fbpx

Fitofagi&Fitopatogeni

Toumeyella parvicornis. Cocciniglia tartaruga dei pini

Toumeyella parvicornis. Cocciniglia tartaruga dei pini
Ascolta l'articolo

a cura di Luisa Ghelardini, Matteo Bracalini, Paolo Capretti e Tiziana Panzavolta

Image
Image

I danni gravi e crescenti che questa cocciniglia sta causando dal 2014, in particolare  in Campania, Lazio e Toscana, sono fonte di preoccupazione per i pini in ambiente urbano e per le pinete mediterranee che, già indebolite da altri stress biotici e abiotici, si trovano a fronteggiare una nuova minaccia.
Nel 2024 la specie, già segnalata nella Alert List della EPPO, è stata trasferita tra gli organismi nocivi da quarantena. In Italia è regolamentata con misure di emergenza (Decreto Ministeriale del 3 giugno 2021). La normativa prevede l'obbligo di immediata comunicazione al Servizio fitosanitario regionale per chiunque rilevi o sospetti la presenza del parassita.

Image

Come si riconosce

Il nome “tartaruga dei pini” è dovuto all’aspetto delle femmine adulte il cui dorso ricorda il carapace di una tartaruga. Le loro dimensioni possono superare di poco i 4 mm e vivono immobili, fissate ai getti della pianta o anche sugli aghi.

ff-12-Toumeyella_parvicornis-1

Rametto di pino domestico con un gruppo di femmine adulte dell’anno precedente come osservabili ad inizio dell’estate.


In questo secondo caso, l’aspetto della femmina risulta leggermente più allungato per adattarsi al minor spazio offerto dall’ago. I maschi adulti, invece, sono alati e sfarfallano da follicoli ovali bianchi lunghi 3 mm. Nelle fasi iniziali di insediamento la cocciniglia tartaruga non causa sintomi facilmente riconoscibili e la sua presenza può essere verificata solo tramite la raccolta di campioni. La presenza delle infestazioni è riconoscibile, oltre che dagli ingiallimenti e dai disseccamenti della chioma, anche dalle diffuse fumaggini che si sviluppano sulla melata prodotta dall’insetto, conferendo un colore nerastro a tutte le superfici interessate.

Image

L'insetto fitofago

Il primo stadio giovanile è mobile, tuttavia, la capacità di dispersione della specie dipende principalmente dal trasporto passivo ad opera del vento. I maschi alati, presenti per un breve periodo, vanno subito a ricercare le femmine per l’accoppiamento. Questa cocciniglia compie più generazioni l’anno e nei paesi con clima mite non interrompe il ciclo per svernare. In Italia sono state osservate 3-4 generazioni. Le condizioni climatiche e l’assenza di antagonisti naturali specializzati incidono molto sul potenziale biotico di T. parvicornis, che sta facendo registrare delle vere e proprie pullulazioni di difficile contenimento. Descritto in Florida da diversi decenni, presente in varie zone di Canada, Messico e USA, è stato introdotto anche in alcune aree del Centro America e dei Caraibi. Nel resto del mondo è segnalato solo in alcune aree del Mediterraneo (in Albania, Francia e Italia) dove si osserva una diffusione sul territorio particolarmente rapida e quindi decisamente preoccupante.

Image

Danni

T. parvicornis risulta molto invasiva con infestazioni massicce soprattutto su pino domestico e pino marittimo; la chioma viene interamente attaccata e le piante possono essere portate a morte. Melata e fumaggini, oltre a contribuire al declino della pianta, sono causa, in ambiente urbano, di forti disagi per tutto ciò che viene “imbrattato” sotto le chiome dei pini attaccati.

ff-12-Toumeyella_parvicornis-2

Deposizioni di melata ricoperte di fumaggini su aghi, rametti e pigne di pino domestico.

In Europa è stata rinvenuta per la prima volta nell'autunno 2014 in diversi comuni della regione Campania (a Napoli e comuni limitrofi), con infestazioni in ambiente urbano e periurbano. Oggi i danni risultano gravi lungo la costa da Caserta a Salerno, nonostante l'attuazione di operazioni tempestive di contenimento. Nel 2018 T. parvicornis è stata rinvenuta su pino domestico nella città di Roma e oggi risultano infestazioni diffuse, con danni localmente gravi, in oltre trenta comuni del Lazio. Misure di controllo da parte dei Servizi fitosanitari sono state intraprese anche in ulteriori focolai rinvenuti dal 2021 in Abruzzo (Pescara) e Puglia (Bari). In Toscana è stato eradicato con successo il primo focolaio rinvenuto a Firenze nel 2022, ma nelle pinete del litorale di Pisa è presente un vasto focolaio, che è sottoposto a interventi di contenimento secondo la normativa vigente.

