Sulla Maiella con AUSF Molise e AUSF Firenze

Lo scorso luglio, AUSF Molise ed AUSF Firenze si sono incontrate nel Parco Nazionale della Maiella per un gemellaggio che ha visto le due associazioni esplorare assieme il territorio per cinque giorni. Campo base, il comune di Lama dei Peligni (CH), situato sul versante orientale della Maiella e punto strategico per le attività di campo previste dal gemellaggio. Oltre ai tanti momenti conviviali, infatti, l’obiettivo della visita è stato quello di osservare e conoscere in prima persona la biodiversità del Parco, con particolare attenzione ad alcuni degli ecosistemi presenti, come foreste, pascoli e praterie secondarie.
Prima giornata partita con l’escursione al rifugio Fonte Tarì, attraverso rimboschimenti di pino, dove è stato possibile osservare le dinamiche di rinnovazione naturale del soprassuolo e discutere degli interventi selvicolturali possibili, e, in seguito, praterie secondarie e i pascoli. L’escursione è stata anche l’occasione per osservare specie relitte d’alta quota come il pino mugo, l’abete greco (Abies cephalonica) simile all'autoctono abete bianco e passeggiare tra le vacche marchigiane al pascolo semibrado. Il gruppo si è poi spinto fino alla mistica Valle di Taranta, che ospita numerosi endemismi e le famose Grotte del Cavallone.
La giornata successiva è stato il turno del Bosco di Sant’Antonio, una delle faggete simbolo del Parco. Il sentiero, facilmente accessibile, si snoda tra diversi alberi monumentali, tra cui esemplari di aceri montani, cerri e faggi, di cui alcuni che presentano ancora i segni dell’antica capitozzatura “a candelabro” con la quale si producevano giovani ramaglie per integrare la dieta del bestiame. La visita a questo bosco è stata anche il pretesto per discutere di vari aspetti del mondo forestale, come ad esempio la convivenza con l’orso marsicano.
L’ultimo giorno di attività ha previsto, in mattinata, la visita alla Maiella Seed Bank (Banca del Germoplasma del Parco) guidati dal dott. Marco Di Santo, responsabile della struttura. La visita è stata utile per ribadire l’importanza che simili strutture, diffuse in tutto il mondo, rivestono per la conservazione vegetale e per la ricerca scientifica.
A concludere non potevano mancare momenti di cordialità in pieno stile AUSF: pranzo a base di pasta fresca tipica, fatta a mano dal gruppo, visita alle spettacolari Gole di Fara San Martino, e una serata di musica e brace per salutarsi in allegria, tra una canzone… e molti arrosticini di pecora!
Se vuoi scoprire di più su AUSF Italia, sul nostro sito è disponibile un articolo firmato da Solaria Anzilotti che ripercorre la storia dell’Associazione, dalla nascita alle recenti attività e collaborazioni a livello nazionale e internazionale.
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