Pillole dall’Italia #04 - Una PAC più “forestale” e altre notizie di settembre

Ciao a tutte e a tutti e benvenuti alla quarta edizione di “Pillole forestali dall’Italia”, l’appuntamento quindicinale che vi descrive e commenta 5 tra le principali notizie su foreste e legno in Italia selezionate dalla redazione di Sherwood, sia in forma scritta che come podcast.
Preferisci ascoltare o leggere?
Ecco la versione PODCAST (la trovi anche su tutte le piattaforme come Spreaker e Spotify):
Qui invece le notizie da LEGGERE:
FORESTE NELLA PROPOSTA UNCEM SULLA PAC
La Politica Agricola Comunitaria non è solo agricoltura!
È questo il messaggio chiave che UNCEM, l’Unione Nazionale di Comuni, Comunità ed Enti Montani ha lanciato con la sua proposta, in dieci punti, avanzata con l’obiettivo di chiedere una revisione della PAC per il nuovo settennato. Secondo UNCEM, infatti, occorre evitare il più possibile di chiudersi nel passato restando ancorati a vecchi schemi.
Tra le dieci proposte una è relativa specificatamente al ruolo delle foreste e del settore forestale. Secondo UNCEM le quote destinate alle foreste sono al momento “assolutamente insufficienti”: la proposta è di investire in modo molto più marcato per permettere di attuare sui territori i dettami del Testo Unico Forestale (TUFF) e soprattutto della nuova Strategia Forestale Nazionale.
Viene poi proposta un’incisiva interazione tra le misure forestali del PSR e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - FESR, perché quello che non può fare il primo strumento, ad esempio per lo sviluppo di filiere locali e cluster di imprese, deve poterlo fare il secondo. Un accenno importate è poi relativo al tema incendi: secondo UNCEM è sbagliato, specialmente nell’attuale contesto climatico, che molte Regioni, ad oggi, non abbiano attivato misure per la prevenzione.
Ma tra le dieci proposte molte altre interessano, anche se indirettamente, il nostro settore: ad esempio il ruolo della digitalizzazione, i temi dell’assistenza tecnica, dell’acqua e della frammentazione fondiaria.
Vi invitiamo quindi a prendere visione del decalogo UNCEM sulla nuova PAC.
Per approfondire:
MONITORAGGIO FORESTALE: DITE LA VOSTRA!
Usciamo leggermente dal “campo d’azione” delle Pillole Italia, ma non troppo, per segnalare che nel contesto dei lavori su una proposta legislativa relativa ad un nuovo quadro europeo per il monitoraggio forestale e i piani strategici, la Commissione Europea sta cercando di raccogliere i pareri di tutte le parti interessate su come impostare il monitoraggio delle foreste europee e valutarne lo stato di salute, con l’obiettivo di sviluppare visioni strategiche.
L’Italia, come sappiamo, è un hotspot climatico e le foreste italiane, nel contesto del riscaldamento globale, sono sempre più esposte a disturbi di vario genere. Il monitoraggio appare quindi cruciale nel nostro Paese e ci sentiamo di dire anche prioritario, visto che non abbiamo, ad oggi, un solido sistema di raccolta dati non solo sullo stato delle foreste nazionali ma anche sulle dinamiche delle relative filiere.
Per questo vi invitiamo a prendere parte a questa consultazione pubblica che rimarrà aperta fino al 17 novembre 2022: ad oggi è presente un solo contributo dall’Italia, a maggior ragione è importante incrementare le nostre proposte in merito!
La ricerca di pareri e proposte è rivolta in particolare alle autorità competenti degli Stati membri e delle Regioni, ma si rivolge anche a ONG, associazioni di imprese tra proprietari e gestori di foreste, a fornitori di servizi e tecnologie di monitoraggio sul campo e di telerilevamento, oltre ovviamente al mondo della ricerca.
