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Dagli incendi al rilancio economico: così La Foresta promuove una rinascita targata Wood-Mizer

Dagli incendi al rilancio economico: così La Foresta promuove una rinascita targata Wood-Mizer

Articolo promozionale

A quattro anni dagli incendi in Val di Susa, la storica cooperativa La Foresta, con sede a Susa (TO), cura le ferite del bosco valorizzando il legname in tutte le sue forme all’insegna dell’economia circolare. Grazie anche ad un rapporto di fiducia con Wood-Mizer che dura da 15 anni.
La circolarità, è noto, chiama in causa almeno due elementi, ovvero il recupero della materia e la drastica riduzione degli scarti. Due obiettivi che La Foresta persegue con successo con l’impiego della tecnologia Wood-Mizer, decisiva nel processo di valorizzazione del legname.

di Martina Valentini

Ai tempi i cronisti lo descrissero come “uno scenario apocalittico”. La notte, il fumo, le fiamme che avanzano minacciose verso i centri abitati. A quattro anni di distanza dagli incendi che colpirono la Val di Susa, gli abitanti di Mompantero, uno degli epicentri del fenomeno, hanno ancora negli occhi le immagini della loro evacuazione temporanea e conservano nella memoria quell’angoscioso corollario di sensazioni che oggi, forse, è difficile esprimere compiutamente. Alla fine di ottobre dell’anno 2017 quando gli ultimi roghi furono estinti, la montagna mostrava le sue ferite: migliaia di ettari distrutti, una quantità imprecisata ma verosimilmente enorme di legname a terra e nuovi pericoli all’orizzonte: dall’avvio di nuovi incendi al crescente rischio erosione.
La situazione era tutt’altro che rassicurante, insomma. Un contesto problematico e come tale insidioso. Ma gli abitanti di questa valle un po’ aspra e molto generosa che al limitare della provincia di Torino si affaccia sul confine francese, si sa, non conoscono l’inerzia e ignorano qualsiasi stimolo all’autocommiserazione. Rimboccarsi le maniche, da queste parti, è da sempre la parola d’ordine. Intelligenza e programmazione, da parte loro, fanno il resto. È in questo modo che un territorio ferito riparte più forte di prima ed è così che anche un disastro naturale di cui tutti avrebbero volentieri fatto a meno si trasforma in un’occasione per l’avvio di buone pratiche di sostenibilità.

Video: Matteo Berlenga

 

Prevenzione e recupero con gli strumenti giusti

L’obiettivo dell'intervento di recupero è stato fin da subito quello di asportare gran parte del legname a terra così da scongiurare l’innesco di nuovi incendi”, spiega Giorgio Talachini socio della cooperativa La Foresta di Susa. “Contemporaneamente – aggiunge – abbiamo messo in pratica alcuni interventi antierosione utilizzando proprio parte del legname recuperato”. Una scelta circolare, insomma, che ha consentito di valorizzare la materia prima creando le condizioni per l’avvio della strategia più preziosa di tutte: quella della prevenzione. “Evitare le emergenze è fondamentale: costa meno che gestirle e, ovviamente, si risparmiano i danni al bosco”.
La circolarità, è noto, chiama in causa almeno due elementi, ovvero il recupero della materia e la drastica riduzione degli scarti. Due obiettivi che la cooperativa persegue con successo con l’impiego della tecnologia Wood-Mizer, decisiva nel processo di valorizzazione del legname. Nel cantiere, i lavoratori de La Foresta selezionano i tronchi scegliendone la destinazione a seconda delle caratteristiche. È qui che inizia l’operazione di taglio dei singoli pezzi che vengono ridotti alla lunghezza corretta. Dall’impianto, che si estende per oltre 200 ettari, il legno intraprende un percorso di circa 15 chilometri fino a Susa dove viene smistato in base al suo utilizzo finale: le parti nobili procedono verso la segheria, la materia meno pregiata viene destinata alla produzione di cippato. “Grazie alla segatronchi Wood-Mizer siamo in grado di valorizzare al meglio il legno recuperato dopo l’incendio” spiega ancora Talachini. “I pezzi di migliore qualità in particolare sono impiegati per la produzione di elementi di arredo urbano, come tavoli e sedie, o per la creazione di rivestimento per interni”.

