Emergenza ambientale in Sardegna: il deperimento della quercia da sughero

Ascolta l'articolo
di Salvatore Seddaiu, Giovanni Piras, Pino A. Ruiu, Luca Sarais, Andrea Brandano, Antonio Deidda, Gabriele G.A. Satta, Bruno Scanu
Il deperimento della quercia da sughero è un fenomeno complesso che sta colpendo le sugherete sarde in modo particolarmente severo, amplificato anche dalla siccità. In questo contributo si descrivono le cause, gli impatti e conseguenze di carattere ecologico ma anche economico, cercando di individuare strategie e prospettive future.
I boschi mediterranei rappresentano ecosistemi di grande rilevanza ambientale ed economico-sociale, fondamentali per il mantenimento dell'equilibrio ecologico e per il sostegno delle comunità locali. Tuttavia, queste aree forestali mostrano segni di sofferenza a causa dell'interazione di vari fattori biotici e abiotici. Un esempio emblematico è la Sardegna, dove è in corso una crisi ambientale legata principalmente a due fenomeni. Il primo riguarda ampi disseccamenti lungo il settore orientale dell'isola, che interessano diverse formazioni boschive, probabilmente a causa di un deficit idrico. Tuttavia, è necessario uno studio più approfondito per escludere altre possibili cause.
Disseccamenti nel settore orientale dell’isola su leccio e altre formazioni mediterranee.
Il secondo fenomeno è il deperimento della quercia da sughero, una sindrome complessa che coinvolge diversi fattori biotici e abiotici, e che sta interessando superfici sempre più estese, spesso con conseguenze irreversibili per le piante.
Piante di quercia da sughero con gravi sintomi di deperimento in Gallura.
In questo contesto, emerge il ruolo cruciale di alcune specie del genere Phytophthora, noti agenti patogeni responsabili di marciumi radicali.
Phytophthora: un patogeno di rilevanza globale
Il genere Phytophthora, il cui nome deriva dal greco "phyto" (pianta) e "phthora" (distruttore), include numerose specie patogene globalmente note per la loro capacità di causare epidemie gravi sia in contesti agrari che forestali. Questi microrganismi, appartenenti al Regno dei Cromisti, sono tassonomicamente classificati nel Phylum Oomycota e presentano un ciclo di vita complesso che comprende fasi di riproduzione sessuale e asessuale. Producono spore resistenti, chiamate clamidospore e oospore, che possono sopravvivere nel suolo per periodi prolungati, rendendo l'eradicazione di questi patogeni particolarmente difficile. Inoltre, le specie del genere Phytophthora producono zoospore, che rappresentano il principale propugolo infettivo e mezzo di diffusione. Le zoospore si muovono nell'acqua libera del suolo e sono attratte dalle radici delle piante, dove penetrano e si sviluppano all’interno dei tessuti, causando necrosi estese. La diffusione di Phytophthora è facilitata dalle attività umane, come la movimentazione di materiale vegetale infetto o di terreno contaminato. Anche gli animali contribuiscono alla propagazione, ingerendo piante malate o spostando suolo infetto.
L'Impatto sui sistemi forestali mediterranei
I sistemi forestali mediterranei sono particolarmente vulnerabili agli attacchi di specie di Phytophthora. Tra queste, P. cinnamomi, considerata tra i 100 patogeni più pericolosi a livello mondiale e inserita nella lista del Global Invasive Species Database, fin dai primi anni '90 associata ai gravi fenomeni di deperimento delle querce mediterranee, noti con il termine “La seca” nella penisola Iberica. Recenti studi indicano che, oltre P. cinnamomi, altre specie di Phytophthora sono coinvolte nel deperimento delle querce, anche se il loro ruolo esatto non è ancora del tutto chiaro.