Per approfondire:
ALBERI MONUMENTALI: SUPERATI I 4.000
È stato pubblicato sul sito del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali il nuovo aggiornamento dell’elenco degli alberi monumentali d'Italia: grazie a 401 nuove iscrizioni, il totale degli alberi monumentali d’Italia ha superato quota 4.000: per la precisione, oggi contiamo 4.006 alberi o sistemi omogenei di alberi censiti per il loro particolare pregio naturale e culturale.
Alcuni esempi, eclatanti per le loro dimensioni, relativi alle nuove iscrizioni all’elenco sono un cedro del libano nel Parco di Villa Mirabello a Varese, con un fusto di oltre 11 metri di circonferenza e un diametro di chioma di 36 metri, la farnia di Barano d'Ischia, in provincia di Napoli, con una circonferenza di 8,6 metri e un'età stimata di circa 350 anni, e il castagno di Sorbo San Basile in provincia di Catanzaro, con un tronco di 8,4 metri di circonferenza, anch’essa di oltre 300 anni d’età.
L’elenco degli alberi monumentali d’Italia continua quindi a crescere, ed è un bene: ci auguriamo però che non rimanga solo un censimento e una forma tutela per questi soggetti arborei di grande pregio, ma che sempre più spesso si trasformi anche in uno strumento per valorizzare i territori e la cultura forestale: immaginate attività di educazione ambientale, pubblicazioni, percorsi turistici, luoghi dove realizzare concerti, spettacoli teatrali, forme d’arte. I servizi ecosistemici generati dalla presenza di questi “monumenti viventi” possono creare anche economia per le comunità rurali.
Per approfondire:
SERVIZI ECOSISTEMICI IN CARNIA
Il Consorzio Boschi Carnici, operante nella montagna friulana, ha ottenuto la prima certificazione italiana relativa al nuovo schema di certificazione PEFC dei Servizi Scosistemici legati al carbonio forestale. Questa certificazione attesta le buone pratiche messe in campo dal Consorzio, come ad esempio l’accrescimento complessivo del volume legnoso e la realizzazione di interventi antincendio.
La sfida del Consorzio ora sarà duplice: da un lato dare valore a tale certificazione attraverso un mercato dei crediti di carbonio su base volontaria a “chilometro zero”, dall’altro di fornire supporto professionale alla certificazione dei Servizi Ecosistemici anche al resto del territorio della Carnia, coinvolgendo quindi anche i privati.
A proposito di Servizi Ecosistemici alternativi, il Consorzio Boschi Carnici ha supportato la realizzazione di un percorso turistico esperienziale molto particolare, recentemente inaugurato in comune di Forni Avoltri, dove attraverso l’installazione di grandi statue in legno, realizzate con il materiale abbattuto dalla tempesta Vaia, viene raccontato questo disastro naturale e soprattutto la capacità della natura di riprendersi nel tempo. La storia ha come protagonisti un drago (la tempesta), lo Spirito del Bosco e 5 folletti che rappresentano gli elementi dell’ecosistema.
Per approfondire:
ALTO ADIGE: SOSTEGNO AI BOSCHI DI PROTEZIONE
Iniziano a intravedersi, nelle attività di Regioni e Province Autonome, i primi progetti realizzati con i fondi di attuazione della Strategia Forestale Nazionale.
In Alto Adige, dopo i numerosi danni avvenuti nelle foreste altoatesine causati negli ultimi anni della tempesta Vaia prima e poi dalle pesanti nevicate, è stata riconosciuta la necessità di attuare misure efficaci per la tutela dei boschi di protezione. La Provincia Autonoma di Bolzano investirà così parte dei fondi della Strategia: un milione di euro nel 2022 e altrettanto nel 2023.
I sostegni saranno rivolti alla realizzazione di misure selvicolturali capaci di aumentare la stabilità ecologica e la resilienza climatica dei boschi di protezione.
Le domande per accedere a questi fondi possono essere presentate all'Ufficio Economia Montana della Provincia Autonoma di Bolzano.
Per approfondire:
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