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"Gli adolescenti stanno perdendo il contatto con il bosco: abbiamo provato a ricrearlo". L'educazione alla gestione forestale al centro di un progetto Erasmus

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"Gli adolescenti stanno perdendo il contatto con il bosco: abbiamo provato a ricrearlo". L'educazione alla gestione forestale al centro di un progetto Erasmus
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Closer to Nature è un Progetto Erasmus+ promosso dall’Associazione KRAP (KRAP ASD) per coinvolgere e sensibilizzare ragazze e ragazzi, appartenenti ad una fascia anagrafica compresa tra i 10 e 20 anni, sul ruolo multifunzionale delle foreste e sui benefici che esse hanno sulla vita quotidiana di ciascuno di noi. Una sfida a tutti gli effetti dal momento che il progetto non ha voluto sorvolare sulla complessità che inevitabilmente si introduce quando si parla di servizi ecosistemici: durante il progetto sono stati trattati i temi della selvicoltura, degli usi tradizionali del bosco, della produzione legnosa, della conservazione della biodiversità, della prevenzione da eventi catastrofici e del ruolo degli ecosistemi forestali nel ciclo dell’acqua e per la mitigazione del clima. I temi sono stati affrontati seguendo un approccio laterale ed esposto al confronto, al fine di trasmettere un nuovo modo di vedere le foreste, non tanto attraverso la promozione idee standardizzate, ma invitando a ragionare sui molteplici benefici che ricaviamo dalle foreste e che non sempre siamo in grado di vedere, per conoscenza o anche solo per abitudine. Il Progetto, infatti, tra gli obiettivi ha avuto anche quello di implementare la consapevolezza del nostro legame con le foreste alla luce dei forti cambiamenti socio-culturali che stanno permeando i più giovani, facilmente abituati a condurre una vita distante, non solo fisicamente, dalla quotidianità e dalle implicazioni del rapporto con l’ambiente naturale.

Insieme all’Associazione Krap, hanno partecipato come partner del progetto l’Innovative Education Center (Austria), l’Associazione Scout Romania, il Mountaineering Club TARA (Serbia) e Compagnia delle Foreste che si è occupata delle attività di formazione per gli insegnanti/educatori relativamente ai temi forestali.

Il progetto ha coinvolto complessivamente oltre 500 giovani in 4 diverse nazioni (Austria, Italia, Romania e Serbia) attraverso iniziative svoltesi distintamente in aula e in bosco, tra ottobre 2024 e aprile 2025.

Per un coinvolgimento efficace, sono stati prodotti strumenti su misura basati sul background educativo e culturale dei ragazzi coinvolti grazie alla collaborazione tra specialisti della comunicazione, insegnanti ed eco-artisti. Sono stati realizzati programmi e presentazioni interattivi rivolti a studenti migranti, esercizi collaborativi di gruppo e attività di sviluppo critico riguardo i servizi ecosistemici svolte direttamente in bosco. Parte del materiale è già scaricabile gratuitamente a questo link.

 

Parola ai coordinatori del progetto

Abbiamo posto alcune domande a Valentino di Lauro e Francesco Adriani, coordinatori del Progetto e appartenenti a KRAP ASD, che abbiamo avuto il piacere di conoscere durante gli eventi di formazione e che hanno condotto numerose attività di educazione e divulgazione presso il comune di Schio, oltre ad aver partecipato all’evento conclusivo con tutti i partner in Serbia.

Cos’è che vi ha spinto a realizzare un progetto di educazione per adolescenti sul tema delle foreste, affrontando anche temi molto delicati e complessi come il dissesto idrogeologico, la selvicoltura, gli incendi boschivi e le molteplici funzioni dell’ecosistema bosco?

“Ci siamo resi conto che il contatto con la natura da parte dei giovani adolescenti è sempre più scarso, anche in una cittadina piccola e circondata dalle montagne come la nostra. Non solo le attività all’aria aperta sono sempre più rare, ma il fatto che ci sia anche una piccola percentuale di ragazzi che vivono l’outdoor non significa che comprendano e conoscano tutto ciò che la natura ci regala (o che ci prendiamo da noi).

Abbiamo pensato a questo progetto non solo per avvicinare i giovani ad attività in montagna e nei boschi, ma anche e soprattutto perché ne comprendano a fondo l’importanza nella nostra vita di tutti i giorni.