Negli ultimi anni, i cambiamenti climatici stanno progressivamente modificando i principali parametri meteorologici negli ecosistemi forestali mediterranei, con un aumento della frequenza di eventi estremi (ad esempio siccità e precipitazioni intense) e delle temperature medie. Questi cambiamenti favoriscono gli attacchi di P. cinnamomi, una specie che non tollera le basse temperature, incrementando il suo potenziale di infezione e rendendo le piante colpite più vulnerabili alla siccità. Questo fenomeno riguarda diverse specie vegetali mediterranee, con le querce, in particolare la sughera, tra le più colpite. Le infezioni nelle sugherete sono difficili da rilevare precocemente e diventano evidenti solo quando l'apparato radicale è gravemente compromesso, con il disseccamento improvviso della parte aerea, segno di un'infezione ormai avanzata e irreversibile.
Conseguenze ecologiche ed economiche
Secondo l'Inventario Forestale Nazionale del 2015, in Italia ci sono 184.380 ettari di sugherete, di cui circa l'82% si trova in Sardegna. Questo dato evidenzia l'importanza della quercia da sughero per l'isola e i potenziali effetti devastanti del deperimento in corso sugli ecosistemi forestali e sul settore sughericolo. La quercia da sughero è una specie chiave delle foreste mediterranee, contribuendo alla biodiversità e offrendo rifugio a numerose specie animali e vegetali. La raccolta del sughero è una delle principali attività economiche dell'isola, con una filiera produttiva che dipende dalla salute delle sugherete. Tuttavia, la moria delle piante sta compromettendo migliaia di ettari di foresta, riducendo la produzione di sughero e mettendo a rischio l'intera economia legata a questo settore. La perdita di piante mature non solo comporta perdite produttive significative, ma riduce drasticamente la capacità di rigenerazione delle sugherete, minacciando la sopravvivenza a lungo termine di questi preziosi ecosistemi. Pertanto, l’attuale fenomeno di moria della quercia da sughero potrebbe avere ripercussioni significative sia dal punto di vista ambientale che socio-economico.
Strategie di mitigazione e prospettive future
Per affrontare la crisi delle sugherete, è necessario adottare un approccio integrato che includa il monitoraggio continuo e l'adozione di pratiche forestali sostenibili per rafforzare la resistenza delle piante agli attacchi dei patogeni. Numerosi studi hanno ormai dimostrato la correlazione tra le specie di Phytophthora e i fenomeni di deperimento registrati nell'isola; ulteriori ricerche sono quindi necessarie per individuare strategie di intervento efficaci per mitigare il rischio di una ulteriore diffusione del problema. È essenziale affrontare questa problematica con prudenza, promuovendo la ricerca scientifica e basando le future azioni su dati solidi.
In conclusione, il grave deperimento della quercia da sughero in Sardegna rappresenta una minaccia seria per l'ambiente e l'economia dell'isola. È necessario un impegno concertato da parte di istituzioni politiche, enti di ricerca, gestori forestali e comunità locali per proteggere una delle risorse naturali più preziose della Sardegna.
Autori:
Salvatore Seddaiu, Agris Sardegna. E-mail:
Giovanni Piras: Agris Sardegna. E-mail:
Pino A. Ruiu, Agris Sardegna. E-mail:
Luca Sarais, Agris Sardegna. E-mail:
Andrea Brandano, Università di Sassari. E-mail:
Antonio Deidda, Università di Sassari. E-mail:
Gabriele G.A. Satta, Università di Sassari. E-mail:
Bruno Scanu, Università di Sassari. E-mail:
Lascia un commento
Crediamo fermamente che creare un dialogo costruttivo con i nostri lettori possa costruire una comunità di appassionati, permettere di approfondire i temi trattati e arricchire tutti. Per questo motivo abbiamo attivato la sezione “commenti”.
Commentare un articolo è un'opportunità per partecipare alla conversazione pubblica e condividere le proprie opinioni. Partecipa anche tu alla discussione!
I commenti saranno moderati dalla redazione per assicurare che siano pertinenti, rispettosi e in linea con le nostre linee guida.
Crediamo fermamente che creare un dialogo costruttivo con i nostri lettori possa costruire una comunità di appassionati, permettere di approfondire i temi trattati e arricchire tutti. Per questo motivo abbiamo attivato la sezione “commenti”.
Commentare un articolo è un'opportunità per partecipare alla conversazione pubblica e condividere le proprie opinioni. Partecipa anche tu alla discussione!
I commenti saranno moderati dalla redazione per assicurare che siano pertinenti, rispettosi e in linea con le nostre linee guida.
