Addio al “doppio vincolo” paesaggistico sugli interventi selvicolturali
Approvato l'emendamento che toglie il doppio vincolo ai boschi che ricadono in aree di interesse...
Questa è l'introduzione al FOCUS pubblicato sul numero 266 di Sherwood | Foreste e Alberi oggi, la versione integrale è disponibile solo per gli abbonati nella versione cartacea, nella APP e sul sito, come sfogliabile, mentre attendete che la vostra copia arrivi a casa. Abbonandoti non solo avrai accesso a questo e ad altri contenuti riservati ma contribuirai a sostenere tutto il lavoro della Redazione di Sherwood. Visita la sezione dedicata agli abbonamenti cliccando qui.
di Luigi Torreggiani e Andrea Barzagli - Redazione di Sherwood
Il progetto For.Italy ha rappresentato indubbiamente un’esperienza positiva. Oltre ai risultati numerici (6 cantieri dimostrativi e informativi, 7 corsi di formazione per Istruttori forestali di abbattimento ed allestimento, 86 nuovi Istruttori forestali formati), questo progetto ha dimostrato in modo lampante l’utilità del lavorare in squadra in un settore, il nostro, troppo spesso frammentato. Regioni, Province Autonome e Ministero (Masaf) hanno collaborato per porre assieme le basi di un disegno ampio e lungimirante, che sta portando l’Italia ad accrescere la sicurezza, la professionalità e il riconoscimento sociale degli operatori forestali, migliorando di conseguenza anche la qualità delle attività selvicolturali e riducendone l’impatto sull’ambiente.
Detta così, potrebbe sembrare una di quelle frasi alte, pronunciate da chi ragiona di grandi obiettivi senza però poi “sporcarsi le mani”. In realtà, a sottolineare la portata innovativa di For.Italy sono stati prima di tutto gli operatori coinvolti, molti dei quali sono oggi Istruttori forestali. Professionisti che, oltre a ritagliarsi un nuovo spazio lavorativo, hanno fatto propria una missione, che in fondo è quella di ridare dignità al lavoro forestale. Dignità che nella pratica si esplicita in più aspetti: prima di tutto quello della salute e della sicurezza, fondamentale in un ambito lavorativo decisamente pericoloso; poi quello del “saper fare”, della crescita professionale, data dalla conoscenza delle migliori e più moderne tecniche, utili anche a diminuire la fatica e incrementare la produttività; infine nel riconoscimento pubblico del proprio ruolo in una società che, per svariati motivi riconducibili alla distanza fisica e culturale sempre maggiore tra città e mondo rurale, non vede generalmente di buon occhio chi taglia alberi.
For.Italy è stato in grado di far scattare una molla rara in un settore tecnico e specialistico come il nostro: quella dell’entusiasmo. Un fervore positivo dato dalla consapevolezza di stare costruendo qualcosa di necessario e dal piacere di farlo assieme, tra persone molto diverse per ruolo e ambito geografico di riferimento, che tuttavia si muovono sulla stessa lunghezza d’onda.
È forse, sotto sotto, proprio per questo che, dopo For.Italy, in tanti hanno sentito la necessità di far proseguire il viaggio di questa macchina già avviata su una strada che porta lontano. L’idea di un “For.Italy 2” era viva ancor prima della chiusura del primo progetto e oggi, dopo riunioni, incontri e la necessaria fase di progettazione, si è quasi pronti per ripartire.
Anche se “For.Italy 2” non è ancora definito nel dettaglio in tutte le sue azioni, grazie alla disponibilità di coloro che si stanno occupando della progettazione abbiamo avuto l’occasione di sbirciare “dietro le quinte” del nuovo progetto, per costruire un Focus che raccogliesse informazioni, riflessioni, idee e testimonianze utili a comprendere questa nuova sfida.
Sembra banale, ma non lo è affatto: dotarsi di operatori forestali capaci, consapevoli, maggiormente tutelati dal punto di vista della sicurezza e consci del proprio ruolo strategico, è la condizione di base per raggiungere gli obiettivi di Gestione Forestale Sostenibile che il nostro Paese si è dato. Questo è un concetto chiave, ben esplicitato da ALESSANDRA STEFANI nell’intervista presente in questo Focus: dobbiamo ragionare su temi altissimi, è essenziale, ma poi tutto, infine, si regge su chi in bosco lavora.
Partire dagli operatori per accrescerne la dignità, in tutti i suoi aspetti, è quindi la strada giusta: la Strategia Forestale Nazionale è un grande progetto, ora abbiamo bisogno di ottimi costruttori!
