Addio al “doppio vincolo” paesaggistico sugli interventi selvicolturali
Approvato l'emendamento che toglie il doppio vincolo ai boschi che ricadono in aree di interesse...
È andato da poco in stampa il numero 261 di Sherwood | Foreste ed alberi oggi, ultimo numero di quest’anno ma primo ad ospitare quello che speriamo sia solo l’inizio di una serie di Dossier dedicati ad approfondire il tema dei boschi cedui.
Un tema troppo spesso divisivo e su cui ci sono molte cose da dire, molti esperti da interpellare, …molte inesattezze da sfatare. Per questo motivo il Dossier del numero 261, intitolato “Il punto sul governo a ceduo” tenta di “aprire una finestra” sull’argomento, riprendendo le parole scritte nelle conclusioni da Carlo Urbinati, della Università politecnica delle Marche.
Le domande principali, per porre le basi di questo percorso sono quindi: cosa è il ceduo in Italia oggi? E quale futuro lo attende?
Il Dossier cerca di rispondere con una raccolta di contributi che, partendo dal sottolineare come oggi il ceduo non è solo una questione tecnica, ma è anche e soprattutto una “questione culturale”, esplorano gli sforzi della ricerca nell’individuare le indicazioni maggiormente rispondenti alle mutate esigenze della società e le difficoltà e sfide incontrare dai tecnici nel tentativo di “portare a terra” queste indicazioni all’intero della gestione ordinaria del ceduo. Ci si interroga anche su quanto spesso si parla di “ceduo” invece che di “cedui” con un contributo che sottolinea pluralità di opzioni colturali, anche integrabili tra loro, associabili a questa forma di governo. A chiudere il Dossier un’analisi delle definizioni di “ceduo invecchiato” o “oltre il turno massimo” delle normative di Regioni e Province Autonome, elementi utili a posizionare ancora meglio questa forma di governo nel contesto nazionale.
Allegato a Sherwood, come di consueto, anche TecniKo & Pratiko con un editoriale che affronta il tema delle emissioni relative alla combustione di biomasse e di come talvolta l’impiego del legno per energia termica, anche a piccola scala, possa essere bloccato con una direttiva o una norma. Le imprese boschive hanno un ruolo fondamentale nel trovare soluzioni che le rendano promotrici di una trasformazione energetica del legno efficiente e a basse emissioni, ad esempio facendo accordi con i produttori di sistemi innovativi e proponendoli ai loro acquirenti di legna o cippato. Ce la faranno le imprese boschive a guidare il futuro?
Più in dettaglio, nel numero 261 di Sherwood:
Per Tecniko & Pratiko 162 invece:
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