Le immagini satellitari ed il contrasto al legno illegale, alla deforestazione ed al degrado forestale

di Angelo Mariano, Michele Munafò, Chiara Cassandro, Alice Cavalli, Luca Congedo, Simonetta Della Rosa, Pasquale Dichicco, Chiara Giuliani
Il nuovo regolamento “Deforestazione Zero”, che prevede la due diligence non solo per legno e derivati ma anche per alcuni prodotti alimentari, introduce anche l’obbligo di geolocalizzare le superfici di produzione.
Questo contributo, attraverso esempi pratici riguardanti il legno proveniente da tre Paesi considerati ad alto rischio in termini EUTR, evidenzia come l’interpretazione delle immagini satellitari sia funzionale alla predisposizione della due diligence prevista dalle norme comunitarie.
Per fronteggiare la criminalità forestale e la commercializzazione di legno d’origine illegale, l’Unione europea si è dotata dei regolamenti FLEGT (Forest Law Enforcement Governance and Trade del 2005 che si basa su accordi bilaterali stipulati tra UE e determinati Paesi esportatori di legname) ed EUTR (European Union Timber Regulation del 2010 che obbliga gli importatori comunitari a condurre propedeutiche verifiche di legalità di legno e prodotti derivati). Inoltre, dallo scorso Dicembre, è iniziato l’iter legislativo del nuovo regolamento UE con cui si intende contrastare l’immissione sul mercato delle partite di soia, carne bovina, cacao, caffè, olio di palma, legno e derivati, caratterizzate da “deforestazione incorporata”, ossia delle merci che hanno indotto fenomeni di distruzione o degrado forestale nei Paesi di produzione.
L’EUTR e la proposta di nuovo regolamento “Deforestazione Zero” - che a regime, lo rimpiazzerà - si basano sulla valutazione obbligatoria del rischio specifico d’illegalità o di deforestazione connesso ai prodotti da immettere sul mercato ed a tal fine, prevedono che importatori e produttori degli Stati membri adottino adeguate procedure di due diligence. Il primo passo in tal senso consiste nella raccolta di documenti e di ogni altra informazione necessaria a dimostrare la conformità dell’approvvigionamento che gli operatori si accingono ad effettuare.
Valutazione obbligatoria del rischio d’illegalità o di deforestazione connesso ai prodotti da immettere sul mercato
Tra le informazioni principali, figurano la descrizione e la quantità della merce da immettere sul mercato, l’identificazione del fornitore e del Paese di provenienza, l’indicazione della specie d’origine e la dimostrazione dell’avvenuto rispetto delle leggi vigenti nell’area di produzione. Evidentemente si tratta di informazioni composite ed eterogenee di cui, prima di tutto, è necessario verificare l’attendibilità e poi determinare l’adeguatezza e la sufficienza ai fini della richiesta ricostruzione ideale delle catene di fornitura.
A nove anni dall’entrata in regime d’applicazione dell’EUTR, risulta ormai evidente come in alcuni casi sia particolarmente arduo minimizzare efficacemente il rischio d’illegalità dei prodotti e dimostrare che il prelievo legnoso iniziale (taglio boschivo) sia, non soltanto noto ed autorizzato, ma anche effettuato nel pieno rispetto della legislazione forestale localmente vigente. Tali difficoltà riguardano in particolare i prodotti a filiera molto articolata (carta, mobili, ecc.) ed i Paesi caratterizzati da alti tassi di corruzione, bassa governance forestale e regimi politici instabili o non democratici. Ciò ha portato la Commissione europea ad individuare, tra le possibili misure di mitigazione del rischio, la consultazione delle immagini satellitari delle aree di taglio, attribuendo a questo accertamento una validità oggettiva, ben superiore a quella della documentazione cartacea comunemente acquisita dall’operatore nella fase iniziale dell’accesso alle informazioni valutabili.
L’impiego delle immagini satellitari a supporto della due diligence, già raccomandato (in ambito EUTR) per le importazioni di legno dal Brasile, dalla Federazione russa e dall’Ucraina, è maggiormente riconosciuto dal regolamento “Deforestazione Zero” che prevede la geolocalizzazione obbligatoria di ciascuna unità territoriale (appezzamento) boschiva, agricola o zootecnica in cui sono state prodotte le materie di base delle merci che si intendono immettere sul mercato comune.
In questo lavoro si riportano alcuni esempi concreti dell’interpretazione di immagini satellitari volta a valutare, a fini EUTR, la regolarità dei prelievi legnosi effettuati in Brasile, Repubblica del Congo e Federazione russa. Per quanto riguarda quest’ultima, si evidenzia che gli approvvigionamenti oggetto di studio (risalenti al 2021) esulavano dall’applicazione delle sanzioni, imposte nel corso del 2022 dal Consiglio dell’Unione europea, che vietano l’importazione di legno e derivati d’origine russa. La scelta dei quattro casi considerati è puntualmente motivata nel seguente paragrafo, ma è bene notare che analisi simili potrebbero essere condotte per qualsiasi foresta del mondo, incluse quelle dell’Unione europea e dell’Italia. Ciò, fermo restando che dimostrare la legalità e la completa conformità (in termini EUTR) del legno nazionale o d’origine comunitaria - generalmente caratterizzato da catene di fornitura semplici e ben documentate - è cosa molto più agevole rispetto a quanto è necessario fare per materiale importato da ambiti territoriali remoti e soprattutto penalizzati da controlli forestali insufficienti o inadeguati. Per il momento, le indagini qui descritte vanno intese come possibili misure di mitigazione del rischio da intraprenedere a giusto completamento delle procedure di due diligence che precedono l’importazione di prodotti regolamentati d’origine extra-comunitaria.
Autori:
Angelo Mariano, Consorzio Servizi Legno Sughero (Conlegno). E-mail:
Michele Munafò, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Roma. E-mail
Chiara Cassandro, Consorzio Servizi Legno Sughero (Conlegno). E-mail
Alice Cavalli, Università della Tuscia, Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF), Viterbo. E-mail
Luca Congedo, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Roma. E-mail
Simonetta Della Rosa, Consorzio Servizi Legno Sughero (Conlegno). E-mail
Pasquale Dichicco, Laboratorio di Geomatica, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI), Università di Firenze. E-mail
Chiara Giuliani, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Roma. E-mail
Parole chiave: due-diligence, legalità, rischio, deforestazione, immagini satellitari, legno, geolocalizzazione.
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