 

Un lavoro preciso per azzerare gli sprechi

La macchina principe per la lavorazione della materia è la segatronchi serie LT40, progettata - spiega il produttore - per garantire una resa consistente e sopportare in modo agevole molte ore di lavoro. Le sue caratteristiche consentono di sagomare tronchi con un diametro fino a 90 centimetri e una lunghezza che può superare gli 8 metri e mezzo.ù
La macchina, ricorda l’azienda, è pensata per offrire precisione minimizzando gli scarti. Caratterizzata da un misuratore di taglio Setworks, che consente di selezionare lo spessore richiesto, la sega è dotata di un serbatoio di acqua per lubrificare direttamente la lama mantenendola pulita. Lo strumento, precisano ancora dalla Wood-Mizer, “può soddisfare qualsiasi tipo di taglio e fornisce la massima resa oltre al minimo spreco di legname prezioso”. Una caratteristica, quest’ultima che ben si adatta alle esigenze della cooperativa, da sempre attenta al riutilizzo dell’intera materia prima a disposizione: “Il nostro lavoro – afferma Talachini – consiste nel creare prodotti finiti destinando tutto il resto all’impiego nella bioenergia in un’ottica zero-scarti”.

 

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Festeggiamo il 40° compleanno della LT40 | prezzo speciale per l'anniversario

 

Wood-Mizer e La Foresta: un matrimonio che guarda al futuro

Per la Val di Susa, l’impegno de La Foresta è una garanzia consolidata nel tempo. La cooperativa opera, infatti, dal 1995 dedicandosi alla manutenzione di opere e infrastrutture e intervenendo principalmente nelle zone disagiate raggiungibili esclusivamente con mezzi ad hoc come teleferiche, escavatori fuoristrada ed elicotteri.
All’inizio dello scorso decennio le attività si sono estese accorpando i processi aziendali tipici della filiera legno-energia, inclusa la realizzazione e la gestione degli impianti termici e la fornitura di servizi integrati. L’obiettivo principale, nonché il faro di tutte le attività, resta ovviamente il perseguimento di una gestione forestale sostenibile che passa attraverso il rispetto degli standard qualitativi, la scelta di impianti ad alta efficienza e basse emissioni come destinazione ultima dei prodotti legnosi di minor pregio e la formazione di operatori e utenti.
Il rapporto tra la cooperativa e Wood-Mizer prosegue ormai da 15 anni, precisa ancora Talachini, ed è destinato a consolidarsi ulteriormente: “Abbiamo scelto un prodotto Wood-Mizer potendo valutare un’ampia gamma di strumenti e dopo tutti questi anni possiamo dirci soddisfatti sia per l’ottimo lavoro realizzato sia per l’assistenza post-vendita e la possibilità, grazie al rapporto con l’azienda, di essere sempre aggiornati sulle nuove tendenze del mercato. Di recente abbiamo acquistato anche una piallatrice per la lavorazione secondaria del legno”.

 

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Fondamentale aumentare il valore del prodotto

La ricerca di strumenti di qualità, conclude Talachini, è essenziale per tutelare le esigenze economiche della filiera per la quale, soprattutto di questi tempi, la valorizzazione del prodotto assume un ruolo fondamentale. Anche il legno, negli ultimi mesi, è stato investito dalla bufera al rialzo che ha soffiato in lungo e in largo nel mercato delle materie prime toccando il suo record storico di prezzo a quota 1.700 dollari per mille board feet che, a conti fatti, significa all’incirca oltre 600 euro al metro cubo. A settembre la frenesia si è placata lasciando spazio alla correzione ribassista. Ma l’esperienza insegna come la volatilità dei costi rappresenti da sempre una potenziale insidia per gli operatori che agiscono al livello della trasformazione. “Aumentare il valore del prodotto aziendale è fondamentale” conclude Talachini. “Noi agiamo su scala locale ma dobbiamo fare i conti con prezzi che si formano a livello globale. Abbiamo dunque bisogno di creare un valore aggiunto più alto per permettere alle aziende di svilupparsi e muoversi con successo sul mercato”.

 

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Visita www.woodmizer.it per maggiori informazioni.

