Addio al “doppio vincolo” paesaggistico sugli interventi selvicolturali
Approvato l'emendamento che toglie il doppio vincolo ai boschi che ricadono in aree di interesse...
di Giammarco Dadà
Nell’editoriale dell’ultimo numero di Tecniko & Pratiko, il 167, Raffaele Cavalli e Alberto Cadei, rispettivamente Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico e Direttore del Coordinamento Nazionale Imprese Boschive (CO.NA.I.BO.), hanno spiegato l’importanza dell’associazionismo di secondo livello per “superare la limitata visibilità che le imprese forestali possono avere a livello della società, dell’economia e, soprattutto, della politica”. Quello di sviluppare forme di associazionismo forestale a livello nazionale, capaci di rappresentare e incidere sulle decisioni è un tema centrale, che su Sherwood trattiamo ormai da tanti anni. Ma per unirsi in associazioni di secondo livello, come il CO.NA.I.BO, c’è bisogno prima di tutto di creare associazioni territoriali, che purtroppo per quanto riguarda le imprese non sono ancora diffuse in tutte le regioni italiane. Per fortuna però, talvolta, qualcosa si muove, come è accaduto di recente in Lazio, dove 27 ditte hanno deciso di fare squadra con l’obiettivo di creare un’unica rappresentanza per far ascoltare la propria voce. Il 29 luglio 2023 infatti, a Soriano del Cimino (VT), è nata la prima associazione di ditte boschive del territorio laziale, chiamata UNIFOL (Unione Imprese Forestali del Lazio).
Tiziana Barili, neo Presidente UNIFOL, ci ha raccontato che l’intenzione di costituire questa realtà associativa è nata ben due anni fa, quando, in merito al “Piano mirato per la Prevenzione sui Cantieri forestali”, i responsabili organizzativi non erano in grado di contattare le imprese boschive a causa dell’assenza di forme associative ma anche di un Albo Regionale (è presente in realtà un elenco delle imprese, gestito dai Carabinieri Forestali, ma non ancora un Albo pubblico e strutturato simile a quello operativo in altre Regioni). La Presidente Barili si ritiene, quindi, innanzitutto soddisfatta di aver dato il proprio contributo per la nascita della prima associazione di imprese boschive laziali che, si augura, porterà alla meritata valorizzazione delle ditte forestali che operano giornalmente sul territorio e, ormai da tempo, richiedono maggior tutela e riconoscimento per la loro professione. ”Siamo boscaioli di un tempo, con l’esperienza di chi si è sporcato le mani”, ci tiene a sottolineare la Presidente, “ma abbiamo anche la consapevolezza di essere figure professionali altamente specializzate, che generano servizi utili alla società ma che hanno anche responsabilità”.
Tiziana Barili ci ha esposto gli obiettivi dell’Associazione UNIFOL, che lavorerà prioritariamente allo scopo di:
Il lavoro programmato lascia intendere un approccio ben strutturato e consapevole delle debolezze del settore forestale e delle necessità delle imprese boschive, per le quali risulta urgente trovare soluzioni anche a problemi contingenti. In particolare, l’aspetto che fa ben sperare è la chiara visione dell’associazione di lavorare sulla formazione e la professionalità delle imprese ma allo stesso tempo di instaurare un dialogo collaborativo con gli organi dell’Amministrazione Regionale aventi competenze in materia di gestione forestale, in particolare riguardo alla creazione dell’Albo Regionale.
Una delle priorità di UNIFOL, sottolineata più volte dalla Presidente Barili, è proprio quella di spingere la Regione Lazio a dotarsi di un Albo Regionale delle imprese forestali strutturato e operativo, come avviene già in diverse altre Regioni, necessario alla corretta qualificazione delle imprese stesse e degli operatori. “Senza un Albo ben strutturato, pubblico e consultabile non siamo considerati professionisti”, spiega la Presidente, “Il riconoscimento delle competenze e della professionalità è una prerogativa che si basa sulla costituzione di un Albo regionale, senza cui le ditte boschive non sono in grado di dimostrare, agli occhi dei funzionari pubblici, dei proprietari privati, ma anche della società, il loro valore”.
Ci auguriamo che UNIFOL, oltre agli altri obiettivi condivisibili che si è posta, riesca nell’intento di spingere la Regione, attraverso un dialogo costruttivo e collaborativo, a investire su questo strumento, che se ben strutturato e gestito può essere centrale per il corretto sviluppo del settore, come sottolineato anche dal Testo Unico su foreste e filiere forestali e dal relativo decreto attuativo (D.M. 4470 del 29/04/2020) che ha stabilito i criteri minimi nazionali proprio per la creazione degli Albi delle imprese forestali.
Le aziende fondatrici della neonata UNIFOL:
Antonini Franco, Artena Legnami Srl, Bacciani Stefano, Barili Rinaldo Sas, Billi Foraggi, Boschiva Moscatelli Srl, Chinucci Legnami Srl, Ditta Individuale Creta Daniele, Duepi Legnami Snc di Palozzi Gianni e Luciano, Fattorello Emiliano, Fratelli Barili Srl, Fratelli Turchetti Srls, Gentili Sandro, La Palanzana Snc di Pesciaroli Pompeo, Legnami Borgna, Lucaroni Angelo, Lupi Legnami Srl, Pesciaroli Giovanni, Francesco r Walter Snc, Piangoli Legno di Pesciaroli Giacomo Pompeo e Fratelli Snc, Pizzi Orlando, Ricci Lorenzo, Sabina Legno di Massimiani Valter e Paciucci Emanuela Snc, Saggiotti Marco Eugenio, Legnami di Salaris Fabrizio, Società Cooperativa Agricola Boschiva, Silvestri Legnami, Vodice Legnami Srl.
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