Addio al “doppio vincolo” paesaggistico sugli interventi selvicolturali
Approvato l'emendamento che toglie il doppio vincolo ai boschi che ricadono in aree di interesse...
a cura di Alessandro Franco
Oggi i contratti di nolo sono sempre più diffusi nell’ambito del cantiere forestale, favoriti dalla diffusione di macchine sempre più performanti ma anche molto costose. Questa radicale trasformazione tecnologica crea inevitabilmente nuovi scenari di lavoro, con riflessi diretti sia sul piano della sicurezza (nuovi rischi, necessità di formazione specifica sia per gli operatori sia per gli altri lavoratori di cantiere, rischi di interferenza), sia su quello economico-giuridico, con la necessità di concludere contratti particolari e delicati quali il nolo.
Un contratto con cui l’imprenditore forestale si assicura temporaneamente l’attività di una macchina complessa può essere riconducibile a tre diverse tipologie, con riflessi importanti sull’ assetto giuridico; vediamo gli elementi differenziali tra loro.
Appalto di servizi: con tale tipologia l’imprenditore si assicura il risultato, con organizzazione di mezzi e uomini a cura dell’appaltatore. Esso con le sue macchine ed i suoi uomini procederà a tutte le lavorazioni; deciderà autonomamente le modalità operative per effettuare la prestazione.
Nolo a caldo: in questo caso l’imprenditore si assicura invece una prestazione mista. Ha la disponibilità di una macchina e di uno o più operatori che la utilizzino, la differenza fondamentale è che macchina ed operatori sono presenti in cantiere alle dell’imprenditore stesso.
Nolo a freddo: in quest’ultima tipologia l’imprenditore si assicura invece semplicemente l’uso temporaneo di una macchina o di un’attrezzatura, che farà lavorare comandata da propri uomini, sotto il proprio comando, all’ interno della propria organizzazione di cantiere.
A questo punto, per quanto riguarda l’appalto di servizi, possiamo immediatamente fare delle considerazioni pratiche:
1. l’appalto di servizi potrebbe trovare un limite nell’eventuale divieto di subappalto imposto dal proprietario del lotto boschivo;
2. sarà certamente necessario coinvolgere preventivamene l’RSPP per valutare la necessità di redigere un DUVRI e non limitarsi a ricevere il POS dalla ditta appaltatrice;
3. dal punto di vista delle responsabilità del datore di lavoro committente, fermi i consueti obblighi di verifica relativi al personale dell’appaltatore ed un’alta vigilanza, non ci saranno responsabilità dirette in caso di infortunio degli operatori che seguono le direttive del proprio datore di lavoro.
Nel caso del nolo, invece, la situazione è radicalmente diversa.
Per quello a caldo, dal momento che l’operatore esterno lavora sotto la direzione dell’imprenditore sarà in primo luogo fondamentale poter provare che dopo avere compiuto le necessarie verifiche sul suo possesso delle abilitazioni e formazioni necessarie per condurre la macchina, sia stato perfettamente informato sia sull’organizzazione aziendale (della ditta per cui lavora a nolo), sia sulle caratteristiche particolari del cantiere ove lui si trova ad operare con idonei verbali di sopralluogo.
Per quello a freddo, posto che la macchina sia condotta (e normalmente manutenzionata) da dipendenti dell’imprenditore che la noleggia, la responsabilità di quest’ultimo sarà assoluta in caso di eventi avversi, che potrebbero verificarsi sia nel momento produttivo vero e proprio, con infortunio dell’operatore o di altri dipendenti del cantiere, sia nella non meno pericolosa fase delle manutenzioni e verifiche. Questa, in particolare con macchine complesse, è normalmente sottovalutata dall’imprenditore forestale poco abituato a standard di manutenzione “industriali”. Correlativamente alla complessità e pericolosità delle operazioni, sono necessarie per la manutenzione straordinaria qualifiche professionali specifiche di manutentore per i dipendenti, e spesso dotazioni di attrezzature manuali specialistiche quasi mai possedute nell’impresa boschiva.
Nella brevità di questi spazi, un ottimo consiglio per quest’ultimo problema è quello di chiarire perfettamente nei contratti di nolo di entrambe le tipologie a chi spetti l’onere di eseguire sia le manutenzioni straordinarie sia quelle ordinarie, prevedendo se quest’ultime saranno come di consueto a carico dell’utilizzatore nel nolo a freddo. È inoltre importante documentare una specifica formazione per il proprio personale, magari in sede di consegna del mezzo in cantiere; tale formazione comprenderà necessariamente la verifica congiunta dei manuali di uso e manutenzione sia della macchina principale, sia di eventuali accessori intercambiabili forniti con la stessa e delle relative procedure di installazione-sostituzione o attrezzaggio.
Se ti interessa, leggi il precedente articolo sul Modello Organizzativo 231.
Autori:
Alessandro Franco, Avvocato esperto in sicurezza sul lavoro
in collaborazione con
CONAIBO
www.conaibo.com
www.facebook.com/conaibo
Questa articolo è tratto dal numero 151 di Tecniko & Pratiko- Attrezzature e servizi per chi lavora con gli alberi: se vuoi ricevere a casa la tua copia cartacea e non perderti l’anteprima su questo e altri contenuti esclusivi, visita la sezione dedicata agli abbonamenti cliccando qui. Abbonandoti contribuirai a sostenere tutto il lavoro della redazione di Sherwood”.
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