 

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C/da Capoiaccio SN
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0874 798357

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Altre news

Ogni lama di segatronchi ha bisogno di una corretta manutenzione per tagliare con efficienza e precisione. Nel processo di taglio, anche la migliore lama prima o poi si smusserà, perdendo la forma corretta dei denti e riducendo la capacità di taglio.
Per evitare questo è importante affilare le lame usando macchine specializzate, una mola e dell’olio minerale per la molatura; dopodiché procedere con la stradatura dei denti.
Le lame per segatronchi Wood-Mizer offrono alte prestazioni e durata prolungata a prezzi contenuti! Wood-Mizer offre inoltre una gamma di macchine e accessori per la manutenzione delle lame, come affilatrici per le lame di seghe a nastro, stradatrici, mole diamantate e olio minerale per molatura.

Uno degli strumenti essenziali per la manutenzione delle lame delle segatronchi è l’affilatrice, che ripristina i bordi taglienti della lama e il corretto profilo dei denti.
Wood-Mizer ha diverse affilatrici per lame a nastro: la BMS250, la BMS500 o BMS600 più avanzata.
Nonostante abbiano un design diverso, queste macchine condividono alcune caratteristiche comuni: tutte utilizzano mole profilate CBN e hanno la testa di rettifica bloccata ad angolo, assicurando la migliore corrispondenza e consistenza della mola con il profilo della lama.

 

Tecnologia della mola CBN

Wood-Mizer consiglia di utilizzare la tecnologia della mola CBN, che impiega un materiale super abrasivo e una forma cubica di nitruro di boro per i migliori risultati di affilatura. I grani di CBN sono resistenti quanto il materiale più duro della terra: il diamante.
Queste mole si comportano molto meglio nella rettifica rispetto alle tradizionali mole in ossido di alluminio o carburo di silicio poiché non si smussano rapidamente e non bruciano il materiale. Una mola CBN ha un profilo che corrisponde esattamente alla geometria del dente della lama.
Wood-Mizer offre lame per le segatronchi con diversi profili di denti e per ogni profilo esiste un profilo CBN dedicato. Se si sceglie un profilo CBN errato, si provocano danni alla mola, la deformazione del profilo della lama o addirittura la rottura della testa di levigatura nell'affilatrice.
La tecnologia della mola CBN necessita di olio minerale per il raffreddamento e la pulizia. Wood-Mizer consiglia di utilizzare l'olio minerale della specifica tecnica ACP1 o ACP2 per pulire efficacemente la struttura abrasiva della mola e raffreddare le superfici che si riscaldano durante il processo di molatura. Questo aiuta ad utilizzare la mola CBN per lungo tempo, con le migliori prestazioni durante il funzionamento.

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Caratteristiche delle affilatrici Wood-Mizer

La gamma delle affilatrici Wood-Mizer è composta dalla BMS250, un’affilatrice automatica di alta qualità progettata per la manutenzione regolare e affidabile della lama in un'azienda di produzione di legname professionale. La BMS250, contrariamente alla sua versione più semplice (BMS200), presenta un copritesta di molatura che protegge il meccanismo interno e un pannello di controllo integrato con la scatola elettrica. L'affilatrice è azionata da un motore elettrico da 0,18 kW (230 V), che fa girare la mola da 127 mm a 2.700 giri/min.
Permette di affilare lame larghe da 25 a 50 mm nel modo più efficiente possibile grazie alle funzioni come lo spegnimento automatico, la velocità di avanzamento variabile, lo sfiato di scarico e i cuscinetti raschiaolio. L'installazione della lama sulla macchina e la procedura di regolazione della profondità di molatura e del movimento del perno sono semplici e senza sforzo.
Wood-Mizer consiglia di far passare le lame da affilare attraverso la macchina in 2-3 cicli per i migliori risultati di affilatura, che generalmente richiedono meno di 4-5 minuti.

Altre due affilatrici dell'offerta Wood-Mizer sono la BMS500 e la BMS600. Il loro design soddisfa i requisiti delle segatronchi ad alta produzione che affilano spesso le lame.
Entrambi i modelli sono compatibili con una mola da 203 mm e sono alimentati da un motore elettrico da 0,75 kW (400 V), funzionante a 4.280 giri/min. Per una migliore efficienza dell'affilatura, la BMS500 e la BMS600 dispongono di uno strumento di sbavatura automatico, di uno spegnimento automatico con conta denti e di un pannello di controllo di facile accesso. L'affilatura di una lama larga 25-75 mm con una distanza tra i denti di 13-29 mm richiede generalmente un ciclo singolo di 3-4 minuti.
La BMS600 è diversa dalla BMS500 per una pompa dell'olio più efficiente, un serbatoio dell'olio più grande e degli ugelli per l'applicazione dell'olio aggiornati.