ULTIMI ARTICOLI e NOTIZIE
Una puntata tutta forestale nel podcast "Cento e oltre" di UNIFI: Giorgia Ragazzini intervista Luigi Torreggiani
Puntata forestale nel podcast "Cento e oltre" realizzato nell'ambito del progetto Alumnae e Alumni dell'Università di Firenze: Giorgia Ragazzini (studentessa forestale) intervista Luigi Torreggian
PNRR e vivaistica forestale: che c'entra?
Testo di Claudio Ciardi
Arz el rabb, il bosco di cedri del Libano millenari raccontato da Leila Rossa Mouawad
Il testo integrale in lingua inglese dell'articolo di Leila Rossa Mouawad su "Arz el rabb", il bosco di cedri del Libano millenari e sull'importanza di questa specie per il popolo libanese.
S.O.S. Tarout - per la tutela degli ultimi Cipressi millenari del Sahara
Il progetto internazionale “Tarout” tutela il Cupressus dupreziana, specie del Sahara algerino con 230 alberi millenari su 700 km², studiando e conservando habitat e piante.
Biscogniauxia Nummularia. Cancro carbonioso del faggio
Il cancro carbonioso del faggio sta diventando una minaccia in Europa in quanto condizioni di stress per le piante trasformano Biscogniauxia nummularia da innocuo endofita a patogeno aggressivo
Contro vocabolario. Sono corretti i termini piantumazione ed essenza?
Una riflessione sull'uso di alcuni termini forestali in contesti divulgativi con particolare riferimento a "piantumazione" ed "essenza" linguisticamente scorretti rispetto a "piantagione" e "specie
“Quello che le Foreste non dicono”, a Roma la presentazione del docufilm di Confcooperative
Nella Giornata Internazionale delle Foreste 2025, Confcooperative presenterà a Roma il docufilm “Quello che le Foreste non dicono”, ideato per raccontare il mondo della cooperazione forestale.
Avviato percorso per il nuovo Distretto Legno nel comune di Sabbioneta
Regione Lombardia e Comune di Sabbioneta hanno avviato un percorso congiunto per la costituzione del Distretto del Legno.
Foreste e alimentazione, al via il concorso fotografico per la Giornata Internazionale delle Foreste
La FAO lancia il concorso fotografico per la Giornata Internazionale delle Foreste del 21 marzo 2025. Tema di quest'anno è "Come le foreste contribuiscono alla sicurezza alimentare e alla nutrizio
Prove di ceduazione estiva e matricinatura a gruppi nei castagneti: nuovo video del progetto InVouderm
Prove di ceduazione estiva e matricinatura a gruppi nei cedui di castagno: un nuovo video del progetto di associazionismo forestale InVouderm
Avanzamenti metodologici e operativi per il monitoraggio delle foreste e delle loro risorse, un convegno a Roma
Un momento di divulgazione e confronto sullo stato dell’arte del monitoraggio forestale, con particolare attenzione ai risultati concretamente trasferibili ai portatori di interesse.
Autoprotezione. Gestire i propri spazi verdi per difendersi da un eventuale incendio boschivo
Le indicazioni di Regione Toscana per l’autoprotezione, con le quali ognuno di noi può contribuire a gestire lo “spazio difensivo” nell’area circostante le case e i fabbricati industriali.
Boschi toscani: una scomoda verità. Ambientalismo o populismo?
Boschi Toscani: una scomoda verità. Il documentario del Gruppo Foreste del WWF Toscana che da ambientalismo rischia di sfociare nel populismo.
Qual è il vero “baricentro” del settore legno-energia? Una frase di Bernardo Hellrigl
Secondo Hellrigl, Il vero "baricentro" della dendroenergetica risiede nella sua capacità di contribuire alla lotta contro la crisi climatica e al processo di transizione ecologica.
30 anni di Sherwood: nuovi strumenti per gli abbonati e altre storie
Sul sito Rivistasherwood.it nuove iniziative per abbonati e non aprono i festeggiamenti per i 30 anni della rivista sempre impegnata nella diffusione di temi forestali.