L'idea ci è venuta dopo che Valentino aveva ascoltato con interesse i podcast Ecotoni, Una nuova filiera e Vaia”.

I ragazzi che vivono l’outdoor non per forza comprendono o conoscono tutto ciò che la natura ci regala

Gli adolescenti stanno perdendo contatto con il bosco 1

Gli eventi di educazione hanno riscosso un indubbio successo, sia in termini di partecipazione che attenzione…ma sicuramente non sarà stata una “passeggiata”. Quali sono state, a vostro avviso, le difficoltà più rilevanti e come le avete affrontate?

Sicuramente, la parte più difficile è stata creare le attività in modo da coinvolgere ragazzi tra i 16 e i 19 anni. La nostra idea non era quella di andare a fare una lezione frontale, ma di cercare di proporre attività ed argomenti che toccassero il cuore e la curiosità di questi ragazzi. Durante gli incontri nelle classi, abbiamo usato una presentazione creata grazie all’aiuto di tutti i partners e di Compagnai delle Foreste: abbiamo proposto delle attività (come riconoscere oggetti di una stanza fatti in materiali provenienti dal bosco) e dei giochi (adattati all’età dei ragazzi) in modo da non essere dei relatori ma degli educatori pronti ad un confronto dinamico. Anche la parte pratica, durante l’escursione sul bellissimo Altopiano del Cansiglio, abbiamo voluto che fosse costruita in modo da lasciare una traccia profonda nelle loro menti, e non che fosse vissuta come la solita gita all’aria aperta. Durante la nostra uscita sull’Altopiano del Cansiglio abbiamo mostrato le attività svolte nell’ambito del progetto LIFE SPAN in cui si cerca di riprodurre un bosco naturale, anche accelerando o rallentando la morte di alcuni alberi, cosa che avviene in natura ma che è stata shockante per i ragazzi. Inoltre, durante l’uscita sull’Altopiano del Tretto (Schio - VI), alla camminata alternavamo momenti di analisi del panorama, facendo indovinare ai ragazzi alcune caratteristiche del bosco (privato/pubblico, maturo/giovane, naturale/di origine antropica, etc.). Ascoltando le loro risposte, ci ha fatto molto piacere riscontrare che le fasi teoriche erano state capite ed assimilate dai ragazzi, che analizzando il bosco e traendo conclusioni da sé hanno dimostrato di aver ragionato anche grazie a ciò che hanno appreso da noi.

Il progetto è riuscito a coinvolgere un gran numero di ragazze e ragazzi, in più parti d’Europa. Sono emersi punti in comune tra le diverse nazioni sullo stato di consapevolezza riguardo i temi forestali? O, piuttosto, avete delineato differenze marcate tra di esse?

Diciamo che il confronto è stato molto utile per capire che, più o meno, tutta l’Europa (o almeno i Paesi aderenti al progetto, ovvero Italia, Romania, Serbia ed Austria) sta attraversando la stessa preoccupante fase in cui i ragazzi stanno perdendo parte del contatto con il mondo naturale. Abbiamo riscontrato delle differenze un po’ più marcate quando si confrontano grosse metropoli (come Vienna) a piccole realtà, come la nostra Schio in Veneto o Bajina Bašta in Serbia, dove il contatto con la natura, anche se in diminuzione, è più facile ed accessibile.

La preoccupante fase in cui i ragazzi stanno perdendo parte del contatto con il mondo naturale è comune a tutti i Paesi d’Europa coinvolti dal Progetto

Gli adolescenti stanno perdendo contatto con il bosco 2

Quali take-home-message vorreste evidenziare e che potrebbero essere utili a nuove iniziative di educazione forestale?

Questo progetto forse è una goccia nel mare, ma abbiamo riscontrato e forse risvegliato interesse su questi temi da parte di un buon numero di ragazzi. Ci piacerebbe molto che il materiale che abbiamo creato (utilizzabile gratuitamente da tutti) venisse usato negli anni futuri da professori e professionisti dell’educazione per sensibilizzare i ragazzi sull’importanza delle foreste e di tutto ciò che ci danno. Alla fine, i ragazzi del giorno d’oggi sono svegli e curiosi: bisogna solo trovare il modo giusto di comunicare con loro per stimolare il loro interesse e sensibilità e, con il progetto Closer to Nature, crediamo di esserci riusciti.

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