Vuoi continuare a leggere i contenuti di questo FOCUS?
Abbonati subito e avrai la possibilità di accedere a tutti i numeri arretrati in formati digitale, scopri come cliccando qui.
Il deperimento della sughera in atto in Sardegna ha complesse conseguenze ecologiche ed economiche. Tra le cause Phytophthora cinnamomi, patogeno di diverse specie forestali.
Attivato presso l’Istituto Agrario di Feltre un corso ISTF per tecnici specializzati nelle utilizzazioni forestali in montagna. Scopriamo di più!
Il “silenzio del bosco”, condizione soggettiva di ascolto e attenzione contrapposto ad un ecologismo che spesso non tiene conto dei rapporti consolidati fra territori e residenti.
Il Gruppo di Selvicoltura di UNIPD condivide la propria esperienza sull’utilizzo di 2 app per smartphone gratuite per la raccolta di dati in campo.
Risultati, esperienze e considerazioni da parte di esperti italiani che evidenziano il grande potenziale per la salute umana che la terapia forestale possiede.
Utilizzo di grandi macchine in vari contesti forestali e geografici. I cantieri Vaia e bostrico hanno dimostrato il potenziale in produttività e sicurezza, quali sono gli impatti ambientali?
Un evento organizzato da Vaia S.r.l. con talk, incontri, scambi di idee con giovani innovatori del campo del benessere, cultura, scienza, alimentazione, connessione tra uomo e natura.
Nasce il Piccolo Dizionario di Gestione Forestale Sostenibile, realizzato da Fondazione AlberItalia ETS e Compagnia delle Foreste con il patrocinio di Accademia Italiana di Scienze Forestali e SISE
Sta arrivando la quarta edizione del Touch Trees Contest, l'evento per climbers, agronomi, forestali, giardinieri e appassionati del "mondo albero" organizzato ogni anno da Sinergia Verde.
È uscito Sherwood #272, numero di settembre-ottobre 2024, con un Dossier dedicato alle sfide e opportunità della meccanizzazione avanzata e un Focus su boschi e salute, con la terapia forestale.<
A pochi mesi dall’attuazione del regolamento EUDR si rendono disponibili le principali informazioni sui prossimi step utili a tutti gli operatori e le ditte coinvolte.
Un editoriale apparso sul sito di Mountain Wilderness Italia intitolato "Non ci sono più boscaioli ed è un problema per tutti" spinge a ulteriori riflessioni.
Il nuovo Manifesto di EUSTAFOR invita a riflettere sul ruolo di esempio dei demani forestali pubblici
L'umanizzazione edulcorante della natura fa davvero bene al rapporto tra esseri umani ed ecosistemi? Una riflessione a partire da un articolo del Guardian.
Per prolungare la fissazione di CO2 oltre la vita delle piante queste devono avere un fusto idoneo ad essere trasformato in manufatti di lunga durata.
Nell'editoriale del numero 253 di Sherwood (2021) Luigi Torreggiani si interroga sul fatto che nell'acceso dibattito tra conservazione e utilizzazione c'è sempre un grande assente: la selvicoltura
Perché NON pianteremo 100 miliardi di alberi in breve tempo valuta criticamente la possibilità di mitigare la crisi climatica con la piantagione di alberi nelle aree periurbane di tutto il Pianet
Recensione della serie televisiva "L'uomo dei boschi", una produzione francese con protagonista Simon Allix, un artista viaggiatore che applica il suo talento all’editoria e al cinema.
Recensione del podcast “Vicini e lontani” del Post, con Matteo Bordone si parla di specie alloctone che proliferano fuori dal loro territorio di origine.
Dicono che troverete più nei boschi che nei libri. E che gli alberi vi insegneranno cose che nessun maestro vi dirà. È vero! Ed è proprio questa la meraviglia del bosco.
Pascale ci consegna un diario, un itinerario all’interno del suo “giardino botanico”, dove vengono raccontati i traguardi, ma anche i fallimenti e le debolezze di una vita intrecciata alle pi
Un podcast di RAI Play Sound che, in cinque puntate, prova a raccontare altrettante storie scritte a partire dall’immaginario Archivio Dendrosonico: per parlare del presente e del passato.
Un video che ripercorre a ritroso il viaggio che ha per protagonista il legno di risonanza di un abete rosso trasformato in un clavicembalo artigianale di elevatissima qualità acustica.
Per installare questa Web App sul tuo iPhone/iPad premi l'icona. E poi Aggiungi alla schermata principale.