La “Foresta dei cedri di Dio”, in Libano, raccontata da Leila Rossa Mouawad
Leila Rossa Mouawad racconta una foresta di cedri del Libano; alberi che, benché oggi minacciati da crisi climatica e patologie, rimangono un segno di resilienza e speranza e simbolo di un Paese.<
Spunti dall’ottava edizione della “Mediterranean Forest Week” di Barcellona
I principali temi trattati all'8ª Mediterranean Forest Week di Barcellona: restaurazione forestale, diversità genetica, incendi e boschi urbani, con focus su giustizia sociale e finanziamenti.
Animazione territoriale: una nuova competenza necessaria per la professione forestale?
Oltreterra 2024 propone una nuova figura professionale: l'animatore forestale territoriale. Serve formazione, anche universitaria, in: progettazione, facilitazione e leadership collaborativa.
La lezione dell’Avez del Prinzep: recensione del nuovo libro di Marco Albino Ferrari
Marco Albino Ferrari, unendo simbolismo, gestione forestale e arte, racconta la storia di un centenario abete bianco trentino che, dopo essersi schiantato rivive in un quartetto d’archi.
Quello che le piante non dicono: recensione del nuovo libro di Riccardo Rizzetto
Umanizzare gli alberi si può, ma con serietà e onestà intellettuale. Questo è ciò che ha fatto Rizzetto nel suo libro dove gli alberi dialogano di ecologia con rigore ed approfondimento scient
L’affascinante normalità della selvicoltura
Recensione della serie televisiva "L'uomo dei boschi", una produzione francese con protagonista Simon Allix, un artista viaggiatore che applica il suo talento all’editoria e al cinema.
Vicini e lontani: gli “alieni” tra noi
Recensione del podcast “Vicini e lontani” del Post, con Matteo Bordone si parla di specie alloctone che proliferano fuori dal loro territorio di origine.
Un “viaggio sentimentale” nei boschi italiani
Dicono che troverete più nei boschi che nei libri. E che gli alberi vi insegneranno cose che nessun maestro vi dirà. È vero! Ed è proprio questa la meraviglia del bosco.
Altre news
Addio al “doppio vincolo” paesaggistico sugli interventi selvicolturali
Approvato l'emendamento che toglie il doppio vincolo ai boschi che ricadono in aree di interesse...
Cryptostroma corticale. Malattia della corteccia fuligginosa dell'acero
Malattia della corteccia fuligginosa dell'acero Malattia che colpisce il genere Acer, in crescita...
Che fine ha fatto la leale collaborazione istituzionale?
L'editoriale a firma della Redazione e del Consiglio Editoriale di Sherwood per commentare la...
Il regolamento EUDR e i nuovi obblighi delle imprese
Ecco cosa cambia per le aziende con l’entrata in vigore del nuovo regolamento EUDR contro la...
Dothistroma septosporum. Malattia delle bande rosse degli aghi di pino
Una delle malattie più dannose i pini di tutto il mondo, segnalata anche in Italia, desta...
Pillole forestali dall’Italia #24 - Disturbi naturali e altre notizie di settembre
Nuova puntata (n. 24) di Pillole forestali dall’Italia, la rubrica che descrive e commenta 5 tra...
Manifesto per una selvicoltura più vicina alla Natura
Raccolta commenti e sottoscrizioni al "Manifesto per una Selvicoltura più vicina alla Natura"...
Pubblicata la prima Strategia Forestale Nazionale
È stata pubblicata la Strategia Forestale Nazionale, un documento di validità ventennale primo nel...
Teleferica forestale COBRA
La teleferica forestale a stazione motrice mobile COBRA di UNIFOREST è progettata e costruita per...
Agriumbria 2024: nuovi spazi espositivi e aumenta il numero delle aziende partecipanti
Agriumbria, manifestazione dedicata all’agricoltura, alla zootecnia e all’alimentazione, giunge...
La Festa dell’Albero. Dalle origini al Regio decreto Serpieri del 1923
La storia, le leggi e le finalità della Giornata nazionale degli alberi giunta fino a noi...
Un’edizione importante per Forestalia 2023
Dal 27 al 29 ottobre 2023 a Piacenza Expo andrà in scena la nuova edizione di FORESTALIA,...