessante articolo di Davide Pettenella, Presidente onorario del Cluster Nazionale, che sul sito di Sherwood ha delineato lo stato attuale della discussione in sede europea e internazionale proprio attorno all’EUDR.

Pettenella, come sempre, ci invita a riflettere in prospettiva, traguardando oltre le attuali e indubbie difficoltà e anche i “mal di pancia” delle aziende coinvolte nel nuovo Regolamento.

“L’applicazione dell’EUDR certamente non è priva di problemi, soprattutto per i piccoli operatori”, sottolinea Pettenella nelle conclusioni dell’articolo, “ma l’Italia è in posizione favorevole per affrontarli e risolverli. Abbiamo istituzioni pubbliche e imprese, anche di piccole dimensioni, con competenze, esperienza e capacità operativa nel settore. Soprattutto abbiamo una volontà politica (che può essere facilmente trasferita alle autorità di controllo) che è ben cosciente della necessità di non infierire nelle funzioni sanzionatorie, mentre è in grado di supportare un atteggiamento di collaborazione con le imprese nella fase di avvio dell’attuazione del Regolamento, dando concretezza all’idea di un “Sistema Paese” che coopera per promuovere una economia su basi responsabili”.

 “Vittimismo, commiserazione e atteggiamenti oppositori non aiutano il Made in Italy, chiosa Pettenella spronando imprese e politica, è un bene per il Paese, e non solo per le sue imprese, trasformare l’EUDR da problema a opportunità”.

 

Per approfondire:

POLITICI-GENERALI IN FORESTA

Alcuni giorni fa è arrivata in redazione un’ANSA che ci ha colti completamente impreparati: il Generale Vannacci - proprio lui, il noto neo-politico dalle posizioni a dir poco "sopra le righe" che in quota Lega è stato eletto al Parlamento europeo - è uscito con una dichiarazione riguardante le foreste.

“La proposta della Commissione europea sulle foreste è un'interferenza nelle scelte dei singoli Paesi, imponendo nuove regole inutilmente complicate”, ha dichiarato Vannacci, “La gestione delle foreste dovrebbe rimanere una responsabilità degli Stati Membri. Per questo ho chiesto che il testo venga respinto o riscritto”.

Ma di cosa sta parlando Vannacci? Dalla sua dichiarazione manca proprio il soggetto! A quale proposta della Commissione si riferisce?

Indagando abbiamo ricostruito la storia. Vannacci, infatti, è al momento un “Membro sostituto” della Commissione per l'ambiente, il clima e la sicurezza alimentare del Parlamento Europeo in cui, dal novembre 2023, si sta discutendo della proposta della Commissione Europea per un monitoraggio congiunto, di qualità e standardizzato sulle foreste.

La proposta iniziale della Commissione, pur caratterizzata da ottime intenzioni condivise in generale dagli Stati membri, è stata criticata dagli stessi in quanto caratterizzata da un approccio “top-down”. Si chiedeva sostanzialmente ai singoli Paesi di mondificare profondamente modalità di monitoraggio forestale già esistenti e strutturate per costruire un nuovo sistema unico europeo, peraltro senza risorse aggiuntive. Dopo mesi di stallo politico, l’attuale Presidenza polacca ha rilanciato la proposta, ma percorrendo una via di compromesso che valorizzi ciò che già esiste (ad esempio gli Inventari forestali nazionali) cercando di armonizzare i risultati all’interno di indicatori comuni e promuovendo altresì le opportunità di monitoraggio comune da satellite a scala europea. Un approccio, insomma, “bottom-up”, diametralmente opposto rispetto a quello iniziale, che sembra piacere molto di più a Parlamento e Consiglio.

Nei prossimi mesi occorrerà però capire come si porrà la Commissione rispetto a questa nuova proposta: l’azione pubblica di alcuni politici, come Vannacci, è probabilmente volta a fare pressione in questo senso.

Quindi, se anche voi siete incappati nelle parole del Generale, non preoccupatevi. Non c’è nessun tentativo, da parte della Commissione, di togliere le prerogative sulla gestione forestale agli Stati membri. La proposta parla di monitoraggio ed è indubbiamente positiva, resta però da capire come trasformarla in realtà nel modo più pragmatico e condiviso da tutti gli attori in gioco.

 

Per approfondire:

UN PODCAST DEDICATO AL LEGNO IN EDILIZIA

E concludiamo come sempre con un consiglio di lettura, ascolto o visione.

In queste pillole parliamo di ascolto, quindi di un podcast, promosso da un progetto Life di cui abbiamo già parlato nell’edizione numero 47. Si tratta del progetto Life Be-Wooden, che promuove, attraverso l’approccio NEB - New European Bauhaus, l’edilizia in legno.

Il podcast, come lo descrive il progetto, è un approfondimento, in otto episodi, sulla sostenibilità, il comfort e l’evoluzione del ben costruire in legno. Un racconto a puntate che parla di edilizia in legno e innovazione tecnologica, versatilità nella progettazione, ciclo di vita delle costruzioni in legno e qualità estetiche del materiale.

pillole_53_5

A raccontare proprietà e vantaggi della materia prima legno sono otto esperte ed esperti, uno per puntata: Claudio Feltrin, Claudio Giust, Alessandra Stefani, Guido Callegari, Luigi Iavarone, Alessandro Trevisani, Fabio Renzi e Lavinia Sartori.

Ad un approccio narrativo, questo podcast predilige un taglio tecnico-informativo, che comunque è molto godibile e soprattutto interessante per tutti coloro che, come molti di voi immaginiamo, sono interessati a conoscere meglio uno dei settori della filiera-legno più promettenti e interessanti per il presente e il futuro.

 

Ascolta il podcast:

Per questa edizione di Pillole forestali dall'Italia è tutto!

Prima di chiudere vi ricordiamo che alle quindicinali "Pillole forestali dall'Italia" si sono da poco affiancate le "Pillole forestali dal mondo", realizzate a cadenza mensile dal Direttore Paolo MoriCome per le Pillole forestali dall'Italia, anche quelle dal mondo sono gratuite e si possono sia leggere che ascoltare in versione podcast. Vi consigliamo di seguire entrambe queste rubriche!

Vi ricordiamo infine che anche voi potete contribuire a questa rubrica, inviando notizie di attualità su foreste e legno all'indirizzo:  

Alla prossima edizione! 

Lascia un commento

Crediamo fermamente che creare un dialogo costruttivo con i nostri lettori possa costruire una comunità di appassionati, permettere di approfondire i temi trattati e arricchire tutti. Per questo motivo abbiamo attivato la sezione “commenti”.
Commentare un articolo è un'opportunità per partecipare alla conversazione pubblica e condividere le proprie opinioni. Partecipa anche tu alla discussione!

I commenti saranno moderati dalla redazione per assicurare che siano pertinenti, rispettosi e in linea con le nostre linee guida.

Image

Compagnia delle Foreste logo91x70px

La nostra sede
Compagnia delle Foreste Srl
Via Pietro Aretino n. 8
52100 Arezzo (IT)

Contatti telefonici e fax
Tel. (2 linee): 0575.323504 / 0575.370846
Fax: 0575.370846

E-mail

Pec:

P. Iva e CF: IT01726650516
Codice Univoco: M5UXCR1

Seguici su

Publish modules to the "offcanvas" position.

× Progressive Web App | Add to Homescreen

Per installare questa Web App sul tuo iPhone/iPad premi l'icona. Progressive Web App | Share Button E poi Aggiungi alla schermata principale.

× Installa l'app Web
Mobile Phone
Offline: nessuna connessione Internet