Stradatrice manuale bilaterale BMT150

È un’altra macchina economica, precisa, facile da usare ed efficiente della gamma Wood-Mizer. È a doppia faccia, quindi strada due denti contemporaneamente (sinistra/destra) e non richiede all'operatore di invertire la lama. Questa stradatrice permette di stradare lame larghe 25-75 mm con passo tra i denti di 6-32 mm; per stradare una lama sono necessari circa 3-4 minuti. È azionata manualmente da una leva a cricchetto che aziona 2 bulloni di fissaggio e contemporaneamente fa avanzare la lama con un perno. La regolazione dell'altezza della lama avviene sostituendo i perni e una manopola per la regolazione. Per garantire la massima precisione nella stradatura dei denti, la BMT150 dispone di uno strumento “Set Master Gauge/Indicatore principale di stradatura” per il controllo del valore della stradatura dei denti e la regolazione precisa delle viti di fermo.

Una delle più popolari stradatrici della Wood-Mizer è la stradatrice doppia BMT200/250, disponibile appunto in due versioni. La versione più semplice, la BMT200, è manuale e dotata di una manovella che aziona i bulloni per la stradatura e fa avanzare la lama. È possibile dotare la BMT200 con un kit di estensione a una versione superiore, la BMT250.

La BMT250, elettrica, ha un motore monofase da 0,18 kW con riduttore e una semplice unità di controllo. Ci sono due denti inseriti in un ciclo in questa stradatrice, il che significa che il processo è più veloce. In media, occorrono circa 2-3 minuti per stradare una lama. La stradatrice BMT250 è spesso abbinata con l'affilatrice per lame a nastro BMS250.
Ogni bullone di fissaggio e l'incudine sono collegati a un quadrante separato che deve essere calibrato prima di iniziare il processo di stradatura. I due quadranti mostrano i valori stradati: uno per l'offset destro e uno per l'offset sinistro. È buona norma utilizzare il “Set Master Gauge” per ricontrollare la stradatura di volta in volta.
La versione elettrica di questo modello ha una semplice scatola di controllo con il contatore dei denti su cui si imposta il numero di denti e il sensore interromperà il processo stesso. Inoltre, la BMT250 ha un indicatore di tensione, l'interruttore principale e un interruttore della modalità di funzionamento manuale/automatico. Con la BMT250 è possibile stradare le lame larghe 25-75 mm con una distanza tra i denti di 13-32 mm.

Stradatrice pneumatica unilaterale BMT300

Progettata per il funzionamento professionale e ad alto volume, viene spesso abbinata all'affilatrice professionale per seghe a nastro BMS500/600. La BMT300 è una stradatrice automatica che funziona in diverse modalità operative, utilizza varie funzioni diagnostiche per ispezionare i componenti della macchina e la corretta dentatura. Se necessario, può riparare i denti over-set. Utilizza due fonti di energia: il motore elettrico (2x) 24 V DC per l'alimentazione dello spingilama e del meccanismo di avanzamento, e l'aria compressa (min 4 bar) per l'alimentazione dell'attrezzo di serraggio, del bullone di regolazione e dell’ugello di pulizia.
La stradatrice BMT300 è unilaterale in modo da stradare solo un lato della lama alla volta, il che significa che sarà necessario invertire la lama per stradare anche l'altro lato. È estremamente precisa, mantenendo le tolleranze richieste dall'utente, ed è veloce: occorrono infatti 3 minuti per stradare una lama (se la lama non ha denti danneggiati).
Sul pannello di controllo c'è uno schermo LCD con diversi pulsanti per il funzionamento. Questo mostra tutti i parametri del processo che possono essere regolati in tempo reale. Da qui si inseriscono il numero dei denti/cicli, i limiti superiore/inferiore di dentatura, il tipo di pinza utilizzata, il numero massimo di errori di disegno impostati, l’unità di misura e la lingua utente. È inoltre possibile navigare nel menù di diagnostica ed eseguire i test verificando le funzioni della macchina; da qui, si può eseguire anche la modalità di calibrazione o la modalità di ispezione della stradatura dei denti.

Seguendo questi suggerimenti e consigli godrai di un funzionamento lungo e di successo della tua affilatrice e stradatrice Wood-Mizer, che ti aiuteranno a mantenere le lame della segatronchi a un livello elevato.

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