Image

Specie colpite

La cocciniglia tartaruga attacca molte specie del genere Pinus, le più colpite in Italia sono P. pinea e P. pinaster. Tra le specie non europee sono attaccate P. australis, P. banksiana, P. cariboea, P. contorta, P. echinata, P. elliottii, P. glabra, P. palustris, P. taeda, P. strobus e P. virginiana. Tra le specie europee risultano suscettibili anche P. halepensis, P. mugo, P. nigra laricio e P. sylvestris.

Image

Come si contrasta

Il censimento e la diagnosi precoce sono essenziali per programmare misure di contenimento e limitare la diffusione di questa cocciniglia. Le misure finora adottate includono l’eliminazione delle piante attaccate, limitazioni nella movimentazione di materiale di risulta proveniente da zone colpite e l’applicazione di trattamenti appropriati. In ambiente urbano oltre al lavaggio con acqua ad alta pressione delle chiome e l’utilizzo di sali e saponi di potassio, sono stati realizzati, su piante di particolare valore storico o paesaggistico, trattamenti endoterapici con Abamectina. Tale insetticida è utilizzato in ambito urbano in quanto presenta caratteristiche di tossicità relativamente basse nei vertebrati e impatto sull’ecosistema minore in confronto ad altri insetticidi. Purtroppo, però è molto tossico per le api. Inoltre, sono in fase di individuazione e valutazione vari antagonisti naturali sia endemici che esotici, che potrebbero essere utilizzati per il controllo biologico.

Autori:

Luisa Ghelardini, DAGRI-Università degli Studi di Firenze. E.mail:
Matteo Bracalini, DAGRI-Università degli Studi di Firenze. E.mail:
Paolo Capretti, DAGRI-Università degli Studi di Firenze. E.mail:
Tiziana Panzavolta, DAGRI-Università degli Studi di Firenze. E.mail:

Normativa nazionale DM del 3 giugno 2021 Misure fitosanitarie di emergenza ai fini del contrasto dell'organismo nocivo Toumeyella parvicornis (Cockerell) (Cocciniglia tartaruga)

Regione Toscana Decreto dirigenziale 1827 del 31 gennaio 2025Piano di azione per l'eradicazione di Toumeyella parvicornis (Cockerell), in Comune di Pisa.

Fitofagi&Fitopatogeni è una rubrica pubblicata sulla rivista Sherwood - Foreste ed Alberi oggi da settembre 2020 a dicembre 2021 con l’obiettivo di fornire a tecnici e operatori informazioni su agenti patogeni e insetti dannosi di piante forestali, per permetterne il riconoscimento e la pronta segnalazione più diffusamente possibile. La rubrica descrive in  particolare le malattie meno conosciute emergenti a causa dei cambiamenti del clima o causate da parassiti di recente introduzione e a rischio diffusione nel nostro Paese.
Leggi l’articolo Una rubrica a supporto della sorveglianza attiva >>>

Vedi i temi trattati su Fitofagi&Fitopatogeni >>>

Lascia un commento

Crediamo fermamente che creare un dialogo costruttivo con i nostri lettori possa costruire una comunità di appassionati, permettere di approfondire i temi trattati e arricchire tutti. Per questo motivo abbiamo attivato la sezione “commenti”.
Commentare un articolo è un'opportunità per partecipare alla conversazione pubblica e condividere le proprie opinioni. Partecipa anche tu alla discussione!

I commenti saranno moderati dalla redazione per assicurare che siano pertinenti, rispettosi e in linea con le nostre linee guida.

Image

Compagnia delle Foreste logo91x70px

La nostra sede
Compagnia delle Foreste Srl
Via Pietro Aretino n. 8
52100 Arezzo (IT)

Contatti telefonici e fax
Tel. (2 linee): 0575.323504 / 0575.370846
Fax: 0575.370846

E-mail

Pec:

P. Iva e CF: IT01726650516
Codice Univoco: M5UXCR1

Seguici su

Publish modules to the "offcanvas" position.

× Progressive Web App | Add to Homescreen

Per installare questa Web App sul tuo iPhone/iPad premi l'icona. Progressive Web App | Share Button E poi Aggiungi alla schermata principale.

× Installa l'app Web
Mobile Phone
Offline: nessuna connessione Internet